Amos Genish lascia il posto a Frank Cadoret nel Consiglio di Amministrazione TIM
Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi oggi, 27 Giugno 2019, a Roma, sotto la Presidenza di Fulvio Conti, ha esaminato i risultati della riunione dei comitati interni, prendendo atto anche l’andamento del Piano Industriale.
Secondo quanto dichiarato in un comunicato stampa odierno, 27 Giugno 2019, il Consiglio è stato aggiornato sull’andamento dei principali progetti in corso, tra cui l’accordo di network sharing con Vodafone; l’accordo di confidenzialità siglato con Open Fiber; l’evoluzione di Tim Brasil; il lancio e le prospettive della tecnologia 5G insieme alla nuova strategia sui contenuti.
Il Consiglio ha preso anche atto delle dimissioni di Amos Genish (Consigliere non esecutivo, non indipendente, non appartenente a comitati interni e, attualmente, privo di partecipazioni azionarie in TIM), procedendo alla sua sostituzione, mediante cooptazione all’unanimità, di Frank Cadoret (che non risulta detenere azioni TIM).
Nato nel 1957, Frank Cadoret si è laureato alla ESSCA Business School nel 1980. Ha iniziato la sua carriera in Chirurgical Equipement nel 1981 come Corporate Controller. Nel 1983 è entrato nel Gruppo Thomson come Head of Management Control della SAVEMA, prima di diventare CEO della società nel 1985.
Nel 1988 è entrato nel Gruppo Chaffoteaux & Maury come Director for France (2000 dipendenti), dove ha guidato un’ampia trasformazione della società. Cadoret è poi passato
al Gruppo Volkswagen – Audi nel 1992 in qualità di Director of Operations. Nel 1995 è entrato nel gruppo di tlc SFR come CEO del C2GSM, il ramo retail di SFR, prima di essere nominato Deputy CEO di SFR con la responsabilità per BtoB, BtoC e Wholesale.
Nel 2004 è stato nominato Director di Neuf Telecom prima dell’acquisizione e integrazione in SFR della società nel 2008. Nel 2010 Cadoret è stato promosso Deputy CEO del Gruppo SFR. Dopo la cessione della società, sotto la sua supervisione, al Gruppo Altice nel 2014, Frank Cadoret è entrato nel gruppo Vivendi, attivo nel campo dei media e dell’entertainment, come Managing Director.
Dopo aver gestito numerosi progetti per Vivendi, è entrato nel Gruppo Canal+ come CEO per la Francia, dove ha attuato un piano di trasformazione delle operazioni TV in Francia.
Secondo quanto affermato all’interno del comunicato, il Consiglio auspica al proseguimento e rafforzamento del dialogo tra gli azionisti che ha determinato, come uno dei primi risultati, la suddetta cooptazione, votata all’unanimità. Il CdA, dunque, spera di andare avanti con una governance condivisa e stabile, anche in vista delle prossime importanti scadenze della Società, a partire dal prossimo 1 Agosto 2019, in occasione dell’approvazione della Relazione Finanziaria semestrale al 30 Giugno 2019.
Alle dimissioni di Genish, seguono il raggiungimento di un accordo transattivo con l’ex Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società. A fronte della reciproca rinuncia ad ogni reciproca pretesa o contestazione in relazione al rapporto di lavoro dipendente già intercorso fra le parti (fermo restando il diritto di claw-back in capo a TIM), la Società ha riconosciuto l’importo forfettario di 4,2 milioni di euro, da corrispondere entro 30 giorni, a Genish. Non sono previsti ulteriori benefici, né il mantenimento di altri diritti nei confronti della Società per l’ex CEO.
Il Consiglio ha, inoltre, preso atto dell’andamento del Piano industriale, approvando il progetto di fusione per incorporazione della società Noverca, interamente posseduta da TIM, e focalizzandosi sul “Progetto Donna” con l’obiettivo di valutare lo stato della parità di genere e proporre eventuali interventi correttivi da adottare per promuovere efficacemente pari opportunità all’interno della Società.
Il CdA ha, infine, sottoposto a riesame l’area della dirigenza strategica aziendale, visto le recenti revisioni organizzative e priorità strategiche del Piano Industriale, includendovi i responsabili delle posizioni Regulatory Affairs Office e Security, rispettivamente Giovanni Gionata Massimiliano Moglia (che ricopre la posizione dal 7 Gennaio 2019) e Stefano Grassi (che ricopre la posizione dal 12 Settembre 2016), entrambi non titolari di azioni TIM.
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