Nella giornata di oggi, 26 Febbraio 2020, l’Arcep francese, l’Autorità sulle telecomunicazioni, ha reso noto che quattro operatori hanno fatto domanda per partecipare all’Asta 5G in Francia e ottenere le licenze nella banda 3.4-3.8GHz. Si tratta di Free Mobile (Iliad), Bouygues Telecom, Orange e SFR.
I quattro operatori hanno inviato la loro domanda all’Arcep entro il termine fissato al 25 Febbraio 2020 per ottenere uno dei quattro blocchi da 50 MHz che saranno assegnati a fronte degli impegni stabiliti nel corso della procedura.
Come stabilito dal regolamento, le società che non hanno presentato in tempo il loro pacchetto di offerta non potranno partecipare alla procedura di aggiudicazione per i blocchi da 50 MHz o a quella di allocazione delle frequenze che rimarranno disponibili al termine di questa prima fase.
Come già ufficializzato nella fine dell’anno scorso, il prezzo di riserva minimo accettato dal Governo francese per l’asta del 5G sarà pari a 2,17 miliardi di euro per tutte le frequenze allocate, in banda 3.4-3.8GHz, 700MHz e 26GHz.
Gli obblighi comuni a tutti i partecipanti riguardano il rispetto di determinati limiti minimi di copertura 5G in Francia entro il 2022, 2024 e 2025 e la compatibilità IPv6, mentre per aggiudicarsi i blocchi da 50 MHz della prima fase al prezzo di 350 milioni di euro, i quattro operatori candidati dovevano accettare di assumere determinati obblighi aggiuntivi.
L’Arcep dovrà quindi adesso esaminare i pacchetti di offerte dei quattro candidati, garantendo che gli stessi rispettino i criteri di ammissibilità alla procedura.
In seguito, verrà pubblicata la documentazione sull’allocazione dei blocchi a 50 MHz, mentre le frequenze che resteranno disponibili dopo questa prima fase saranno assegnate attraverso l’asta vera e propria.
Secondo quanto confermato da Arcep, l’asta si dovrebbe svolgere ad Aprile 2020, per permettere entro il mese di Giugno 2020 l’assegnazione delle frequenze oggetto di gara, che verranno allocate per un periodo di 15 anni. In tal senso, si evidenzia che gli operatori potranno ottenere un’estensione per 5 anni qualora si accettino le condizioni proposte.
All’Arcep spetteranno anche tutti i compiti di verifica della corretta implementazione delle misure e degli obblighi previsti. Nello specifico, nel 2023 e nel 2028 andrà verificata l’implementazione degli obblighi di lungo termine in capo agli operatori che si aggiudicheranno le frequenze.
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