Tlc: ho. e Kena Mobile superano insieme i 2,3 milioni di clienti. Iliad e PosteMobile in crescita
L’AGCOM ha pubblicato l’Osservatorio sulle Comunicazioni numero 3 del 2019, che si riferisce al periodo compreso tra Marzo e Giugno 2019. Nella telefonia mobile, si nota ancora una riduzione trimestrale delle SIM human.
Il primo dato che viene evidenziato dal nuovo Osservatorio riguarda le offerte “low cost” di Kena Mobile e ho. mobile, i semivirtuali di TIM e Vodafone, che hanno superato nel complesso 2,3 milioni di clienti.
Con riferimento alle SIM complessive, TIM è ancora market leader con il 30,4% del totale, seguito da Vodafone e Wind Tre con, rispettivamente, il 29% e 28,5%. A seguire, PosteMobile mantiene la quarta posizione con il 4%, mentre Iliad è al quinto posto con il 3,7% del totale.
Tutti gli MVNO contano invece per il 4,4% delle SIM complessive, ma si segnala che nei loro numeri non sono computati i dati sopra riportati di Kena Mobile e ho. mobile, che contribuiscono invece alla quota di mercato dei loro operatori principali, TIM e Vodafone.
In basso, un grafico sulle SIM complessive e sulle SIM Human nel mese di Giugno 2019.
Come accennato in apertura, tutti e tre i principali operatori hanno sofferto delle importanti perdite rispetto all’anno precedente sul fronte delle SIM Human, in cui il leader di mercato è Wind Tre con il 31,5% del totale. Si ricorda che con il termine SIM Human si fa riferimento a tutte le SIM voce e dati o solo voce, escludendo invece le SIM M2M (Machine to Machine) interamente dedicate al traffico dati, e computate nei grafici dell’AGCOM sulle SIM complessive.
Analizzando ora le utenze residenziali, vale a dire i clienti privati, esse ammontano all’88,3% del totale, per una quota pari a 72 milioni di SIM. Le utenze affari restano, ancora una volta, stabili rispetto all’anno scorso, con il calo di Vodafone del 2,7% assorbito da TIM e altri operatori virtuali.
Si riportano in basso i grafici aggiornati, con distinzione tra le SIM consumer e quelle business, al mese di Giugno 2019.
Secondo i dati presentati nell’Osservatorio rilasciato oggi, l’86,2% della customer base, pari a circa 70,3 milioni di SIM, utilizza schede prepagate, mentre il 13,8% (11,2 milioni) dispone di linee in abbonamento. Sia nelle prepagate che nelle SIM in abbonamento, Wind Tre resta market leader, seguito da TIM e Vodafone.
L’unico aggiornamento su questo fronte rispetto all’osservatorio dello scorso trimestre riguarda proprio il sorpasso di TIM su Vodafone, che adesso si trova al secondo posto anche nelle Sim in abbonamento.
Con riferimento al traffico dati, l’osservatorio AGCOM è solito calcolare il consumo in petabyte e il traffico unitario mensile. Il primo dato a risaltare riguarda le SIM che hanno effettuato traffico: dal 2015 al 2019, queste sono passate dal 50% delle human complessive al 70% circa, con un traffico dati complessivo in aumento del 62,1% rispetto all’anno scorso.
In un anno, infatti, dal Giugno del 2018 al Giugno del 2019, i consumi medi unitari mensili hanno registrato una crescita pari a circa il 60%, per una media di circa 5,85 Giga al mese. Il dato diffuso dall’AGCOM non sorprende: in occasione delle presentazioni delle nuove reti 5G di TIM e Vodafone, sono stati spesso presentati i dati di consumo degli italiani, che hanno mostrato una crescita anno su anno guidata essenzialmente dal materiale multimediale come streaming video e videogiochi.
In basso il grafico sul traffico unitario mensile, calcolato a partire dal mese di Giugno 2015; l’incremento anno su anno (iniziamente pari al 33,8%) ha adesso raggiunto il 59,2%.
Tra le altre cose, l’Osservatorio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni analizza le portabilità fino al mese di Giugno 2019.
Si evince che a Giugno 2019 il numero cumulato di operazioni di portabilità ha sfiorato i 140 milioni di unità, di cui 17 milioni in un anno solare. Si tratta, anno su anno, di un aumento di circa 4 milioni di portabilità in più.
Analizzando esclusivamente gli ultimi mesi, il saldo tra portabilità in entrata e in uscita risulta ancora negativo per Wind Tre, che vede un calo di circa 1.95 milioni di unità, seguito da Vodafone (con un calo di 820.000 unità) e TIM (-499.000 unità). Di contro, al mese di Giugno 2019, Iliad aveva un saldo positivo di portabilità per 2,7 milioni di clienti.
In basso, il grafico principale dedicato alle operazioni portabilità nel trimestre considerato dall’ultimo Osservatorio.
Per completezza, si segnala che l’indice di mobilità nel primo semestre del 2019 è pari al 13,5%, dunque in linea con i valori dell’anno scorso. Con tale termine, si indica il rapporto tra le linee mobilitate da inizio anno e l’intera customer base formata dalla totalità delle SIM Human.
Per finire, si evidenzia l’andamento dei prezzi dei servizi di telefonia mobile. In questo caso, lo studio dell’Autorità si basa anche su alcune rilevazioni dell’Istat.
I prezzi dei servizi mobili su base annua mostrano ancora una riduzione, pari all’8,3%, mentre nel complesso, dal 2015 al 2019, gli stessi sono scesi dell’11% circa. Per quanto concerne invece i terminali venduti, si mostra un netto calo, pari al 30% dal 2015 al 2019, che già da tempo si riflette anche sui bilanci dei principali operatori.
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