Telecomunicazioni

Tlc: il nuovo regolamento di riorganizzazione del MiSE in attesa dell’eventuale nuovo Ministro

In piena crisi di Governo, gli occhi del mondo delle telecomunicazioni sono puntati sul Ministero dello Sviluppo Economico, in pieno riassetto. Sulla Gazzetta ufficiale numero 195 del 21 Agosto 2019 trova spazio, infatti, il nuovo Regolamento concernente l’organizzazione del MiSE, che entrerà in vigore il 5 Settembre 2019.

Il regolamento disciplina l’organizzazione interna del Ministero, che sarà articolato in dodici uffici di livello dirigenziale generale (invece dei quindici precedenti), sempre coordinati da un solo Segretario generale.

Per il settore delle telecomunicazioni, risultano di principale interesse la Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica e la Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, radiodiffusione e postali.

Le altre Direzioni generali sono le seguenti: Direzione per la politica industriale, l’innovazione e le piccole e medie imprese, per la tutela della proprietà industriale, per gli incentivi alle imprese,  per il commercio internazionale, per l’approvvigionamento, l’efficienza e la competitività energetica, per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari, per le attività territoriali, per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica, per la vigilanza sugli enti cooperativi, sulle società e sul sistema camerale,  e  per le risorse, l’organizzazione, i sistemi informativi e il bilancio.

Con riferimento alla Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica, regolamentata con l’articolo 10, essa si occuperà dell’aggiornamento del Piano nazionale di ripartizione delle frequenze e curerà tutte le attività di coordinamento a pianificazione delle stesse a livello nazionale e internazionale. 

In altri termini, la Direzione generale in questione sarà l’organo di riferimento per la nuova tecnologia di rete, il 5G, che si trova attualmente in una fase di pieno sviluppo in Italia, dopo il lancio ufficiale di TIM e Vodafone, che hanno assicurato di voler continuare a lavorare per incrementare rapidamente le città coperte entro il 2021.

Spettano inoltre alla Direzione per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica il controllo delle emissioni radioelettriche (in coordinamento con la Direzione per le attività territoriali) e l’esecuzione di studi, ricerche e sperimentazioni in materia di innovazione e sviluppo tecnologico del settore delle comunicazioni.

MiSE
Luigi Di Maio, attuale Ministro dello Sviluppo Economico. In questa fase della crisi di Governo, non è ancora possibile prevedere cosa accadrà ai vertici del MiSE.

La Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali si occupa invece di studiare le prospettive di evoluzione delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica, anche in ambito europeo e internazionale, predisponendo la disciplina di regolamentazione per i settori di riferimento.

È questa la direzione che collabora più strettamente con l’AGCOM per le attività di vigilanza e che assegna i diritti d’uso delle frequenze e dei numeri per i servizi di comunicazione elettronica, gestendo anche il Registro nazionale delle frequenze in collaborazione con Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica.

Riassumendo, le due Direzioni gestiranno le principali materie legate al mondo delle telecomunicazioni, talvolta congiuntamente. Nel Regolamento precedente (e ancora in vigore per le prossime due settimane, fino al 5 Settembre 2019) le Direzioni legate al settore tlc erano invece tre.

Tra gli altri, i temi più caldi monitorati dal MiSE sono il servizio universale, le risorse di numerazione, i Call Center, il Piano nazionale BUL, il Codice delle comunicazioni elettroniche e la tecnologia 5G. 

Il Regolamento ha dunque accorpato, pur senza stravolgerle, le Direzioni generali, con particolare riferimento al settore energetico, a quello delle comunicazioni e a quello delle politiche per l’internazionalizzazione.

Con la crisi di Governo in atto, però, non si possono che attendere i prossimi sviluppi della vicenda. Come noto, quella di oggi è la seconda giornata di consultazioni al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sta incontrando i principali partiti.

Tra le numerose ipotesi in gioco, è possibile che il Ministero dello Sviluppo Economico non sia più presieduto da Luigi di Maio, insediatosi il 1° Giugno 2018 sia al Mise che al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

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