28 giorni: AGCOM ridetermina in 580.000 euro le multe per TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, AGCOM, in relazione alle multe inflitte agli operatori di rete fissa che avevano applicato la fatturazione ogni 28 giorni, ha deciso di rideterminarne l’importo a seguito delle sentenze del TAR del Lazio, dimezzando di fatto l’importo inizialmente previsto.
L’Autorità ha infatti pubblicato oggi, 21 Giugno 2019, le delibere n. 219/19/CONS (Wind Tre), 220/19/CONS (Vodafone), 221/19/CONS (TIM) e 222/19/CONS (Fastweb), tutte datate 7 Giugno 2019.
Le sanzioni pecuniarie agli operatori erano state inflitte da AGCOM per aver continuato a fatturare ogni 28 giorni anche in seguito alle diffide dell’Autorità. Per ciascuna delle compagnie telefoniche, la multa ammontava a 1.160.000 euro. Le compagnie telefoniche avevano deciso così di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
In seguito, come riportato, il 21 Novembre 2018 erano state pubblicate dal TAR del Lazio le sentenze emanate giorno 14 Novembre 2018, con cui il Tribunale Amministrativo aveva parzialmente accolto i ricorsi portati avanti da Telecom Italia, Vodafone Italia S.p.a., Wind Tre S.p.a. e Fastweb S.p.a..
In quel caso, oltre alla conferma dell’obbligo di rimborso per la fatturazione a 28 giorni, la sentenza prevedeva anche l’annullamento delle sanzioni pecuniarie a carico degli operatori, salvo ulteriori provvedimenti dell’AGCOM.
In particolare, il comune denominatore che ha portato il TAR ad accogliere le istanze degli operatori riguardo la validità delle multe, poi esplicitato nelle varie sentenze pubblicate successivamente, come ad esempio quelle riguardanti Wind Tre, TIM e Vodafone raccontate da MondoMobileWeb, era dovuto alla cifra massima applicabile prevista all’epoca delle delibere AGCOM.
Il Tribunale Amministrativo ha infatti stabilito che l’Autorità non poteva applicare quella cifra come sanzione poiché all’epoca dei fatti (Giugno 2017) la normativa vigente prevedeva, per il caso in questione, un massimo edittale di 580.000 euro.
Dunque, per questo motivo, in esecuzione delle sentenze del TAR del Lazio n. 5842/2019 (TIM), 12481/2018 (Vodafone), 231/2019 (Wind Tre) e 1956/2019 (Fastweb), AGCOM ha deciso di rideterminare le sanzioni ai sensi dell’art. 98, comma 16, del decreto legislativo 1° Agosto 2003, n. 259, secondo la formulazione vigente alla data del 23 Giugno 2017, applicando una multa pari a 580.000 euro per ogni operatore.
L’AGCOM ci tiene comunque a precisare che questa rideterminazione delle multe non costituisce in alcun modo acquiescenza alle sentenze del TAR del Lazio appena citate, contro le quali l’Autorità ha proposto per ognuna di queste appello incidentale, e quindi si riserva la possibilità di recuperare tutte le somme originariamente ingiunte.
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