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Fatturazione a 28 giorni: il Consiglio di Stato fissa l’udienza per i rimborsi al 4 Luglio 2019

Il Consiglio di Stato si è finalmente espresso sul ricorso degli operatori, respingendo definitivamente l’ordinanza cautelare e fissando al 4 Luglio 2019 la trattazione della causa sui rimborsi agli utenti per la fatturazione a 28 giorni.

Il Consiglio di Stato ha deciso di respingere l’ordinanza cautelare dopo aver considerato “non più grave o attuale l’esigenza avanzata dalle società ricorrenti”, per via del lungo intervallo temporale ormai trascorso. Inoltre, è stato ritenuto ormai impossibile differire ulteriormente il ristoro, almeno parziale, ai clienti impattati, attraverso uno storno a loro favore.

La  lunga vicenda, che nella sentenza di oggi 21 Maggio 2019 trova un importante punto di svolta,  risale a quando l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha stabilito, con la delibera n. 269/18/CONS, che gli operatori avrebbero dovuto restituire in bolletta i giorni illegittimamente erosi a seguito della fatturazione a 28 giorni delle offerte di telefonia fissa, anche di tipo convergente, entro il 31 Dicembre 2018.

Successivamente, erano state inflitte anche delle sanzioni pecuniarie agli stessi operatori per aver continuato a fatturare ogni 28 giorni anche in seguito alle diffide dell’AGCOM. Le compagnie telefoniche avevano deciso così di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.

Il 21 Novembre 2018 sono state pubblicate dal TAR del Lazio le sentenze emanate giorno 14 Novembre 2018, con cui il Tribunale Amministrativo aveva parzialmente accolto i ricorsi portati avanti da Tim, Vodafone, Wind Tre e FastWeb.

In quel caso, la sentenza prevedeva l’annullamento delle multe a carico degli operatori, ma al contempo confermava la disposizione di un risarcimento di quanto era stato ingiustamente sottratto ai clienti.

Il 20 Dicembre 2018, il Consiglio di Stato ordinava di sospendere la validità delle varie sentenze del TAR del Lazio, in seguito agli ulteriori ricorsi presentati dagli operatori, congelando di fatto la restituzione per i clienti a data da destinarsi. E nell’ultima sentenza del 19 Marzo 2019, il Consiglio di Stato aveva prorogato la validità della sospensione cautelare alla giornata di oggi, 21 Maggio 2019.

Adesso, però, il tempo delle sospensioni sembrerebbe giunto al termine e il Consiglio di Stato invita a proporre sin da subito “un piano di storno scaglionato e coerente con il riallineamento alla cadenza mensile della fatturazione, con progressiva estensione a tutta la clientela, se del caso facendo salvi gli eventuali conguagli.”

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