WhatsApp sperimenta Fact Checking contro le fake news sul Coronavirus: AGCOM apprezza
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, AGCOM, ha deciso di inserire nel monitoraggio delle iniziative di auto regolamentazione delle piattaforme online una sperimentazione di WhatsApp, che ha avviato un servizio di Fact Checking contro le fake news che girano in questo periodo sul Coronavirus.
Lo ha reso noto l’Autorità con un comunicato stampa diramato oggi, 2 Aprile 2020, dopo che Facebook (proprietaria di WhatsApp) ha presentato il suo progetto volontario al Tavolo permanente AGCOM “Piattaforme Digitali e Big Data”.
L’iniziativa in questione fa quindi parte di uno dei diversi Tavoli Tecnici che l’AGCOM ha recentemente aperto con gli operatori di telecomunicazione e le piattaforme digitali per tentare di trovare delle soluzioni rapide alle principali criticità, fra cui proprio le fake news sul Covid-19.
Il progetto, volto a contrastare la disinformazione sul Coronavirus, si basa su un accordo autonomo tra Facebook e un fact-checker indipendente, selezionato dalla piattaforma e già partner del Facebook Third-Party Fact-Checking Program e membro dell’International Fact Checking Network di Poynter.
Il Fact-checker selezionato da Facebook è “Pagella Politica”, che opererà attraverso un progetto ad hoc denominato “Facta”.
Dotato di un profilo WhatsApp e di una numerazione dedicata (+393456022504), Pagella Politica/Facta riceverà le segnalazioni da parte di quegli utenti della piattaforma che vorranno sottoporre contenuti alla verifica di autenticità, assumendosi la responsabilità sulla valutazione del contenuto e sui criteri adottati a tal fine.
In sostanza, un utente che riceve un’informazione o un contenuto dedicato alla tematica Covid-19 potrà inoltrarlo per una verifica al numero WhatsApp dedicato: il fact checker invierà una notifica all’utente che ha trasmesso la richiesta e, in caso si tratti di una notizia falsa, pubblicherà il risultato dell’analisi sul sito web.
Facta, inoltre, aggiornerà costantemente la piattaforma WhatsApp sulle informazioni verificate sul Coronavirus e, agli utenti che lo richiederanno, invierà un messaggio sul resoconto giornaliero delle analisi effettuate e pubblicate sul sito.
L’AGCOM, nell’esprimere apprezzamento per la sperimentazione annunciata, in ragione della circostanza che servizi di messaggistica quali WhatsApp sono stati recentemente veicoli di disinformazione sul tema Coronavirus, si riserva comunque il monitoraggio dell’attività per gli aspetti di propria competenza, inclusi quelli relativi all’utilizzo dei dati e all’efficacia della misura nel contrastare la disinformazione.
Secondo l’Autorità, questo progetto pilota, compatibilmente con le prescrizioni del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), potrebbe rappresentare una best practice in quanto l’iniziativa sull’approfondimento della veridicità di una notizia o di un contenuto, avviene in modalità volontaria e rispettosa delle garanzie di libertà di accesso alle informazioni e ai contenuti da parte degli utenti.
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