Fibra.City: alcune precisazioni dell’azienda sull’attacco alla rete

Facendo seguito alla sua comunicazione di due giorni fa sui problemi alla sua rete, l’operatore Fibra.City ha voluto fornire alcune precisazioni sulla sicurezza e qualità della sua rete.

L’operatore di rete fissa gestito da Power & Telco S.r.l. e attivo da circa due anni aveva infatti comunicato agli utenti alcuni problemi dovuti a una serie di attacchi che avrebbero messo a rischio l’operatività della rete.

Tramite post social, Fibra.City aveva reso noto che ciò avrebbe potuto provocare alcuni brevi blackout della rete per i clienti. Inoltre, l’operatore aveva affermato che l’ufficio legale sta cercando di rintracciare i colpevoli, mentre sono già state adottate tutte le misure per risolvere il problema sulla rete.

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Nella serata di ieri, Fibra.City ha pubblicato un secondo post sui social con alcune precisazioni: l’azienda ricorda infatti di aver avuto un solo fermo nel backbone principale in 24 mesi, della durata di 36 minuti, mentre gli attacchi alla rete sono stati oltre 400, senza però nessun coinvolgimento degli utenti.

L’attacco su vasta scala già comunicato dall’operatore con il primo post su Facebook è iniziato invece domenica 19 Aprile 2020 verso il 15:30 e sarebbe ancora in corso, alla data dell’ultimo post, nonostante i sistemi siano adesso tornati operativi.

Di seguito il post social integrale dell’azienda:

Alcune precisazioni.

Senza volere fare alcuna polemica, vorremmo fare alcune precisazioni e rendere pubblici alcuni dati, visto ciò che si legge on-line e sui social media:

Negli ultimi 24 mesi abbiamo avuto:
– 1 solo fermo del backbone principale che ci collega ad internet, dovuto ad un problema hardware durante un upgrade. E’ stato il giorno 1 Aprile 2020, è accaduto alle 23:11 ed è durato circa 36 minuti.

– più di 400 attacchi di vario genere, senza alcun coinvolgimento dei nostri utenti.

– 1 attacco su vasta scala (che ha comportato blocchi su molte interfacce a 10 Gbps), iniziato domenica 19/04/2020, verso le 15:30 e TUTT’ORA IN CORSO, nonostante ora i sistemi siano operativi e il 90% del traffico venga instradato senza alcun problema.

Se verificaste sui vari siti di alert quanti sono stati i fermi di altri operatori, vedreste che al momento (comprendendo l’attacco in costo) siamo, in termini di up-time della rete, ancora tra i primi 10 in Europa (non sono in Italia).

La nostra SLA base per i Clienti domestici che scelgono di non richiedere l’assistenza H24 prevede nel 95% dei casi il ripristino entro 72 ore delle funzionalità di rete, cosa che sta puntualmente avvenendo (precisiamo che, nel nostro settore, è una SLA normalmente concessa alle connettività in fibra punto-punto aziendali).

Molti di coloro che scrivono commenti negativi hanno scelto di non usufruire del pacchetto Assistenza H24 al momento dell’ordine. Lo ribadiamo, perché forse non lo abbiamo detto con chiarezza: Nessuno dei Clienti che ha scelto il pacchetto Assistenza H24 è stato coinvolto dal disservizio (se escludiamo un down di 2:12 minuti alle 4:45 di stanotte, dovuto alla modifica di alcuni parametri di rete).

Sappiamo che Fibra.City sta dando “fastidio” a molti, ma sappiamo anche che se qualcuno investe tempo e denaro per mettere in piedi un attacco tecnico e mediatico come questo, significa che stiamo lavorando bene.

Scusateci per lo sfogo, normalmente non si fa, ma era doveroso nei confronti di tutte le colleghe ed i colleghi che lavorano in Fibra.City e che credono in quello che fanno dando il 200% ogni giorno.

Chiudiamo anche questa volta ringraziando invece (e sono la stragrande maggioranza) i Clienti che ci hanno supportato e che ogni giorno spendono parte del loro tempo per confortarci:
Fibra.City siete voi!

Fibra.City è nata per cambiare il mercato, e grazie a voi ci stiamo riuscendo, crescendo e migliorando ogni singolo giorno.

Grazie.

Fibra.City ha anche ricordato che il suo pacchetto di assistenza H24 prevede ad oggi il ripristino delle funzionalità della rete entro 72 ore per il 95% dei casi. Anche nell’attacco di domenica scorsa, nessun cliente con il pacchetto in questione sarebbe stato coinvolto dal disservizio, al netto di un breve down della rete dovuto alla modifica di alcuni parametri.

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