L’asta 5G in Francia slitta a data da destinarsi: arriva la conferma dell’ARCEP

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A causa del’epidemia di Coronavirus, l’ARCEP, l’Autorità francese per le telecomunicazioni, ha deciso infine di rinviare l’asta delle frequenze 5G in  Francia, i cui preparativi erano previsti per questo mese.

All’asta 5G francese erano stati ammessi a partecipare gli operatori Free Mobile (Iliad), Bouygues Telecom, Orange e SFR.

I quattro candidati avevano infatti sottoscritto gli impegni previsti dal regolamento e ciascuno di essi otterrà un blocco di 50 MHz nella banda 3.4-3.8GHz per un importo di  350 milioni di euro, a prescindere dall’esito dell’asta vera e propria.

Tuttavia, a causa della crisi sanitaria in corso, l’ARCEP ha adesso confermato che non è stato possibile eseguire i preparativi necessari per l’organizzazione dell’asta 5G, che dovrà quindi aprire in ritardo, slittando a data da destinarsi.

L’ARCEP ha comunque confermato di essere al lavoro per gestire l’emergenza reti in Francia insieme agli operatori. Lo scopo, similmente a quanto fatto in Italia, è quello di garantire a tutti i clienti l’accesso alla rete per le loro attività lavorative e di studio, anche tramite un potenziamento delle infrastrutture.

Lo slittamento dell’asta 5G in Francia era stato già ipotizzato a metà Marzo 2020, quando Sebastien Sorian, il Presidente dell’Autorità francese, aveva reso noto che l’ARCEP stava monitorando la situazione e che avrebbe comunicato eventuali modifiche tramite i suoi canali di comunicazione. E ieri è giunta la notizia ufficiale, sebbene non sia stato presentato nessun nuovo calendario.

L’idea iniziale era quella di aprire l’asta 5G entro il mese di Aprile 2020 per permettere l’assegnazione delle frequenze oggetto di gara già nel mese di Giugno 2020.

Si ricorda che, come già stabilito dal Governo, il prezzo di riserva minimo accettato per l’asta delle frequenze 5G sarà pari a 2,17 miliardi di euro, per l’intero ammontare delle frequenze allocate in banda 3.4-3.8GHz, 700 MHz e 26GHz.

Tra gli obblighi per gli operatori, rientrano i requisiti di copertura minima 5G nella Francia metropolitana entro il 2022, 2024 e 2025, che saranno monitorati dall’Autorità a cadenza regolare.

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Pubblicato da
Alberto Ferrante

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