Go Internet ha recentemente approvato la relazione finanziaria al 30 Giugno 2019, che mostra ricavi e utili in sensibile diminuzione nel primo semestre dell’anno. Nonostante ciò, il segmento fibra FTTH ha registrato un incremento dell’85% rispetto all’anno scorso.
Go Internet, società italiana con sede a Gubbio, è attiva nel settore dell’Internet Mobile e del Fiber To The Home ed è titolare dei diritti d’uso delle frequenze nella banda 3.4-3.6 GHz nelle Marche e in Emilia Romagna.
L’azienda mostra nel suo ultimo bilancio dei ricavi di vendita pari a 3,162 milioni di euro, in calo del 7%. Anche l’utile netto scende a quota -996.000 euro, mentre l’EBITDA è in crescita del 2% (1,422 milioni di euro) grazie anche all’applicazione dei principi IFRS 16.
Il Consiglio di Amministrazione di Go Internet ha in parte giustificato i risultati negativi in termini di ricavi ricordando che l’azienda ha atteso per sostituire la tecnologia Wimax con il 4G LTE decidendo di investire direttamente nella nuova infrastruttura 5G Ready.
Giuseppe Colaiacovo, Presidente di Go Internet, ha infatti così commentato i risultati aziendali aggiornati al 30 Giugno 2019:
“La Società sta portando avanti in modo costante il lavoro per l’ammodernamento della infrastruttura di rete con l’obiettivo di migrazione della stessa nel nuovo standard di comunicazione mobile 5G. Si tratta per GO internet di un investimento molto importante ma fondamentale per operare con successo in un mercato estremamente competitivo e fortemente orientato verso la tecnologia 5G”.
Nonostante ciò, il segmento in fibra FTTH ha registrato un incremento dell’85% e l’operatore ha avviato la commercializzazione dei suoi servizi (grazie all’accordo con Open Fiber) anche nei comuni di Terni, Ancona, Bologna, Imola, Ferrara, Parma e Ravenna.
Nel corso del primo semestre, Go Internet ha dovuto sostenere il pagamento anticipato in un’unica soluzione del contributo al Ministero dello Sviluppo Economico per la proroga dei diritti d’uso fino al 2029, mentre l’operazione di aumento di capitale ha permesso a Linkem di divenire il primo azionista della società, con una quota del 21,22%.
Risale invece solo a pochi giorni fa la sottoscrizione di un contratto di finanziamento per un valore complessivo di 3 milioni di euro, con lo scopo di fornire alla società le giuste risorse per l’upgrade alla tecnologia 5G-ready nelle Marche.
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