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Wind Tre e Fastweb: sindacati favorevoli all’accordo per il 5G, ma il Governo deve essere presente

I sindacati hanno commentato l’accordo tra Wind Tre e Fastweb per la condivisione della rete, definendolo come un buon segnale per creare innovazione e interessanti sinergie a vantaggio della collettività.

SLC CGIL ha definito l’accordo interessante, in quanto dimostra ancora una volta che gli operatori italiani stanno provando a “mettersi alle spalle la stagione folle della competizione infrastrutturale”. L’accordo sembra suggerire, continua il comunicato ufficiale del sindacato, che si possa finalmente attraversare una nuova fase di espansione e innovazione per il settore.

Tuttavia, l’entusiasmo viene controbilanciato dalla necessità di monitorare tutte le fasi degli accordi attualmente in essere. Riccardo Saccone, segretario nazionale di Slc Cgil, ha così commentato la posizione del sindacato:

“Guardiamo con grande attenzione a questi passaggi come a quanto sta accadendo nel perimetro di TIM, colloqui con Open Fiber e sinergia con Vodafone per un’infrastruttura 5G condivisa. Occorre ridare urgentemente valore alla intera filiera delle Tlc, ma per fare questo occorrono investimenti mirati e progetti di sviluppo. Solo così si potrà riportare prospettive di crescita per i lavoratori, a partire dagli “anelli deboli” della filiera: gli appalti di rete ed i Call center”.

Ancora una volta, dunque, il sindacati affermano che affinché i nuovi progetti possano giovare all’intero settore, occorre che vengano presentate anche delle prospettive di crescita per i lavoratori. E per fare ciò, serve necessariamente una “regia istituzionale”: il Governo non può dunque stare a guardare, ma deve partecipare attivamente alle trattative, sostiene Saccone.

Al parere positivo di Riccardo Saccone si affianca anche quello di Giorgio Serao, di Fistel Cisl, che ha recentemente sottolineato l’importanza di una condivisione degli investimenti nel corso del convegno Vocazione Reti. Per Giorgio Serao, però, occorrerà anche puntare gli occhi sull’evoluzione delle possibili convergenze societarie che possano spingere a una razionalizzazione attraverso aggregazioni e fusioni degli attuali operatori, il cui numero viene dunque ritenuto eccessivo.

Si ricorda che l’accordo strategico tra Fastweb e Wind Tre è stato presentato il 25 Giugno 2019 come una strategia congiunta in grado di accelerare la realizzazione di un’infrastruttura 5G condivisa; le due aziende rimarranno completamente indipendenti sia dal punto di vista commerciale che operativo, mentre Wind Tre gestirà la rete 5G.

L’accordo, della durata di dieci anni, è stato commentato anche da Luigi Gubitosi, AD di TIM, il quale ha affermato di vedere positivamente la partnership tra Fastweb e Wind Tre, che segue quella siglata proprio da TIM con Vodafone. Secondo Gubitosi, infatti, è comprensibile che gli operatori tendano adesso a ridurre i costi di sviluppo attraverso le condivisioni della rete.

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