Con la presentazione dei risultati di Vodafone Group, l’azienda ha nuovamente esposto la sua strategia per i prossimi anni, che si poggia su una riorganizzazione del portafoglio di assets e su un maggiore focus nelle due principali aree geografiche di interesse.
Come confermato da Nick Read, infatti, il Gruppo ha semplificato la sua strategia in due “piattaforme regionali ridimensionate”, ovvero Europa e Africa subsahariana, per concentrarsi rispettivamente sullo sviluppo el 5G nei mercati più rilevanti come Germania, UK, Italia e Spagna, e nei sistemi di pagamento in Africa.
Da qui, l’interesse dell’azienda per l’espansione in alcuni Paesi dell’Africa e per la condivisione delle infrastrutture di rete in Europa.
Nell’ultima conferenza webcast del 5 Febbraio 2020, Vodafone si è soffermata a lungo sull’importanza di condividere le proprie risorse di rete in Europa.
L’esempio attualmente più virtuoso è sicuramente quello italiano, con un accordo tra TIM e Vodafone per la nascita della nuova Inwit che porterebbe il totale delle torri a quota 22.000. Si tratterebbe del numero più elevato di torri in un solo Paese per il Gruppo Vodafone e della società delle torri più grande d’Italia (seconda in Europa dopo Cellnex).
L’accordo con TIM è stato notificato alla Commissione Europea il 17 Gennaio 2020 e la decisione dell’Antitrust dovrebbe giungere entro questo mese. Dopo quest’ultimo step, Vodafone e TIM potranno finalmente iniziare a condividere le loro risorse attive e passive di rete, per accelerare lo sviluppo del loro 5G.
La rilevanza dell’operazione nel contesto attuale del settore delle telecomunicazioni italiano è evidente: dopo un’asta 5G particolarmente pesante da sostenere sul fronte finanziario e alla luce della recente pressione competitiva, per Vodafone Italia la condivisione delle infrastrutture si colloca perfettamente nella strategia di riduzione del debito e razionalizzazione del portafoglio di assets.
La nuova strategia potrebbe trovare applicazione però anche in altri mercati europei. Erano stati già annunciati in passato degli accordi tra Vodafone e Telefonica nel Regno Unito per condividere le frequenze e rafforzare le rispettive reti. Discorso simile in Spagna, con Orange e per il Portogallo, in cui il Gruppo sta attualmente trattando con l’operatore NOS.
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Dalla recente conferenza emergono ulteriori dettagli per gli accordi di rete in Germania: Vodafone sta infatti analizzando le diverse opzioni per essere in grado di condividere la sua rete con altri operatori attivi nel Paese, nonostante i limiti imposti dalle normative nazionali.
Come ha dichiarato il CEO Nick Read, è interesse di Vodafone raggiungere un accordo per la condivisione delle frequenze ottenute in seguito all’asta per il 5G in Germania, che ha fissato dei limiti parecchio stringenti per gli operatori.
Tra i vari obblighi, è infatti richiesta una copertura del 98% con velocità di almeno 100 mbps entro i prossimi due anni e una copertura del 100% nelle strade e ferrovie entro i prossimi quattro anni. Si tratta di limiti considerati dagli operatori assai stringenti, che hanno destato numerose polemiche già prima dell’avvio dell’asta, conclusa con un incasso per lo Stato simile a quello italiano.
Nel caso specifico della Germania, inoltre, è presente un limite normativo per la condivisione, che ha spinto Vodafone a prevedere e dichiarare al momento delle sinergie di rete limitate.
Il vincolo sta nel fatto che in Germania solitamente non è possibile effettuare un sub-lease dei siti posizionati sui tetti, che costituiscono gran parte del totale. Secondo una slide presentata dall’operatore, infatti, dei 19.000 siti di Vodafone in Germania circa 15.000 sono rooftop, ovvero appunto posizionati sui tetti e quindi difficilmente condivisibili.
Nonostante ciò, Vodafone sta attualmente esplorando una possibile condivisione nelle aree grigie con Deutsche Telekom per la condivisione attiva delle frequenze che potrebbe permette al Gruppo di raggiungere 10.000 nuovi siti nei prossimi 4 anni, insieme agli accordi già in essere sulle aree bianche.
Sebbene non siano stati forniti ulteriori dettagli sulle discussioni in corso, si è accennato anche a possibili contatti con altri operatori attivi in Germania per esaminare tutte le diverse opportunità di condivisione a disposizione e accelerare lo sviluppo della rete.
Si segnala infine che nel corso della conferenza è emerso un nuovo dettaglio su Vodafone Towers: stando a quanto dichiarato, i piani prevedono un’incorporazione in Germania, con sede a Düsseldorf. Il perimetro in cui opererà la società delle torri dell’operatore rosso comprenderà Germania, Spagna, Italia, Regno Unito e le altre torri controllate a livello europeo, come quelle ottenute da Liberty Global nell’Europa occidentale.
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