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Telefonia: si riducono le portabilità nel 2019, Iliad e virtuali sono ancora le mete preferite

Con la pubblicazione dell’ultimo Osservatorio AGCOM, l’Autorità ha anche rivelato i dati sulle portabilità nella telefonia mobile alla fine del 2019.

Stando ai dati presentati, nello scorso anno sono state effettuate in totale circa 12,4 milioni di operazioni di portabilità, che spingono il totale storico a quota 146 milioni di operazioni.

l’indice di mobilità, vale a dire il rapporto tra le linee mobilitate da inizio anno e la corrispondente customer base media complessiva, ammonta nel 2019 al 30,6%, un valore inferiore rispetto a quello dei precedenti due anni. Ciò suggerirebbe una maggiore stabilità della customer base, dopo l’elevata mobilità riscontrata invece nel 2018.

In basso un grafico dedicato, tratto dall’ultimo Osservatorio pubblicato la settimana scorsa.

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Come è possibile notare, l’indice di mobilità risulta adesso di oltre dieci punti percentuali inferiore rispetto a quello dell’anno precedente e quindi le operazioni cumulate nel 2019 sono state inferiori rispetto a quelle del 2018 (12,4 milioni contro 17 milioni).

Come sempre, l’AGCOM ha anche analizzato la dinamica delle portabilità per i singoli operatori, che presenta valori tendenzialmente in linea con i precedenti.

In basso il grafico in questione.

Dal grafico emerge che l’operatore con la percentuale maggiore di linee in uscita resta ancora WindTre, seguito da Vodafone e TIM. La percentuale più elevata di linee in entrata è invece quella di Iliad (con il 22,9% del totale) e dei virtuali (con il 22,5%).

Per comprendere meglio le dinamiche di portabilità nel corso dell’anno (e dunque non solo in relazione agli anni precedenti) è possibile paragonare il grafico sopra presentato con gli osservatori precedenti, ovvero quelli riferiti a Giugno e Settembre 2019. In basso si riportano i due grafici delle portabilità nei due trimestri precedenti, con la veste grafica precedentemente adottata dall’Autorità e adesso rinnovata.

portabilità

Mettendo in relazione i tre grafici disponibili, si nota come per Wind Tre si sia assistito a una contrazione sia sul fronte delle linee in uscita che su quello delle linee di ingresso. Infatti, l’operatore a Giugno 2019 presentava il 31% delle linee in uscita, a Settembre 2019 il 30,1% e a fine anno il 29,7%. Tuttavia, la contrazione più netta è stata quella delle linee in entrata, passate dal 19,4% del totale al 17,5% e poi giù fino al 15,7%. Chiaramente, l’analisi non prende ancora in considerazione l’unificazione nel brand unico WindTre, avvenuta solo quest’anno.

Per quanto riguarda invece TIM, l’operatore ex monopolista è rimasto stabile sul fronte delle linee in uscita (che hanno continuato a costituire il 25% del totale) riscontrando però una riduzione della percentuale di linee in entrata rispetto al totale, fin sotto il 20%. Stesso discorso per Vodafone, che ha mostrato però una quota di linee in ingresso sensibilmente ridotta, al 19% del totale.

Passando invece a Iliad, l’operatore continua ad attirare numerose portabilità, con oltre il 20% delle linee in entrata sul totale delle operazioni di MNP compiute nel mercato.

Nel dettaglio, la quota di linee in entrata del quarto operatore sul totale è passata dal 19,7% al 21,7% e poi su a Dicembre 2019 fino al 22,9%. Cresce anche la percentuale delle linee in uscita, ma a un ritmo più basso: queste sono infatti passate dal 3,8% al 5,8% e a Dicembre hanno raggiunto il 6,2%.

Infine, mostrano un andamento simile anche le portabilità degli operatori virtuali, che dopo il balzo nella percentuale per le linee in entrata da Giugno a Settembre 2019 (dal 14,3% al 20,2%) hanno raggiunto a Dicembre 2019 quota 22,5% del totale. Sul fronte delle linee in uscita, invece, si è evidenziato un aumento fino al 13,2% del totale.

Si evidenzia in tal senso che gli operatori virtuali computati nel calcolo dell’AGCOM non includono i dati di Kena Mobile e ho. mobile (tantomeno Very Mobile, lanciato solo quest’anno) che sono invece calcolati insieme a quelli dei brand principali.

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