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TIM e Open Fiber: approvati ulteriori incentivi per la migrazione alla Fibra per il Coronavirus

AGCOM ha approvato ulteriori iniziative, come previsto dal DL Cura Italia sull’attuale emergenza reti per il Coronavirus, proposte dagli operatori wholesale di linea fissa TIM e Open Fiber, in modo da incentivare la migrazione alla Fibra.

Lo ha reso noto la stessa Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con la pubblicazione della delibera n. 154/20/CONS, avvenuta il 10 Aprile 2020 a seguito della riunione del Consiglio del 7 Aprile 2020.

Queste misure rientrano nell’attuazione dell’articolo 82, comma 6, del Decreto “Cura Italia”, che rimandava proprio all’AGCOM la ratifica delle misure straordinarie di potenziamento e miglioramento dell’accesso alle reti previste dal decreto, modificando o integrando se necessario la regolamentazione vigente.

Subito dopo la pubblicazione del decreto, AGCOM aveva preso atto delle novità prendendo i primi provvedimenti. Fra le prime iniziative approvate ci sono state delle misure specifiche per TIM, quali la riduzione dei costi wholesale, la riduzione del preavviso sancito dalla delibera 348/19/CONS per i nuovi cabinet NGA e l’accelerazione della fornitura di apparati di trasporto e VLAN per incrementare rapidamente la banda degli OLO o aprire nuovi Cabinet NGA.

AGCOM Coronavirus

Dopo l’istituzione del tavolo tecnico con gli operatori di telefonia, AGCOM ha pubblicato nei giorni scorsi anche le linee guida per l’attuazione delle misure comunicate dagli operatori, valutate sulla base di tre criteri specifici.

Tuttavia, con la nuova delibera pubblicata nelle ultime ore sul sito dell’Autorità, sono state approvate ulteriori misure comunicate in questo caso dai principali operatori wholesale di rete fissa, ossia TIM e Open Fiber.

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TIM Fibra

Per quanto riguarda TIM, l’ex monopolista ha proposto, con una comunicazione trasmessa all’Autorità il 3 Aprile 2020, la riduzione dei costi dei contributi una tantum di migrazione massiva da rame a fibra e anche la richiesta di modifica del tempo di preavviso in relazione all’annuncio di nuovi ROE aperti alla vendita.

Sulla prima istanza, TIM ha proposto una nuova iniziativa finalizzata ad agevolare le migrazioni “massive” verso servizi UltraBroadband, come ad esempio FTTC Bitsream NGA, FTTC VULA o FTTC Easy IP NGA.

In sostanza l’operatore offre una riduzione del 30% o 40% sui contributi di migrazione rispetto ai valori dell’OR 2018 (che non saranno sottoposti ad ulteriori repricing), in base al numero di accessi dell’operatore autorizzato migrati per singola Sede (Centrale locale), rispetto al totale di accessi della stessa.

Inoltre, qualora il numero complessivo di accessi migrati abbia interessato almeno il 20% dell’intera consistenza nazionale rame dell’operatore (ULL, Bitstream ADSL, WLR), i contributi di migrazione relativi alle Sedi di cui sopra saranno ulteriormente ridotti del 10%.

A questo proposito, nonostante la regolamentazione vigente consentisse già a TIM di proporre riduzione dei costi rispetto ai prezzi fissati, l’AGCOM ha ritenuto di approvare fino al 30 Giugno 2020 le riduzioni sui costi dei contributi una tantum di migrazione.

Questo poiché la proposta di TIM soddisfa anche una delle linee guida approvate con la delibera n. 131/20/CONS, ossia è tesa a promuovere, tramite “opportune proposte di prezzo”, la migrazione degli utenti su linee di accesso basate, almeno in parte, su collegamenti in fibra ottica.

La seconda proposta di TIM prevede una riduzione del preavviso da 30 a 10 giorni per l’apertura alla commercializzazione dei ROE (Ripartitore Ottico di Edificio) che consentono l’accesso alla verticale degli edifici per le linee Fibra FTTH, in coerenza a quanto già autorizzato dall’Autorità per gli ONU Cabinet delle linee FTTC.

Poiché anche in questo caso vengono rispettate le linee guida per l’applicazione del DL Cura Italia, AGCOM ha approvato fino al 30 Giugno 2020 la riduzione del preavviso da 30 a 10 giorni anche per l’apertura alla commercializzazione dei ROE delle linee in Fibra FTTH.

Open Fiber emergenza reti

Per quanto riguarda invece Open Fiber, l’operatore wholsale FTTH ha comunicato all’Autorità in data 20 Marzo 2020 l’intenzione di adottare delle promozioni per accelerare l’adozione di servizi su rete a banda ultralarga.

Si tratta dell’iniziativa già annunciata ufficialmente da Open Fiber con un comunicato stampa dello scorso 26 Marzo 2020 e già sfruttata da alcuni operatori partner come Vodafone e Melita, che consiste in uno sconto di 60 euro per l’attivazione delle linee FTTH (al momento fino al 20 Aprile 2020), che gli operatori affiliati possono poi tradurre in una riduzione del costo al dettaglio per i clienti finali.

Nei documenti dell’AGCOM viene riportata la proposta di Open Fiber per una promozione di 50 euro (invece dei 60 euro comunicati poi ufficialmente) sui contributi di attivazione di una linea in Fibra FTTH.

La promozione avrà inizialmente durata di 1 mese (al momento fino al 20 Aprile), ma Open Fiber ha già comunicato all’Autorità che valuterà l’opportunità di prorogarla ulteriormente.

Considerato che AGCOM ha il compito di approvare i costi di accesso alla rete wholsale di Open Fiber, e che l’Autorità ha definito un valore massimo, AGCOM ritiene che nulla osti ad approvare la promozione di Open Fiber, anche alla luce del fatto che la stessa è conforme alle linee guida precedentemente descritte.

Per questo motivo, l’Autorità ha deciso di approvare anche la riduzione di costo del contributo una tantum di attivazione delle line Fibra FTTH proposta da Open Fiber.

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