Call Conference TIM: impatto del Coronavirus, partnership strategiche e i dati di Kena Mobile
Oggi 19 Maggio 2020, si è tenuta la conferenza di TIM per la presentazione dei risultati finanziari, in cui l’azienda ha posto anche l’accento sul processo di riduzione dell’indebitamento e sulla trasformazione digitale, facendo tesoro dell’esperienza legata al contesto epidemiologico italiano.
La presentazione è stata effettuata da Luigi Gubitosi e Giovanni Ronca, rispettivamente Amministratore Delegato e CFO dell’azienda. I commenti si sono basati sugli standard contabili ISFR-16.
In apertura, Luigi Gubitosi ha speso qualche parola sul lockdown del Governo per fronteggiare l’epidemia di Coronavirus, ricordando che ieri è stato il primo giorno di uscita effettivo dalle misure restrittive.
Per quanto riguarda le operazioni di TIM in Italia, Gubitosi è orgoglioso di dire che non si sono verificate interruzioni per i clienti, ma al contrario TIM si è impegnata per un potenziamento del servizio offerto, nonostante l’aumento del traffico sia sul fisso che sul mobile. Per queste ragioni, Gubitosi ha ringraziato i colleghi per gli sforzi, l’impegno e la creatività dimostrata.
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L’IMPATTO DEL CORONAVIRUS SU TIM
Nel primo trimestre TIM ha continuato a generare cash-flow e a ridurre l’indebitamento, a fronte però di un calo nei ricavi e nella customer base. Secondo Luigi Gubitosi, TIM sta continuando a lavorare sulle operations, soprattutto sul fisso, e riuscirà a risolvere le problematiche come fatto in questi anni con la governance, scatenando il valore vero dietro il Gruppo.
Lo scopo attuale del management è quello di rendere TIM più snella ed efficiente con circa 2000 nuovi prepensionamenti e una copertura in tal senso anche per il futuro prossimo. Sempre sul fronte dell’organizzazione aziendale, è stato fissato anche un nuovo schema di remunerazione più appropriato e un piano di shareholding per i dipendenti.
Inoltre, anche a causa del lockdown, sono state svolte attività di smart-working per circa 40.000 dipendenti. Per quest’ultimo aspetto, Gubitosi ha reso noto di aver rilevato una tendenza positiva in termini di aumento di produttività, con la possibilità di impiegare il lavoro da remoto anche in futuro per determinate divisioni, con un vantaggio anche in termini di contenimento dei costi.
Citando Eschilo e Goethe, che hanno parlato della trasformazione del dolore, Gubitosi ha parlato dell’importanza di questa epidemia per il business di TIM e in generale per l’intero sistema Paese. L’azienda ritiene infatti che l’epidemia e la reazione degli italiani sia da ritenere come un importante spunto per la trasformazione, soprattutto in termini di modelli di lavoro in smart working.
TIM ha continuato a operare a pieno regime nonostante aumento del traffico senza problemi di affidabilità, e ha aumentato la banda raggiungendo circa 1,2 milioni di nuove abitazioni tramite i suoi 7000 nuovi cabinet accesi. In definitiva, il Paese è adesso più connesso, grazie a nuovi imput e nuovi sforzi per collegare tutti i cittadini nel Paese. TIM ha anche lanciato iniziative per supportare questa transizione verso una vita più digital tramite donazioni, pacchetti aggiuntivi gratuiti e servizi con traffico dati illimitato.
Analizzando l’impatto del Coronavirus sull’azienda, durante il lockdown si è rilevato un incremento del traffico dati del +80% sul fisso e del +30-40% sul mobile. Riscontrata anche una seria riduzione della vendita di dispositivi e modem (senza però un impatto significativo sull’EBITDA) e una contrazione dei volumi di roaming wholesale e retail. A fronte di ciò, TIM ha goduto di un churn rate, vale a dire un tasso di abbandono, molto più basso che in passato, mentre è incrementata la domanda di servizi ICT da parte delle aziende.
Nei prossimi mesi, secondo l’AD di TIM si attendono delle implicazioni positive per l’intero settore, con l’Italia che sta finalmente prendendo quota e accelerando la tendenza verso la digitalizzazione sia nel pubblico che nel privato. Il Coronavirus avrebbe infatti fatto percepire maggiormente l’importanza della connettività e in particolare di quella fissa, che finalmente ha invertito la classica tendenza di migrazione fisso-mobile.
A tal proposito, in questo primo trimestre del 2020 TIM ha raggiunto un aumento in tutti i suoi KPI di trasformazione digitale, partendo dall’impiego delle App mobili fino all’uso dei canali digitali e delle ricarica online o del supporto tecnico digitale. Anche le vendite digitali di linee fisse sono cresciute salendo al 34% circa del totale.
LA RISPOSTA DEL GOVERNO PER LE TLC: FONDO DA 2,7 MILIARDI DI EURO
TIM ha ricordato che il Governo italiano ha intenzione di iniettare nell’industria delle telecomunicazioni circa 2,7 miliardi di euro, attraverso un fondo per finanziamenti in tre aree specifiche, ovvero istruzione, voucher e sviluppo della copertura nelle aree grigie.
Nel dettaglio, per la scuola è fissato un budget di 400 milioni di euro, volto a connettere circa 32.000 istituti entro il 2023; per i vouchers in partenza da Luglio 2020 per le famiglie meno abbienti (e successivamente anche per le aziende) si parla di circa 1,14 miliardi di euro; per le aree grigie un investimento pubblico di 1,126 milioni di euro per incrementare la copertura entro il 2023.
Nel corso della conferenza e anche in risposta ad alcune domande, Luigi Gubitosi ha evidenziato come tale aiuto da parte del Governo, soprattutto con riferimento ai voucher, possa effettivamente sostenere la crescita della digitalizzazione e la penetrazione dei servizi, sebbene non siano ancora noti tutti i dettagli tecnici sul loro funzionamento.
AGGIORNAMENTI SULLE OPERAZIONI STRATEGICHE DI TIM
L’Amministratore Delegato di TIM ha ricordato i recenti progressi in termini di partnership e accordi strategici con altri attori del mercato, o di mercati collaterali.
Iniziando con Inwit, come noto la fusione è stata resa effettiva il 31 Marzo 2020 e si è avviata una prima ondata di monetizzazione incrementando il flottante di Inwit al 33%.
A tal proposito, TIM sta valutando una seconda monetizzazione tramite la vendita ad Ardian Consortium di una quota minoritaria della Tower HoldCo che gestirà Inwit, insieme a Vodafone. Al momento, Ardian Consortium ha un periodo di esclusività per acquisire tale quota minoritaria, sebbene TIM continuerà ad esercitare il controllo congiunto con Vodafone alle condizioni precedentemente fissate.
Sul fisso, invece, le negoziazioni con KKR continuano per lo scorporo e la cessione del 40% del network secondario di TIM. A tal proposito, Gubitosi ritiene che il contesto politico sia sempre più favorevole a una rete unica, ma riguardo alle trattative con Open Fiber l’AD ha affermato che dev’essere proprio il Governo a decidere cosa fare con la rete.
Una volta completata la transazione con KKR, prevista per questa estate, secondo Gubitosi il contesto del sistema rete italiano sarà sicuramente più chiaro.
Passando ai progetti cloud, procede l’accordo con Google firmato a Febbraio 2020 grazie a nuove attività e alla nascita di un cosiddetto Competence Center entro il terzo trimestre dell’anno. Inoltre, in questo periodo Google Cloud, TIM e Intesa SanPaolo hanno lanciato un’iniziativa in partnership per supportare la business continuity delle aziende italiane tramite nuove soluzioni di connettività e produttività.
Infine, l’accordo con Disney+ per TIMVISION ha permesso all’azienda di incrementare ulteriormente la customer base complessiva, passata adesso a 1,85 milioni di clienti (+21% anno su anno). La partnership in esclusiva (e in generale l’intero servizio) continuerà a rivestire un’importanza fondamentale per l’offerta convergente di TIM.
IL PROGRAMMA FIX THE FIXED PER RECUPERARE LE PERDITE DI CLIENTI
TIM ha presentato l’aggiornamento del suo piano Fix the Fixed, letteralmente “sistema il fisso” per tentare di ridurre le perdite dell’anno scorso che hanno continuato a emergere anche nel primo trimestre.
Lo scopo è quello di puntare sulla maggiore copertura grazie ai 7000 cabinet sopra citati, che garantiranno una copertura di circa 1,2 milioni di abitazioni, e grazie alla tecnologia FWA su cui TIM sta investendo molto, per puntare sull’offerta lanciata il trimestre scorso raggiungendo circa 1,3 milioni di abitazioni.
Il terzo pilastro della strategia è invece quello dell’incremento dell’ARPU, che dovrà essere trainato dai servizi offerti in termini di contenuti e dalle offerte convergenti, con TIM Unica che giocherà ancora un ruolo fondamentale nei mercati adiacenti.
I PRINCIPALI DATI FINANZIARI DI TIM
Come già esposto nella presentazione dei risultati di ieri sera, i ricavi totali del Gruppo si sono rivelati in calo del -8,4% rispetto all’anno scorso, a quota 4 miliardi di euro, con un EBITDA organico in flessione del -7,5% a 1,8 miliardi. Nel mobile, i ricavi risultano in calo del -6,5% per via della flessione della customer base e della riduzione dell’ARPU.
A tal proposito, però, si segnala che il crollo dell’ARPU degli ultimi trimestri ha ceduto adesso il posto a una lieve riduzione, del -1,2%, che secondo Gubitosi rappresenta l’inizio di una nuova tendenza.
Come già accennato, il lockdown di Marzo 2020 ha permesso all’azienda di migliorare il suo churn rate e di ridurre le portabilità: nel primo trimestre del 2020, per la prima volta dall’arrivo di Iliad, TIM ha presentato infatti un saldo di portabilità positivo. Nel complesso, si prevedono volumi di net adds superiori nel trimestre in corso.
Il RUOLO DI KENA MOBILE
Nel contesto di lockdown in Italia degli ultimi mesi, l’operatore semivirtuale di TIM, secondo brand del Gruppo in Italia, ha sofferto particolarmente la chiusura dei punti vendita. Secondo i dati presentati, Kena Mobile è stato infatti colpito maggiormente a causa della chiusura obbligatoria dei centri commerciali, in cui vantava da sempre una consolidata presenza. Non sono stati però rivelati dati precisi sul numero di clienti aggiornato.
Nonostante ciò, TIM ha intenzione di rendere nuovamente Kena Mobile “un’arma concorrenziale ed efficace sui segmenti di valore” come già accaduto in passato. Come noto, si deve infatti a Kena Mobile parte della resilienza mostrata dai conti di TIM dopo l’arrivo di Iliad.
Il posizionamento di Kena Mobile resterà comunque immutato, conferma Gubitosi, e l’operatore sarà un valido concorrente nella fascia bassa di mercato, che anche prima dell’impatto del Coronavirus era stata oggetto di un’ondata di “razionalità” del mercato.
LA GUIDANCE DI TIM PER IL RESTO DELL’ANNO
In conclusione, Luigi Gubitosi ha espresso un parere favorevole sull’evoluzione della gestione di TIM nei prossimi trimestri dell’anno. Parlando in conference call, l’AD di TIM afferma che non è attualmente necessario sospendere la guidance o rimodularla, nonostante siano già visibili i primi segni di una recessione economica grave per il Paese.
Attualmente, come sopra riportato, i KPI di TIM sono tutti in via di miglioramento, così come l’indice di soddisfazione dei clienti; il progetto Fix the Fixed e il finanziamento del Governo dovrebbero contribuire a ridurre le incertezze.
Nonostante ciò, resta ancora difficile valutare l’impatto dell’epidemia sul business dell’azienda. Lo scopo del management sarà quello di compensare qualsiasi deficit di entrate con una riduzione dei costi operativi, già tagliati dell’11% rispetto all’anno scorso. A contribuire sulla posizione finanziaria dell’azienda potranno essere anche le nuove operazioni per la riduzione dell’indebitamento, come la più recente annunciata con Ardian Consortium.
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