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I numeri di Google, Amazon, Facebook e i big online: i dati di ogni utente valgono fino a 40 euro

Nel 2018, Google, Amazon, Facebook, Apple, Netflix e Microsoft hanno conseguito insieme ricavi per 692 miliardi di euro in tutto il mondo, pari a circa quattro volte i ricavi delle principali imprese di telecomunicazioni e media tradizionali. Gran parte è generato dai dati personali degli utenti. È questo il primo dato esposto dal primo osservatorio sulle piattaforme online dell’AGCOM.

Il report pubblicato oggi si concentra sui valori del 2018 e mostra come in media le piattaforme online presentino una profittabilità lorda del 49% e un margine operativo pari al 21% dei ricavi, con spese ingenti in innovazione (13 miliardi in media nel 2018) e in asset patrimoniali (195 miliardi negli ultimi 3 anni).

Ma ad essere particolarmente elevati rispetto alla media sono gli indici di redditività del capitale proprio, del 32%, e del capitale investito, che mostra un ROI (Ritorno sull’Investimento) del 15% circa.

Un grafico sugli investimenti in Ricerca e Sviluppo nel 2018 per le più grandi piattaforme online. Facebook e Google raggiungono quota 18% e 16% rispettivamente.

Secondo l’Osservatorio dell’AGCOM, la peculiarità è che tutte le piattaforme considerate a livello mondiale occupano le prime posizioni in tutti i settori in cui operano, con quote di mercato sempre superiori al 30% del totale. Inoltre, in tali settori presieduti dalle piattaforme online risulterebbero essere numerosi gli ostacoli per la crescita dei nuovi entranti.

Una rilevante componente di ricavo per le aziende in questione è chiaramente quella dei dati personali. Analizzando i dati degli utenti acquisiti dalle più popolari piattaforme online, sembrerebbe che gli stessi abbiano un valore compreso tra i 10 e i 40 euro per utente quando generati attraverso ricerche, social network e intrattenimento gratuito. Nello specifico, i dati di un cittadino medio statunitense valgono ai soli fini pubblicitari circa 150 euro in un anno nel search e circa 90 euro nei social, mentre il valore dei dati degli europei è di circa tre volte inferiore.

I ricavi pubblicitari per utente nel 2018 per Google, Facebook, Instagram e Youtube.

Il grafico sopra riportato segnala che, secondo le stime dell’AGCOM, Google guadagna circa 37 euro per singolo utente tramite le ricerche, mentre Facebook e Instagram con i social guadagnano in media rispettivamente 21 euro e 11 euro. Youtube, con i dati generati tramite l’intrattenimento, si ferma a quota 10 euro per utente.

A valere particolarmente sono evidentemente i dati che si configurano come espressione diretta degli interessi di un individuo, poiché riflettono statisticamente anche la disponibilità all’acquisto di un determinato prodotto o servizio. Anche per questa ragione, nei Paesi ancora in via di sviluppo, con un PIL pro capite inferiore ai 5000 euro, il valore dei dati è quasi venti volte inferiore rispetto agli Stati Uniti.

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