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Ricavi di nuovo in crescita per Vodafone Group: la nuova strategia europea punta su 5G e digitale

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Si è conclusa la conferenza di Vodafone Group per la presentazione dei risultati finanziari, con cui l’azienda ha mostrato i principali dati emersi in questo trimestre in tutti i suoi mercati. Come sempre, l’evento è stato condotto dal CEO Nick Read e dal CFO Margherita Della Valle.

Con il lancio del 5G in sette mercati e una crescita complessiva dei clienti broadband, Vodafone Group mostra ricavi da servizi in aumento dello 0,7%, con una riduzione del cosiddetto churn rate, vale a dire il tasso di abbandono sul mobile, che raggiunge adesso il 14,5% a livello di Gruppo.

Nick Read, il CEO di Vodafone Group alla conferenza odierna.

Analizzando i singoli mercati, Vodafone parte dalla Germania, che costituisce il 30% del totale dei ricavi da servizi. In questo mercato si mostra una contrazione dei ricavi nel mobile, per il 2,7%, e un aumento nel fisso del 3%, per un totale di ricavi da servizi in calo dello 0,2%. L’EBITDA è invece in crescita del 3,5% grazie a diverse operazioni di riduzione delle spese operative.

In Italia la situazione sta migliorando, nonostante i ricavi in calo del 3,2%, grazie a una riduzione delle portabilità nel mobile. L’EBITDA è in calo del 3,5% per via dei minori ricavi, mentre nel fisso la performance finanziaria mostra ricavi in crescita del 9,1% e un incremento dei clienti broadband. Per ulteriori dettagli, si invita alla lettura dell’approfondimento dedicato. L’Italia rappresenta per Vodafone Group il 13% dei ricavi da servizi totali.

Anche il Regno Unito costituisce il 13% dei ricavi da servizi e mostra in questo trimestre performances stabili e un incremento dei clienti di rete mobile (incluso nel computo anche l’operatore Voxi) e fissa.

La Spagna, che rappresenta il 10% dei ricavi totali, ha subito un riposizionamento e riduce adesso le sue perdite grazie al secondo brand Lowi e a una crescita della base clienti di Vodafone TV per 20.000 unità. Nel complesso, i ricavi sono comunque in calo dell’8% (contro il 9,3% del trimestre precedente) e continuano a rendere il business in Spagna il più critico in Europa.

Per finire, il Resto d’Europa (che comprende tutti gli altri mercati) costituisce adesso il 13% dei ricavi da servizi, con una crescita del 3,3% e un EBITDA in salita. Tale divisione, che include numerosi mercati diversi tra loro, sarà certamente avvantaggiata dall’accordo con Liberty Global.

Nick Read evidenzia infine come in India, con Vodafone Idea, la situazione sia ancora critica. È stato infatti comunicato che Vodafone Idea ha richiesto una moratoria per il pagamento delle frequenze, mentre l’operazione di Indus Towers richiede ancora l’approvazione delle Autorità competenti. I risultati finanziari saranno comunque resi noti giovedì 14 Novembre 2019. Le performances in India hanno spinto l’operatore ad aggiornare la Guidance con un free cash flow stimato di circa 5,4 miliardi di euro.

Crescono invece i ricavi di Vodacom (+3,6%) grazie alle performances del mercato sudafricano e del servizio di pagamento M-PESA, che mostra una crescita delle transazioni in Africa per il 10% anno su anno.

Margherita Della Valle, CFO di Vodafone Group.

La parola passa poi a Margherita Della Valle, CFO di Vodafone Group, che espone i risultati finanziari di Gruppo, caratterizzati da un ritorno alla crescita dei ricavi (+0,3%) e un Adjusted EBITDA in aumento dell’1,4%.

L’analisi di Della Valle si sofferma a lungo sulla nuova strategia digitale di Vodafone Group, che mira a trasformare totalmente il modello operativo, con una maggiore attenzione ai canali digitali come l’App MyVodafone e il customer service.

Secondo quanto riportato, ad oggi il 20% delle vendite in Europa vengono effettuate tramite i canali digitali, e lo scopo di Vodafone Group è quello di superare il 40% del totale entro il 2021. Discorso simile anche per il servizio clienti: secondo quanto presentato, si è registrata una riduzione dei contatti con operatori fisici del 15%, che Vodafone vuole spingere al 40% entro il 2021 grazie all’impiego dell’assistente virtuale TOBi in Europa.

Ancora una volta, è stato presentato il caso dell’Italia, che con i suoi canali digitali riesce a proporre offerte predittive e personalizzate che ricevono un elevato riscontro da parte dei clienti. Queste nuove iniziative concorrono a ridurre il churn rate del 21% anno su anno e a incrementare l’ARPU con una strategia upsell.

In tal senso, l’App MyVodafone resta ancora per il Gruppo una risorsa fondamentale grazie alle sue strategie di loyalty; l’uso principale resta per il controllo dell’offerta e per il pagamento dei rinnovi, ma è stato riscontrato che il 15% dei clienti la utilizzano per la gestione dei bundle e per scoprire nuove offerte e regali (si pensi al programma Happy Friday), mentre il 10% dei clienti utilizzano costantemente i canali di assistenza tramite intelligenza artificiale.

La strategia digitale di Vodafone Group si affianca alla necessaria riduzione e semplificazione delle offerte, soprattutto con l’introduzione di Piani Unlimited che sono cresciuti particolarmente grazie a Spagna, UK e Italia (si ricorda l’introduzione della nuova gamma Vodafone Infinito) e che mirano anche a garantire un maggiore livello di upselling, puntando anche sui già clienti.

Inoltre, Vodafone continua a puntare sulla crescita di bundle multi-prodotto per differenziare l’offerta e incrementare i margini.

Secondo quanto riportato, ad oggi sono presenti circa 22 milioni di clienti TV e entertainment e 20 milioni di clienti utilizzano il servizio Secure Net (in Italia Rete Sicura), mentre il segmento Consumer IoT sta crescendo in 8 mercati con il lancio di nuovi prodotti (in Italia, Vodafone IoT comprende sistemi di tracking indossabili e smart cameras per la casa).

Per finire, Vodafone accenna agli ultimi sviluppi dell’acquisizione di Liberty Global. Le attività di cross selling e migrazione DSL sono già iniziate, dunque per i prossimi sei mesi si attende il rebranding del business e l’inizio della migrazione della base TV verso la piattaforma di Vodafone. Dal 2021 in poi, invece, verranno integrati i network e Vodafone potrà iniziare a ottenere circa 545 milioni di risparmio in conto capitale ogni anno.

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