Risultati Vodafone Group: 10,7 miliardi di ricavi, l’Italia guida la ripresa in Europa
Con un più basso churn rate e un calo dei ricavi da servizi dell’1,7% in Europa (contro il -2,1% del trimestre precedente) il Gruppo Vodafone registra in questo trimestre una più netta ripresa, dopo il difficile 2018, anche grazie alle performances raggiunte in Italia. Nel complesso l’operatore mostra ricavi di Gruppo per 10,7 miliardi di euro.
Nella giornata di oggi, Vodafone ha infatti pubblicato i suoi risultati finanziari aggiornati al 30 Giugno 2019, presentandoli in una conferenza live, che ha celebrato la nuova strategia, basata sull’incrementare il customer engagement riducendo il tasso di abbandono, sceso ulteriormente dello 0,6%. In tal senso, viene ricordato che lo scopo di Vodafone è quello di raggiungere un tasso d’abbandono a una sola cifra in tutti i mercati principali.
Altre priorità sono la semplificazione dell’offerta, l’ottimizzazione dell’impiego degli assets (con accordi già firmati in Regno Unito e Spagna e ormai imminenti in Italia) e l’ottimizzazione del Portfolio, con l’acquisizione di Liberty Global e la cessione di Vodafone New Zealand.
Riguardo all’acquisto degli assets di Liberty Global in Europa, Vodafone ritiene di poter raggiungere, entro il 2022, circa 25 milioni di immobili coperti in Germania, vale a dire oltre tre volte il numero totale.
Nick Read ha introdotto la conferenza commentando i risultati e affermando che la performance dei ricavi è migliorata soprattutto grazie al mercato Italiano; adesso, Vodafone si attende una ripresa graduale dei ricavi da servizi per tutto l’anno. Ciò sarà anche garantito dal lancio del 5G in cinque paesi con piani illimitati, che permetterà di raggiungere i 400 milioni di Opex Target nel 2020, contribuendo alla ripresa del Gruppo.
L’implementazione di tali piani illimitati non è considerata una soluzione efficace per tutti i mercati, ma si rivela vitale nei Paesi in cui è stata lanciata, insieme alla qualità della rete. Nei mercati in cui tali piani illimitati sono stati proposti, infatti, circa 500.000 utenti hanno già deciso di migrare all’offerta unlimited, con un incremento dell’ARPU per Vodafone di circa 3 euro al mese.
Nella conferenza live si cita poi il piano strategico di Vodafone per i prossimi 18 mesi. L’azienda raggiungerà importanti risparmi grazie alla condivisione delle componenti attive e passive di rete, in Spagna, UK e Italia. Alcune discussioni sono già in corso anche per il mercato tedesco e in altri piccoli mercati che il board non ha citato. La valorizzazione degli assets rappresenta per Vodafone un elemento principale, poiché l’operatore ricorda di disporre del più completo portfolio di torri, pari a 61.700 in 10 diverse nazioni. In basso, un grafico a riguardo, che mostra le infrastrutture a disposizione nei principali Paesi in cui Vodafone è attiva.
Concluso il primo intervento del CEO Nick Read, viene passata la parola a Margherita Della Valle, CFO dell’azienda, che analizza le principali performances finanziarie. Il miglioramento in Europa, come sopra affermato, è guidato dall’Italia, mentre la Spagna resta un Paese caratterizzato da un’elevata competizione.
I ricavi in Germania (che rappresenta il 25% dei ricavi da servizi del Gruppo) sono cresciute dello 0,4% nel trimestre in corso, grazie a una semplificazione delle dinamiche di pricing, dovute alla riduzione di sconti e all’opzione 5G premium a 5 euro al mese. Inoltre, in Germania, grazie all’asta per le frequenze 5G, Vodafone ha rinforzato la sua posizione competitiva. In Germania l’ARPU medio è di 18,5 euro al mese.
In Italia, che rappresenta il 13% dei ricavi di Gruppo, le portabilità nette continuano a diminuire, del 34% anno su anno. Inoltre, i prezzi di tutti gli operatori stanno aumentando, sebbene Iliad rimanga ancora immobile con la sua offerta di punta da 7,99 euro. Inoltre, La crescita di ricavi nel fisso è stata del 9,2%, con un incremento di prezzo di 2,99 euro. I clienti convergenti sono aumentati di 14.000 unità nel trimestre in questione, portando la base clienti convergente complessiva a quota 971.000 unità, ovvero il 35% della base clienti broadband. In Italia l’ARPU (prendendo a riferimento il prepagato) è di 12,9 euro al mese.
Nel complesso, i ricavi da servizi in Italia sono a quota -3,8%, contro il -7% del trimestre precedente, giustificando la netta ripresa alla quale il CEO e la CFO dell’azienda si riferivano. Nel mercato italiano, inoltre, ho. mobile ha già raggiunto 1,2 milioni di utenti.
Il Regno Unito rappresenta invece il 14% dei ricavi da servizi e mostra una lieve crescita dello 0,1%. Nel complesso, in questo mercato i ricavi business sono stabili, mentre i ricavi dal segmento wholesale sono in calo. Il secondo brand VOXI ha invece raggiunto 60.000 nuovi clienti nel trimestre in corso. L’ARPU è di 18,1 euro al mese.
In Spagna, invece, la perdita continua ad aggravarsi, con ricavi da servizi a -9,3%, contro il -7,9% dell’anno precedente. L’azienda ha lanciato il suo piano illimitato anche nel mercato spagnolo, ma i concorrenti sembrerebbero aver reagito con offerte particolarmente aggressive, limitando l’impatto dell’operazione. L’ARPU è di 16,5 euro al mese e oggi la Spagna rappresenta l’11% dei ricavi da servizi del Gruppo, superata dal resto d’Europa, che ha raggiunto il 13% grazie alle buone performances in Ungheria e Repubblica Ceca.
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