Ericsson ha annunciato il lancio della sua soluzione eSIM totalmente automatizzata, per permettere agli operatori di commercializzare il nuovo standard basato sulla SIM “virtuale”.
Secondo la multinazionale svedese, l’utilizzo delle eSIM deve essenzialmente offrire ai gestori il provisioning remoto dei profili utenti e la gestione dei dispositivi, permettendo una maggiore flessibilità sul fronte commerciale.
La soluzione di Ericsson prevede la creazione su richiesta di profili di abbonamento utente e IMSI e un supporto di personalizzazione per il branding e il layout degli operatori di rete mobile. Inoltre, l’Ericsson Secure Entitlement Server supporta l’onboarding delle chiamate VoLTE e Wi-Fi per i dispositivi con eSIM. A grandi linee, la soluzione comprende quindi l’Ericsson Secure Entitlement Server e il vero e proprio gestore di eSIM certificato GSMA SM-DP +.
La richiesta di flessibilità proviene direttamente dagli utenti, che secondo un sondaggio condotto in 5 Paesi richiedono essenzialmente le seguenti caratteristiche abilitate dalle eSIM:
- Device sempre connessi, per accoppiare facilmente i dispositivi a un bundle esistente;
- Periodo di prova, per poter sperimentare un’offerta telefonica per qualche giorno prima della finalizzazione dell’acquisto;
- Tariffe speciali per i viaggi;
- Certezza di connettività, che permetterebbe all’utente di effettuare chiamate con qualsiasi rete mobile nel caso in cui non si disponga di copertura con il proprio operatore.
Secondo Ericsson, i vantaggi non si fermano solo alla flessibilità per i clienti: per gli operatori c’è da attendersi una crescita dei ricavi del 10/15% per ogni titolare di eSIM. A ciò, si aggiunge la possibilità di sperimentare nuove tecniche di marketing proattivo abilitate dalla possibilità di proporre offerte mirate per un determinato gruppo di utenti in un lasso temporale ristretto.
A riguardo, Lynette Luna di Ericsson ha così commentato i vantaggi del sistema sul fronte economico e commerciale:
“Molti operatori ritengono gli smartphone abilitati con eSIM come una minaccia più che un’opportunità. Ma proprio le eSIM sono ciò di cui i gestori hanno bisogno per poter spezzare la curva di ARPU in calo, se le funzionalità vengono implementate e commercializzate in maniera corretta. L’eSIM può infatti abilitare nuovi use-cases che pssono davvero migliorare l’esperienza del cliente”.
Infine, Ericsson ha mostrato i risultati di un report di Ovum pubblicato pochi giorni fa, in cui si prevede che nel 2020 il 5% di tutti gli smartphone permetterà l’impiego di eSIM. Il valore potrà salire al 20% entro il 2024. Chiaramente, le osservazioni di Ericsson fanno riferimento all’andamento del mercato globale delle telecomunicazioni.
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