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TIM: approvato il 10 marzo 2020 il nuovo piano strategico 2020-2022

Il nuovo piano strategico TIM 2020-2022, che vede confermate le linee guida del piano 2019-2021 e incrementate le ambizioni in termini di obiettivi finanziari e di sostenibilità, è stato approvato dal consiglio di amministrazione.

Come da comunicato del 10 marzo 2020 infatti, il piano proposto che è stato presentato dall’Amministratore Delegato Luigi Gubitosi, in linea con il piano precedente, rialza alcuni obiettivi grazie ai risultati raggiunti nel 2019 incrementando, in particolare, i target di generazione di cassa e di riduzione dell’indebitamento.

Per il conseguimento dei principali obiettivi finanziari del nuovo piano, tutte le Business Unit  di TIM avranno un ruolo cardine in merito. Difatti, per quanto riguarda l’unità Consumer, si ipotizza un incremento dell’ARPU fisso e mobile con una maggior diffusione dei metodi di pagamento digitali e automatici al fine di aumentare i risparmi di costi e diminuire i churn.

Inoltre, si prevede la stabilizzazione delle linee fisse con una penetrazione UBB del 70% sul totale dei clienti broadband e un miglioramento sulla Mobile Number Portability, auspicando ad una incrementale convergenza tra servizi principali e servizi adiacenti come l’intrattenimento.

Per quanto riguarda quest’ultimo, si cita la piattaforma di Tim Vision, unione di contenuti multimediali di intrattenimento e sport grazie anche alla partnership con i principali player mondiali come Netflix, SKY, Dazn e Amazon.

Selezionata da Disney come piattaforma di distribuzione, si pianificheranno offerte bundle contenuti + fibra.

Nel settore Business, TIM, grazie ad accordi di partnership con aziende leader, come Google Cloud, Olivetti e Telsy, mira all’ampliamento dell’offerta per Piccole e Medie Imprese (PMI).

Con la partnership di Google Cloud, TIM auspica all’accelerazione dello sviluppo del segmento Data Center e Cloud, formando una NewCo che gestirà l’infrastruttura e fungerà da factory per i servizi.

Sarà garantito un piano di esclusiva per KKR infrastructure come partner finanziario per lo sviluppo della rete in fibra ottica su tutto il territorio italiano a seguito dell’offerta non vincolante di vendita di circa il 40% della rete secondaria mista di TIM (fibra e rame) con la prospettiva di integrazione con Open Fiber.

Altro obiettivo del piano 2020-2022 risulta essere, nel campo Wholesale, la difesa della quota di mercato di accesso, mantenendo la leadership sulla copertura ultrabroadband. Si attende, infatti, che gli accessi in fibra raggiungano circa 5,1 milioni nel 2022, con un incremento di 1,5x.

Sul fronte dei costi, invece, si mira ad una riduzione del 10% nel trienno della base costi aggredibile. TIM conta anche di evolvere la copertura FTTC, pari attualmente all’81%, in FTTH per il 40% della popolazione e garantire una copertura nazionale 5G entro il 2025-2026.

Entrano a far parte del sistema gestionale aziendale di TIM anche indicatori che consentono di misurare l’impatto ambientale, gli effetti sul personale e sui clienti, prestando attenzione anche alla soddisfazione di questi ultimi e il coinvolgimento dei dipendenti, così da promuovere una spinta sostenibile del piano.

Avviata anche l’implementazione dell’accordo tra TIM e Santander Consumer Bank al fine di gestire il credito al consumo dei clienti TIM.

Si intensifica anche la creazione di valore da operazioni strategiche grazie ad accordi con partner di rilevanza mondiale come la condivisione dell’infrastruttura di rete con Vodafone per accelerare l’espansione del 5G.

Di interesse nell’ambito finanziario del piano vi è Equity Free Cash Flow cumulato nel piano 4,5-5 miliardi di euro riflettendo i nuovi principi contabili, da incrementare fino a 5-5,5 miliardi di euro.

TIM punta anche alla riduzione dell’indebitamento di Gruppo After Lease sotto i 20 miliardi di euro entro il 2021, prevedendo una riduzione dei ricavi dai Gruppi Organici nel 2021, mentre una leggera crescita verso il 2022. Si congettura un andamento analogo per EBIDTA After Lease Organico domestico, EBIDTA After Lease Organico di Gruppo e i ricavi dei servizi Domestic. Si attendono invece 2,9 miliardi di euro annui per Domestic Capex.

Considerato il periodo di emergenza sanitaria mondiale, si ricorda che l’impatto sul GDP, incluso quello sul piano di TIM, non è al momento prevedibile.

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