Lavoro e Formazione

Call Center: lavoratori protestano. Intanto si conclude l’incontro al Ministero del Lavoro

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Oggi, 14 Ottobre 2019, si è tenuto un tavolo ministeriale del settore call center. Dopo l’incontro, Asstel, l’associazione di Confindustria che rappresenta l’intera filiera delle telecomunicazioni, è soddisfatta dell’incontro al Ministero del Lavoro con il Ministro Nunzia Catalfo e il sottosegretario Mise Alessandra Todde.

AssTel ha espresso la seguendo posizione, a conclusione del tavolo di lavoro convocato questo pomeriggio: “L’incontro di oggi ha costituito un’occasione positiva di confronto sulle problematiche del Customer Service, un settore da anni sottoposto a grandi trasformazioni, esposto a notevoli criticità ma anche ricco di potenzialità. Ed è importante che la discussione si sia svolta alla presenza del Ministro Catalfo e del sottosegretario Mise Alessandra Todde: una significativa testimonianza di attenzione da parte del Governo, e al tempo stesso un riconoscimento del lavoro svolto negli ultimi anni dalle imprese della filiera, dalle organizzazioni sindacali e da Asstel per assicurare la competitività delle aziende, la salvaguardia dell’occupazione e la capacità di far fronte ai radicali cambiamenti in atto nel settore.

Nell’ultimo decennio i servizi di Customer Service hanno vissuto difficoltà crescenti, così come l’intera filiera delle telecomunicazioni, chiamata oggi a fare i conti con normative e regolamentazioni penalizzanti in un mercato ipercompetitivo. Ciò nonostante le telecomunicazioni stanno compiendo grandi investimenti, a partire dall’acquisizione delle frequenze 5G, e lavorano quotidianamente per l’innovazione del Paese. Allo stesso modo, le imprese di Customer Service sono impegnate per garantire nuove prospettive al settore, adottando tecnologie digitali che realizzino servizi a più alto valore, attraverso l’aggiornamento e la riconversione delle competenze professionali, e la formazione di nuove skills adeguate alla trasformazione digitale in atto“.

Nunzia Catalfo

Nunzia Catalfo ha dichiarato: “L’attenzione sul comparto è massima, verso ciascuna delle sfaccettature che esso ha prodotto in questi ultimi anni: dalla delocalizzazione alla contrazione dei volumi, dal costo del lavoro alla riqualificazione degli addetti e al dumping salariale“.

I partecipanti al tavolo hanno tracciato il quadro generale del settore e illustrato, ciascuno per quanto di propria competenza, le rispettive posizioni e richieste.

A sintesi dell’impegno assunto ad affrontare i nodi strutturali del comparto call center che, soprattutto in Italia meridionale, sta generando situazioni di grave disagio, il Ministro Catalfo ha terminato annunciando che: “La discussione dovrà necessariamente essere spostata a un tavolo tecnico la cui convocazione avverrà in tempi brevi, entro la fine del mese, per trovare soluzioni mirate a problematiche da risolvere nel breve e nel lungo periodo“.

Oggi alcuni lavoratori del Call Center hanno protestato su caos e situazione selvaggie senza garanzie e tutele. I sindacati di categoria, come riportato da ivg.it, dichiarano: “La situazione del comparto dei call center in outsourcing continua a far registrare situazioni di grande sofferenza. Negli anni passati, grazie all’iniziativa del sindacato, si è riusciti a contrattare la clausola sociale, strumento con il quale ai cambi di appalto i lavoratori non perdono il posto di lavoro, e tabelle ministeriali contenenti il costo minimo del lavoro, sempre in occasione del cambio di appalto“.

Il tema di oggi al Ministero del Lavoro era il seguente: “Futuro e prospettive del mercato del lavoro dei Call Center”. Intanto oggi 14 Ottobre 2019 in tutta Italia sono state organizzati assemblee e incontri dei lavoratori del settore.

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