Vodacom, compagnia del Gruppo Vodafone attiva nel continente africano, sta migliorando le sue performances finanziarie in Sudafrica nonostante le pressioni competitive e sul fronte delle regolamentazioni. Nel complesso, Vodacom Group ha mostrato una crescita dei ricavi del 2,4% e potrebbe presto rivolgersi anche all’Etiopia.
Vodacom è attualmente attivo in Sudafrica, Repubblica Democratica del Congo, Lesotho, Mozambico e Tanzania e sta attualmente crescendo proprio in questi altri Paesi, che hanno presentato una crescita totale del 9,1%, seguendo un trend positivo che continua già da diversi trimestri.
Nel complesso, il Gruppo ha raggiunto 36,6 milioni di clienti in tutto il continente, anche grazie al servizio di trasferimento di denaro chiamato M-Pesa, che continua a trainare la crescita.
Shameel Joosub, il CEO di Vodacom, ha recentemente commentato l’andamento dell’azienda, giustificando il minor contributo del mercato sudafricano ai risultati di Gruppo con la maggiore pressione competitiva, che richiede un’attenta differenziazione dei servizi offerti e uno studio costante dei competitors.
Il mercato del Sudafrica sembrerebbe attualmente versare in una condizione critica, complice la pressione delle Autorità sull’intera industria. Discorso diverso, invece, per l’Etiopia. Negli ultimi giorni, Safaricom aveva mostrato interesse a costituire una nuova società in Etiopia con un investimento iniziale di 2 miliardi di dollari. E Il principale azionista di Safaricom, vale a dire proprio il Gruppo Vodacom, aveva reso noto che avrebbe sostenuto la sua partecipata nel suo ingresso nel nuovo mercato.
Secondo il CEO Shameel Joosub, intervistato da CNBC Africa, l’operazione verrà meglio descritta nel mese di Dicembre 2019, con tutti i principali criteri per l’ingresso nel mercato etiope. Il manager ritiene che il mercato in questione costituisca un’interessante opportunità di business per via della densità di popolazione, dello scarso livello di concorrenza nel settore e della bassa penetrazione dei servizi (si ritiene infatti che in Etiopia solo 50 dei 108 milioni di abitanti abbiano l’accesso a servizi di telefonia).
Chiaramente, nell’analizzare la sua prospettiva per il nuovo mercato, Vodacom dovrà necessariamente fare i conti con il valore di investimento richiesto per l’ingresso. Secondo quanto confermato da Joosub, il costo di una licenza per entrare nel mercato etiope potrebbe raggiunge il miliardo di dollari, a cui si aggiunge il costo delle frequenze che per molte aziende locali risulta ancora insostenibile.
È forse per questa ragione che, secondo numerosi analisti, l’Etiopia potrebbe però decidere di aprire il suo mercato a due nuovi entranti, per promuovere la concorrenza contro l’attuale monopolista Ethiopian Telecommunications Corp, monetizzando al contempo il suo spettro a vantaggio di Safaricom e degli altri operatori (anche europei) interessati.
A riguardo, Shameel Joosub ha anche evidenziato che, oltre alle nuove licenze, la situazione potrebbe sbloccarsi per mezzo di una partnership strategica con l’azienda pubblica Ethio Telecom. Non sono stati però forniti ulteriori dettagli, poiché il confronto con le Autorità non è ancora iniziato.
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