L’AGCOM ha appena reso noto di aver avviato un procedimento per l’applicazione del piano di obblighi di copertura integrativi o sostitutivi in seguito all’accordo tra Wind Tre e Fastweb per la condivisione delle infrastrutture di rete in ottica 5G.
L’accordo tra i due operatori risale all’anno scorso e ha fatto seguito a quello di Vodafone e TIM.
Wind Tre e Fastweb hanno presentato la partnership come una strategia congiunta in grado di accelerare la realizzazione di un’infrastruttura 5G condivisa. Le due aziende rimarranno comunque completamente indipendenti sia dal punto di vista commerciale che operativo, mentre Wind Tre gestirà la rete 5G.
Secondo quanto dichiarato da Fastweb, già a partire dal primo trimestre del 2020 i clienti di rete mobile inizieranno a migrare verso la rete di Wind Tre, senza la necessità di cambiare la SIM, in seguito agli accordi di roaming già inclusi nella partnership.
Dalla metà del 2020, invece, si attende l’inizio della fornitura di servizi wholesale da Fastweb a Wind Tre, insieme all’inizio dello sviluppo della rete condivisa.
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Il procedimento dell’AGCOM è stato avviato in quanto la società Wind Tre si è aggiudicata nell’Asta del 5G in Italia un lotto da 20 MHz nella banda 3600-3800 MHz ed è tenuta, ai sensi dell’articolo 13, comma 13, della Delibera 231/18/CONS a rispettare la copertura (con le frequenze assegnate) di almeno il 5% della popolazione per ciascuna regione italiana entro 48 mesi dal rilascio dei diritti.
Il comma successivo, il numero 14, stabilisce invece che l’Autorità può definire un piano di obblighi integrativo o sostitutivo rispetto a quelli sopra riportati in caso di eventuali consolidamenti o accordi di uso delle frequenze.
In altri termini, quindi, l’accordo di rete tra Fastweb e Wind Tre pone in capo all’operatore congiunto nuovi obblighi secondo il comma 14, che potranno essere integrativi o sostitutivi rispetto a quelli del comma 13, che si concentrava sulla copertura del 5% della popolazione per ciascuna regione.
L’AGCOM dovrà adesso valutare gli accordi di rete tra Wind Tre e Fastweb per applicare la previsione del comma 14 della delibera in seguito all’autorizzazione all’accordo per la realizzazione di una rete 5G condivisa. Il procedimento sarà quindi volto a determinare dei nuovi obblighi di copertura (integrativi o sostitutivi) in capo a Wind Tre, in maniera giustificata e proporzionale.
Per il procedimento, il termine è fissato tra 120 giorni, ma potrebbero verificarsi delle sospensioni per richieste di informazioni e documenti. Inoltre, l’Autorità potrà prorogare i termini con una adeguata motivazione.
Wind Tre dovrà dunque necessariamente sottostare ai nuovi obblighi dopo la fusione con Fastweb, la cui autorizzazione è stata già oggetto di ricorso al TAR da parte di Iliad Italia. La trattazione era stata fissata per il 7 Ottobre 2020.
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