In questo periodo, i principali operatori di telefonia mobile hanno avviato una serie di rimodulazioni tariffarie che continueranno per il resto dell’estate, incrementando il costo di numerose offerte: alcuni aumenti sono anche superiori ai 2 euro al mese. I consumatori, però, sono tutti al corrente delle rimodulazioni tariffarie estive e degli stumenti a loro disposizione per esercitare il diritto di recesso?
Alcune settimane fa, in un approfondimento dedicato, MondoMobileWeb si chiedeva se la trasparenza nella comunicazione tramite SMS non stesse cambiando profondamente.
Osservando le comunicazioni attuali ricevute dai clienti tramite SMS e quelle passate, si notava la tendenza degli operatori ad utilizzare una frase d’apertura effettivamente estranea al tema della rimodulazione.
Gli operatori non iniziavano infatti il messaggio informando sulla modifica unilaterale, ma anticipavano l’argomento con un’informativa dedicata alla data di rinnovo dell’offerta.
In quella sede, MondoMobileWeb si chiedeva se tale tendenza non potesse di fatto limitare, in certi casi, la portata della comunicazione stessa. In altri termini, potrebbe essere corretto sostenere che alcuni consumatori rischiano di non essere messi al corrente della rimodulazione anche a causa del contenuto di tali SMS?
La risposta potrebbe essere affermativa. Recentemente, la Redazione ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di clienti dei principali operatori italiani che lamentavano di non avere ricevuto nessuna comunicazione circa la rimodulazione che di lì a poco li avrebbe colpiti (o che in certi casi li aveva già impattati, impedendo loro di cambiare operatore senza penali).
A tal riguardo, bisogna ricordare che l’operatore ha l’obbligo di comunicare la modifica unilaterale secondo i diversi sistemi e metodi prescritti. L’idea che un operatore decida di occultare totalmente una rimodulazione tariffaria senza renderla nota ai suoi clienti risulta un’ipotesi quantomeno inverosimile. Al contrario, però, è possibile che il consumatore stesso non sia stato messo nelle condizioni di conoscere con certezza, e nell’immediato, la rimodulazione del suo operatore.
E a questo punto, ritornando all’argomento della comunicazione tramite SMS, non si può che consigliare a tutti gli utenti di controllare attentamente i messaggi ricevuti dal proprio operatore.
A prescindere dalla comunicazione che ci si attende di leggere, il sistema degli SMS resta attualmente il metodo più immediato per ricevere gli aggiornamenti sulla propria linea telefonica. È capitato ben più di una volta, nelle ultime settimane, che un cliente ricevesse la comunicazione e, pur a conoscenza delle rimodulazioni in corso, ritenesse di non essere coinvolto poiché il messaggio consegnato non era stato letto attentamente.
Si tratta di un consiglio probabilmente scontato, ma che può davvero fare la differenza. Tuttavia, il consumatore dispone di altri metodi per avere certezza della sua posizione rispetto alla rimodulazione. Il principale consiste nel contattare il servizio clienti.
Esemplificando, il cliente che dovesse essere al corrente di una rimodulazione tariffaria avanzata dal suo operatore, ma che non dovesse trovare nessuna comunicazione sul suo dispositivo, potrebbe scegliere di contattare l’assistenza clienti per parlare con una risorsa in grado di indicare se la SIM in possesso risulterà effettivamente coinvolta.
TIM e Vodafone permettono di ottenere tutte le informazioni sulle rimodulazioni chiamando, rispettivamente, i numeri 409168 e 42590. Invece, Wind mette anche a disposizione una pagina (wind.it/ds) in cui basta inserire il proprio numero di telefono e autenticarsi per conoscere tutte le informazioni principali sulla linea, rimodulazioni incluse. Wind e Tre possono anche essere contattati ai numeri 155 e 133, rispettivamente.
Inoltre, si può scoprire se la propria offerta è stata rimodulata anche tramite le Aree Fai da Te dei singoli operatori.
Inoltre, le rimodulazioni vengono comunicate anche nelle apposite pagine dedicate dei siti ufficiali degli operatori. Potrebbe essere una buona idea controllare periodicamente eventuali novità in tal senso. Tuttavia, spesso tali comunicazioni hanno carattere assolutamente generico, informando sulla rimodulazione e sui diritti degli utenti, ma senza citare le singole offerte coinvolte.
Proprio in tema di diritti degli utenti, si ricorda che i clienti possono esercitare il diritto di recesso come previsto dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche, senza penali né costi di disattivazione fino al giorno prima dell’entrata in vigore delle modifiche contrattuali.
Per esercitare il diritto di recesso, sono disponibili metodi diversi a seconda dell’operatore, che comunque coprendono in tutti i casi l’invio di un’email o pec, oppure la richiesta tramite l’applicazione ufficiale o Servizio Clienti. Chiaramente, l’efficacia della comunicazione degli operatori sta anche nel modo in cui la consapevolezza di tali diritti viene trasferita al cliente impattato dalla rimodulazione.
Si segnala, per finire, che in certi casi alcuni operatori promuovono delle azioni di caring nei confronti dei clienti impattati dalla rimodulazione, vale a dire delle azioni volte a compensare le modifiche subite. Ad esempio, Wind propone ad alcuni clienti 30 Giga di internet validi per tre mesi ai clienti rimodulati che si recano in negozio.
Si ricorda che quando fin qui espresso riguarda la rete mobile. Attualmente, infatti, sono in corso delle rimodulazioni anche per la rete fissa, ma in questi casi i clienti impattati ricevono la comunicazione nella propria fattura prima dell’entrata in vigore della stessa. In casi di dubbi, dunque, per i clienti di rete fissa sarà sufficiente controllare le ultime fatture.
Aggiornamento
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