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Smartphone alla guida: la Commissione Trasporti dà il primo via libera con multe fino a 1700 euro

La Commissione Trasporti di Montecitorio ha dato il suo primo via libera al nuovo Codice della Strada, che potrebbe venire applicato già entro il 2019, dopo l’iter aperto nella giornata di ieri. Tra le novità, sanzioni più severe per chi utilizza uno smartphone alla guida.

Le modifiche del codice della strada non sono chiaramente ancora definitive e potrebbero venire sensibilmente rimodulate nel corso del tempo; inoltre, non tutti i punti proposti sono stati accettati dalla Commissione.

A far discutere particolarmente è stato l’articolo 9 del ddl in questione, che prevede delle modifiche all’articolo 173 del vigente codice della strada “in materia di uso di lenti o di determinati apparecchi durante la guida”.

In primo luogo, il ddl modifica il termine oramai obsoleto “apparecchi radiotelefonici” sostituendolo con le parole “smartphone, computer portatili, notebook e tablet”.

Tutti questi dispositivi che comportano, in breve, l’allontanamento delle mani dal volante, adesso potranno costare davvero caro ai guidatori: oltre alle sanzioni già fissate, il ddl in questione punta ad aggiungere anche una sanzione amministrativa accessoria consistente nella sospensione della patente di guida da una settimana a due mesi

Qualora, invece, lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio, viene proposta una sanzione amministrativa compresa tra i 422 e i 1697 euro e una sanzione accessoria consistente nella sospensione della patente da uno a tre mesi.

Il pugno duro contro gli smartphone alla guida non è però la sola novità del ddl vagliato ieri dalla Commissione Trasporti. Alcune novità riguardano anche la sicurezza dei più piccoli, con il casco per i bambini fino ai 12 anni e le sanzioni raddoppiate per chi parcheggia senza diritto in uno spazio dedicato ai disabili. Inoltre, il decreto dà vita alla strada scolastica, che consente la sosta e il movimento delle auto, ma prevede un limite massimo di 30 chilometri orari, o inferiore.

Tra le norme sono invece state bocciate quelle relative al raggiungimento di 150 chilometri orari in autostrada e il divieto di fumo in auto.

Tali disposizioni si applicherebbero comunque a partire dal trecentosessantacinquesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto; nel frattempo, il Ministro delle infrastrutture dovrà informare i cittadini sul divieto e sulle nuove sanzioni.

Intanto il nuovo Codice della Strada stabilito dal disegno di legge di modifica dovrà anche essere discusso in Aula e in Senato, prima della sua effettiva entrata in vigore.

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