eSIM in Italia: il punto della situazione dopo la consultazione degli operatori con l’AGCOM
Con la presentazione del nuovo Motorola Razr e le recenti novità di TIM e Wind, si è iniziato a discutere più approfonditamente sul tema delle eSIM in Italia.
Di fatto, dopo la commercializzazione delle prime schede da parte di TIM, la loro diffusione sembra un po’ più vicina.
Come anticipato in anteprima da MondoMobileWeb, TIM è infatti il primo operatore italiano a commercializzare le nuove eSIM: i negozi le hanno già ricevute e le stesse sono liberamente acquistabili dagli interessati dotati di un dispositivo compatibile.
La TIM eSIM Card viene venduta come una classica card di plastica, in cui non è però presente nessuna SIM card fisica da inserire nei terminali. Al suo posto, è invece presente un QR Code necessario per procedere con l’attivazione tramite gli smartphone compatibili.
Nello specifico, le eSIM di TIM possono essere utilizzate al momento sui seguenti device: Apple iPhone XS, iPhone XS Max, iPhone XR, iPhone 11 (questi sono dotati di Dual SIM con una nano-SIM e una eSIM), Samsung Galaxy Watch LTE, Samsung Galaxy Watch Active 2 e Apple iPad 10.2 32GB Wi-Fi + Cellular (nano-SIM ed eSIM).
Si tratta chiaramente di un numero ancora limitato di modelli, ma ci si attende che presto quello delle eSIM possa costituire un nuovo standard per tutti i principali operatori di rete e produttori. A riguardo, basta citare i Google Pixel oppure il nuovo smartphone Motorola Razr, che utilizzerà appunto esclusivamente le eSIM.
Nello specifico, il nuovo Razr è uno smartphone dotato di sistema Android 9 Pie, con processore Snapdragon 710 a 2,2GHz, 6GB di memoria RAM e 128 GB di spazio di archiviazione. La batteria è un modulo da 2510 mAh che supporta la ricarica TurboPower a 15W, mentre le fotocamere esterne e interne sono da, rispettivamente 16MP e 5MP.
Il nuovo Motorola RAZR è dotato di due schermi: quello principale è un’unità da 6,2 pollici, foldable, in risoluzione HD e proporzione Cinemavision, vale a dire rapporto di forma 21:9. Il display esterno è invece da 2,7 pollici, in risoluzione 600×800 pixel e con rapporto di forma 4:3.
Tornando alla novità di TIM, le eSIM Card hanno un costo di 10 euro, dunque pari a quello di una SIM tradizionale, mentre i già clienti dovranno pagare 15 euro per il passaggio. L’inserimento virtuale della embedded SIM avviene proprio scannerizzando il codice QR presente nella card stessa.
Su dispositivi Apple, ad esempio, è sufficiente recarsi nelle impostazioni del device e sulla voce “Cellulare”, selezionando un nuovo piano cellulare. Così facendo, sarà possibile leggere il codice QR tramite la fotocamera e scaricare il profilo associato alla card sul proprio dispositivo. Chiaramente, per effettuare questa operazione occorre essere sempre collegati alla rete internet, così da poter scaricare il profilo dell’operatore.
Alla luce di quanto appena descritto, si intende che una delle caratteristiche proprie delle eSIM è la possibilità di utilizzare il numero a queste associato anche in altri device senza sostituire fisicamente la SIM: sarà infatti sufficiente cancellare il profilo dallo smartphone e aggiungerlo tramite scannerizzazione in un altro cellulare. Tuttavia, anche per la rimozione è importante che sia attiva una connessione a internet.
Secondariamente, la procedura è propria del terminale utilizzato, non dell’operatore. Così, i passaggi sopra elencati potranno applicarsi a prescindere dal provider di rete che fornisce il servizio.
In Italia, però, escludendo TIM, per il momento sembra che solo Wind Tre si sia approcciata alle nuove eSIM. È stato infatti segnalato che la SIM di test Wind con l’offerta Wind All Digital 50 Test Edition a 4,99 euro al mese permetteva ad alcuni clienti di scorgere un’opzione relativa alle e-SIM nella sezione per la richiesta della sostituzione. Inoltre, prima di procedere all’attivazione della SIM di test con l’offerta, era possibile scegliere direttamente il formato eSIM.
Si trattava sicuramente di test e non sono disponibili notizie ufficiali sul lancio delle eSIM per Wind Tre, ma quanto sopra esposto rappresenta comunque la prova dell’interesse dell’operatore congiunto per lo standard in questione. Per ora non è più possibile ordinare nuove eSIM Wind di test.
Nessun recente passo avanti, invece, da parte degli altri principali operatori italiani: secondo alcune fonti confermate per il lancio delle eSIM per Vodafone, Fastweb, Iliad e Postemobile si dovrà ancora attendere e, nel caso di Fastweb, sarebbero in corso delle valutazioni in merito.
A riguardo, si ricorda che l’AGCOM aveva avviato una consultazione pubblica sulle eSIM e, nello specifico, sulle modifiche e le integrazioni del piano di numerazione per lo sviluppo della nuova tecnologia. In questa occasione, erano state tenute delle audizioni individuali proprio con TIM e Wind Tre, su richiesta delle due aziende.
Tuttavia, nel corso della consultazione (la cui conclusione era stata comunicata con la delibera 110/19/CIR del 30 Luglio 2019) erano emerse alcune incertezze su diversi aspetti critici. Ad esempio, gli operatori avevano fatto notare che la caratteristica di non rimovibilità della eSIM potrebbe mettere in discussione il ruolo e la responsabilità dell’utente in caso di dismissione o cessione a terzi di dispositivi equipaggiati con eSIM. Discorso simile anche per le dinamiche tecniche di portabilità e per la disdetta dal contratto.
Si ricorda, in conclusione, che le eSIM rispettano le specifiche tecniche del GSMA, con l’introduzione di un nuovo codice identificatore denominato eUICC Identifier, anche noto come EID, formato da 32 cifre, che comprende anche il codice identificativo del soggetto che emette la SIM.
La consultazione pubblica di cui sopra era stata voluta dall’AGCOM proprio per fissare delle norme specifiche per l’assegnazione dell’IIN all’interno del Piano di Numerazione Nazionale.
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