AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha avviato un procedimento mirato a definire modalità e condizioni economiche per la cessione della “capacità trasmissiva” da parte della Rai alle emittenti televisive assegnatarie dei diritti d’uso delle frequenze ai canali 51 e 53 in banda UHF, ossia le frequenze sui 700 MHz che saranno utilizzate per il 5G.
Lo ha reso noto AGCOM con la delibera n. 390/19/CONS del 19 Settembre 2019, pubblicata sul sito dell’Autorità Martedì 24 Settembre 2019.
Si tratta di uno dei passaggi propedeutici al rilascio delle frequenze a 700 MHz, attualmente occupate dalle emittenti televisive, che dovranno essere cedute agli operatori di telefonia mobile che hanno acquisito i diritti d’uso durante l’asta 5G dello scorso anno.
L’asta italiana ha assegnato le frequenze a 700 MHz solo a Iliad, Vodafone e TIM, e questi potranno cominciare ad utilizzarle solo a partire dal 1° Luglio 2022, quando è previsto il rilascio ufficiale.
Questa banda di frequenze è fondamentale poiché permetterà, soprattutto nelle città, di attraversare meglio gli ostacoli e di riuscire a portare la connettività 5G anche all’interno degli edifici (cosa che con le altre frequenze utilizzate dal 5G è molto difficile), in maniera similare a quanto già avvenuto con la banda a 800 MHz per le reti 4G.
Sulla base di queste necessità, la Legge di Bilancio 2018 (come poi emendato dalla Legge di Bilancio 2019) ha stabilito che i diritti d’uso delle frequenze assegnati alle emittenti televisive dovranno essere convertiti in “capacità trasmissiva”, calcolando cioè lo “spazio” occupato in MB/s per la trasmissione dei propri canali, anche in modo da poter spostare in uno dei nuovi 12 multiplex nazionali le emittenti sulle frequenze a 700 MHz.
In particolare, per ognuno dei soggetti assegnatari dei diritti d’uso relativi ai canali 51 e 53 della banda UHF, l’articolo 1, comma 1031, dispone che “L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dispone le modalità e le condizioni economiche, orientate al costo, secondo cui il concessionario del servizio pubblico (la Rai, ndr) nel multiplex contenente l’informazione regionale ha l’obbligo di cedere una quota della capacità trasmissiva assegnata, comunque non inferiore a un programma, nel periodo transitorio […]”.
Dunque, le emittenti televisive locali operanti in queste frequenze dovranno essere “ospitate” dal nuovo multiplex dedicato all’informazione regionale della Rai.
Inoltre, il rilascio dei canali 50, 51, 52 e 53 della banda UHF attualmente in uso alle televisioni si dovrà realizzare anche in base agli accordi internazionali sottoscritti con i paesi radioelettricamente confinanti, dove in alcuni casi la riconversione alla telefonia mobile di queste frequenze comincerà già a partire dal 1° Gennaio 2020, data entro la quale dovranno essere eliminate eventuali interferenze con i paesi confinanti, secondo le modalità stabilite dalla nuova roadmap del MISE recentemente approvata.
Tutto ciò premesso, l’AGCOM ha quindi avviato in questi giorni il procedimento per definire le modalità e le condizioni economiche di questo passaggio. Il procedimento è svolto dalla Direzione Infrastrutture e Servizi di Media.
Fatte salve le sospensioni in caso di richiesta di informazioni e documenti, il termine di conclusione del procedimento è di 90 giorni dalla data di pubblicazione sul sito web dell’Autorità. I termini del procedimento potranno comunque essere prorogati dall’Autorità con deliberazione motivata.
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