Telecomunicazioni

Telefonia: nessuno stop alle portabilità nel maxi emendamento approvato al Senato

È stato approvato al Senato, nella seduta numero 206 del 9 Aprile 2020, il maxi emendamento del Governo al Decreto Cura Italia. Per l’articolo 82, relativo al settore delle telecomunicazioni, non sono state compiute le integrazioni previste da alcuni emendamenti, come il blocco alla portabilità.

Avevano fatto discutere a lungo le due proposte di emendamento del M5S e della Lega. Associazioni dei consumatori e operatori avevano infatti criticato l’efficacia della misura, volta a bloccare le portabilità e le migrazioni per ridurre i contagi.

La principale criticità, evidenziata infine anche dall’Antitrust, riguardava il danno alla concorrenza nel settore delle telecomunicazioni, non controbilanciata da un’effettiva misura di tutela, dal momento che la maggior parte delle operazioni in questione può essere effettuata senza contatto fisico con il cliente.

In altri termini, l’AGCM aveva considerato la misura “sproporzionata” e passibile di danneggiare gravemente i clienti, soprattutto in una situazione di emergenza reti come quella attuale, dove numerose attività lavorative si svolgono in regime smart working.

Anche in Spagna un regio decreto aveva inizialmente stabilito lo stop a portabilità e migrazioni, tranne che per casi eccezionali. Il Governo aveva poi deciso di fare marcia indietro, ammettendo che non tutte le operazioni di portabilità richiedono uno spostamento fisico da parte del cliente o del tecnico.

In seguito, anche in Italia il M5S aveva ritirato il suo emendamento mentre la Lega non l’aveva segnalato in commissione. A distanza di qualche giorno, la Lega aveva però ripresentato il suo emendamento per il DL Cura Italia, stabilendo però lo stop alle portabilità solamente fino al 18 Maggio 2020.

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portabilità migrazioni

Con l’approvazione al Senato, nel documento pubblicato non si riscontrano infatti differenze sostanziali rispetto all’articolo 82 originariamente presente nel DL Cura Italia.

L’articolo in questione, intitolato “Misure destinate agli operatori che forniscono reti e servizi di comunicazioni elettroniche”, stabilisce quindi solamente il potenziamento delle infrastrutture per garantire il funzionamento delle reti e il soddisfacimento di qualsiasi richiesta sul miglioramento della capacità della rete proveniente dagli utenti, con priorità ai settori definiti prioritari.

Inoltre, al comma 6 si legge che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni dovrà provvedere a modificare o integrare il quadro regolamentare, ove necessario per il perseguimento delle finalità del Decreto.

A riguardo, si segnala che l’AGCOM ha già avviato il suo tavolo tecnico con tutti gli operatori per essere in grado di affrontare nel migliore dei modi l’emergenza reti nazionale. Si discuterà di diversi strumenti atti a migliorare le performances di rete in termini di copertura e capacità, oltre a eventuali misure di traffic management e condivisione degli accessi per permettere a tutti i cittadini di accedere alla rete. Le portabilità e migrazioni del numero, invece, resteranno possibili.

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