Caso Huawei: arriva la licenza temporanea del Dipartimento del Commercio USA. Tregua di 90 giorni
Dopo la notizia dell’interruzione della fornitura di servizi Google a Huawei, come adeguamento al ban americano, arriva una sorta di proroga ufficiale del Governo degli Stati Uniti, che ha posto una tregua di 90 giorni, fino al 19 Agosto 2019, tramite lo strumento della licenza temporanea.
Il BIS (Bureau of Industry and Security) degli Stati Uniti ha infatti annunciato il rilascio di una licenza temporanea generica per autorizzare Huawei a continuare le sue transazioni nel territorio americano.
La licenza rilasciata dal Dipartimento di Commercio statunitense ha lo scopo di garantire all’azienda interessata e ai fornitori americani la continuità delle operazioni per tre mesi, così da rendere meno brusco il ban americano. Tale permesso include una serie di transazioni esplicitamente autorizzate dal Governo, mentre altre attività commerciali prevederanno invece la richiesta al BIS, che dovrà valutare i singoli casi posti alla sua attenzione.
Nel documento ufficiale pubblicato dal Governo USA si citano le parole del Segretario al Commercio Wilbur Ross, che sottolinea come, in breve, la licenza temporanea permetterà di salvaguardare i possessori di dispositivi Huawei fino al 19 Agosto 2019. Inoltre, viene segnalato che il Dipartimento potrà valutare se estendere o meno la licenza temporanea oltre i 90 giorni attualmente fissati.
A prescindere dalla durata della licenza, occorrerebbe comprendere le conseguenze di breve periodo per gli utenti coinvolti. Nessuna delle parti in causa ha fatto riferimento esplicito ai compromessi che i possessori statunitensi di dispositivi Huawei dovranno sopportare. Con un tweet sul suo profilo ufficiale, Android ha sottolineato che servizi come Google Play o Google Play Protect, motori pulsanti del sistema operativo, non saranno coinvolti dall’adeguamento di Google. I possessori di devices Huawei, dunque, potrebbero non vedere limitata la propria esperienza d’uso.
Chiaramente, il ban è ristretto ai confini statunitensi, dunque, per il momento, non presenta conseguenze per i Paesi europei.
Si ricorda che Huawei è stata inserita nella cosiddetta Entity List, la lista nera del commercio USA, poiché coinvolta, sostiene la Casa Bianca, in “attività contrarie alla sicurezza nazionale statunitense e agli interessi di politica estera, comprese presunte violazioni dell’IEEPA, l’International Emergency Economic Powers Act”.
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