Caso Huawei: da Agosto 2019 aggiornamenti di sicurezza tramite piattaforma Open Source?
Non smette di far discutere il caso Huawei, dopo il ban degli Stati Uniti che ha spinto Google a sospendere la licenza Android. Adesso, secondo alcune indiscrezioni, dal 19 Agosto 2019 Huawei potrebbe iniziare a gestire gli aggiornamenti di sicurezza tramite la piattaforma Open Source.
Stando ad alcune indiscrezioni, Huawei ha nuovamente assicurato che servizi come Google Play, Gmail e Google Maps, così come gli aggiornamenti di sicurezza di Google Play Protect, continueranno a funzionare senza problemi su tutti i dispositivi Huawei dotati di sistema operativo Android che i clienti hanno già acquistato o acquisteranno.
Tutti gli utenti con dispositivi Huawei, dunque, dovrebbero continuare a ricevere gli aggiornamenti delle App scaricate e potranno accedere allo store per scaricarne di nuove senza problemi.
L’incognita riguarda tutti i dispositivi Huawei che verranno lanciati nel mercato dopo il ban del Dipartimento del Commercio degli USA. Inoltre, come sopra accennato, a partire dal 19 Agosto 2019 (data in cui è prevista la scadenza della licenza temporanea) Huawei potrebbe gestire gli aggiornamenti tramite la piattaforma Open Source, per tutti i dispositivi sul mercato.
Si ritiene, al momento, che tale operazione non dovrebbe impattare sulle funzionalità dei dispositivi del produttore cinese.
Una seconda incognita riguarda invece le future versioni di Android. Come noto, dopo l’ampia diffusione di Android Pie, la community e i produttori stanno già lavorando sul nuovo sistema operativo Android Q. Il destino di Huawei, in tal senso, non è ancora chiaro. Non è infatti ancora possibile determinare se il produttore cinese potrà offrire tale versione ai suoi clienti, attuali o futuri.
In tal senso, molto si è discusso circa la possibile creazione di un sistema operativo proprietario per sopperire alla sospensione delle licenze Android da parte di Google. Al momento, l’unico elemento ufficiale è rappresentato da un marchio internazionale registrato all’EUIPO, ma sembrerebbe abbastanza.
L’immagine sopra riportata rappresenta la registrazione del marchio Huawei Ark OS presso l’European Union Intellectual Property Office. Come il nome suggerisce, il progetto sembra proprio quello di un nuovo sistema operativo, che potrebbe costituire la denominazione europea di Hongmeng, già registrato l’anno scorso in Cina.
Per precisione, si segnala che la licenza temporanea ricevuta da Huawei ha fatto slittare l’interruzione delle forniture al 19 Agosto 2019, con lo scopo di salvaguardare i possessori di dispositivi Huawei e le aziende impegnate in relazioni commerciali. Chiaramente, non è escluso che la stessa possa venire estesa al termine dei tre mesi inizialmente fissati, fornendo a Huawei un maggiore margine di manovra anche in tema di aggiornamenti.
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