Reti 5GTech

Bonus per acquisto Smart TV e decoder: quali sono le condizioni?

In arrivo il bonus per le famiglie per l’acquisto di Smart TV e decoder volto a supportare la transizione del sistema radiotelevisivo verso la nuova tecnologia DVB-T2/HEVC. Il decreto MiSE-MEF disciplina infatti l’erogazione dei contributi a favore dei cittadini italiani.

Per la misura in questione, sono state stanziate nella legge di Bilancio 2019 risorse finanziarie per 151 milioni di euro. Nello specifico, gli utenti beneficiari del cosiddetto bonus TV, di valore fino a 50 euro, saranno le famiglie con reddito ISEE pari o inferiore a 20.000 euro.

Il contributo in questione sarà disponibile a partire dal 18 Dicembre 2019 e fino al 31 Dicembre 2022, data in cui è prevista la conclusione della transizione alle reti DVB-T2 (le nuove tecnologie saranno però operative già a partire dal Giugno 2022).

TV 4.0 bonus DVB-T2

Il bonus TV verrà erogato sotto forma di sconto, praticato sul prezzo del prodotto acquistato, e i cittadini che vorranno ottenerlo dovranno presentare al venditore una richiesta per acquistare una TV o un decoder beneficiando del bonus in questione. Andrà dunque portato in negozio un documento e un codice fiscale, oltre all’autocertificazione richiesta. A riguardo, nei prossimi giorni è prevista la pubblicazione di un facsimile.

Per verificare che per l’acquisto di una determinata TV o decoder si possa effettivamente utilizzare il bonus previsto, il Ministero dello Sviluppo Economico metterà presto a disposizione una lista di prodotti “idonei”. Secondo il primo comma dell’articolo 1 del decreto interministeriale pubblicato ieri nella Gazzetta Ufficiale, i decoder dovranno comunque essere dotati anche di presa o convertitore idonei ai collegamenti alla presa SCART dei televisori, con interfacce di programmi (API) aperte.

Dal punto di vista dei venditori, chi vorrà aderire all’iniziativa (anche nel caso di solo commercio elettronico) dovrà registrarsi sulla piattaforma telematica resa disponibile dall’Agenzia delle Entrate e seguire tutte le informazioni fornite per la vendita dei prodotti con bonus. Le registrazioni partono dal 3 Dicembre 2019 ed è possibile partecipare anche se si è operanti in altri Paesi dell’Unione Europea, seguendo però una procedura diversa non ancora resa disponibile.

Il venditore recupererà lo sconto praticato tramite un credito d’imposta, da indicare nella dichiarazione dei redditi e da utilizzare in compensazione in misura non superiore all’ammontare complessivo degli sconti indicati nelle attestazioni.

Per finire, i produttori identificati dal Ministero dovranno comunicare i prodotti con le caratteristiche tecniche richieste dal Decreto in questione, la cui registrazione andrà effettuata tramite un portale dedicato. Chiaramente, requisito fondamentale per il bonus TV è che i prodotti possano ricevere il DVBT-2 con codifica hevc main 10.

Si segnala che, per attività di controllo, il venditore dovrà conservare la richiesta sottoscritta dall’utente, insieme alla copia del documento d’identità e della certificazione del corrispettivo versato dall’utente. In collaborazione con l’INPS, verranno verificate a campione le dichiarazioni sostitutive presentate e il contributo verrà recuperato nel caso di insussistenza di uno dei requisiti previsti per accedere allo sconto.

Anche l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di finanza, nelle loro ordinarie attività di controllo, possono accertare l’eventuale indebita fruizione del credito di imposta da parte del venditore, dandone in seguito comunicazione alla Direzione generale.

Bonus TV

Si ricorda che la migrazione al nuovo standard DVB-T2 sarà resa necessaria dall’introduzione della tecnologia 5G: già in occasione dell’Asta per le frequenze in Italia (che si è conclusa a quota 6,5 miliardi di euro totali) si era discusso sulla necessità di “liberare” la banda 700 Mhz utilizzata dalle emittenti televisive, per sfruttarla nello sviluppo del 5G.

A riguardo, Francesco Angelo Siddi, di Confindustria Radio Televisioni, aveva affermato in un’audizione che il sacrificio richiesto per il 5G, senza il sostegno dello Stato, avrebbe potuto far soccombere la televisione.

Dopo l’Asta, il Governo ha comunque aperto un tavolo tecnico per la TV 4.0, ma in più circostanze i rappresentanti del mondo televisivo hanno richiesto di avviare delle campagne informative per i cittadini, adesso contemplate nel decreto pubblicato in Gazzetta sul bonus TV.

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