Con l’ultimo osservatorio AGCOM pubblicato venerdì 26 Aprile 2019, si è conclusa l’analisi dell’Autorità sul mercato delle telecomunicazioni per il 2018. L’ingresso di Iliad, con il suo pricing aggressivo nel segmento della telefonia mobile, è stato probabilmente l’evento con maggiori conseguenze per gli operatori.
Approfondendo l’analisi delle dinamiche di portabilità per l’intero anno, emergono infatti dei risultati molto interessanti.
Gli osservatori del Servizio Economico Statistico dell’Autorità registrano i principali risultati delle telecomunicazioni ogni tre mesi. Per questa ragione, i primi due osservatori dell’anno non includono Iliad (per la verità, il secondo osservatorio analizzava il mercato fino a Giugno 2019, ma il debutto di Iliad era all’epoca troppo recente per poter inferire sul suo impatto nel settore), mentre il terzo e il quarto osservatorio presentano i dati trimestrali del nuovo quarto operatore, in relazione a quelli dei concorrenti.
Analizzando la dinamica delle portabilità, nel primo osservatorio dell’anno si notava subito che, a Marzo 2018, il numero cumulato di portabilità superava i 120 milioni di unità. Wind Tre aveva già un saldo negativo tra le operazioni recipient e quelle donating, per un ammontare pari a circa 957.000 unità. Vodafone risultava pure in perdita, per 116.000 unità, mentre TIM e gli MVNO mostravano saldi positivi per, rispettivamente, 486.000 unità e 587.000 unità.
In basso, la distribuzione in percentuale delle linee di ingresso e di uscita al mese di Marzo 2018.
Il saldo di TIM restava invece positivo, ma il margine si erodeva particolarmente: a Giugno 2018, TIM mostrava un saldo positivo di 145.000 unità, contro le 486.000 unità di Marzo 2018.
A sorprendere ancora è il dato degli operatori MVNO, che raggiungevano alla fine del trimestre 725.000 unità in più. I virtuali a Giugno 2018 hanno dunque incrementato le linee in entrata, che raggiungevano il 18,9%, mantenendo costante la percentuale di linea in uscita, laddove invece tutti gli altri operatori riscontravano un sensibile incremento di portabilità in uscita.
Si sottolinea inoltre che gli Osservatori hanno sempre considerato Kena Mobile e ho. mobile come secondi brand di TIM e Vodafone, cumulando i dati con gli operatori principali. Dunque, la crescita del primo semestre del 2018 per gli Operatori Virtuali è imputabile alle migliori performances di PosteMobile, Fastweb, Coopvoce, Lycamobile, Tiscali e altri.
In basso, il grafico delle portabilità, con distribuzione percentuale, aggiornato al mese di Giugno 2018. Come è possibile osservare, lo stacco percentuale più rilevante, in positivo, è quello degli MVNO, con 5,3 punti percentuali; il divario negativo di Wind Tre, invece, raggiunge il 5,9%.
A resistere maggiormente all’impatto del nuovo quarto operatore è stato TIM, con un lieve saldo positivo di 63.000 unità, mentre Vodafone ha registrato un saldo negativo di 538.000 unità, più che raddoppiato rispetto al trimestre precedente.
Come è possibile osservare nel grafico in basso, che mostra i dati aggiornati al mese di Settembre 2018, le linee in uscita di Wind Tre si sono ridotte, ma quelle in entrata hanno subito una caduta di oltre il 5%. Così, il divario percentuale dell’operatore congiunto ha superato il 9%.
Anche le linee in ingresso di TIM sono leggermente diminuite, mentre Vodafone mostra una reazione particolare: a Settembre 2018, l’operatore rosso ha visto incrementare sia le linee in ingresso che quelle in uscita. Le offerte di ho. mobile potrebbero in parte giustificare tale dinamica. Per finire, si segnala che con l’arrivo di Iliad gli operatori virtuali hanno visto erodere di oltre 5 punti percentuali le proprie linee in ingresso, evidentemente assorbite dalle offerte del nuovo operatore.
Nell’ultimo Osservatorio, Wind Tre registra un saldo negativo di 1.718.000 unità, Vodafone di 651.000 unità e TIM di 90.000 unità. Dunque, i tre principali operatori mostrano risultati negativi, con TIM che passa dal modesto saldo positivo di 63.000 linee a quello negativo di 90.000 linee.
Iliad, invece, accelera la sua corsa con un saldo positivo di 2.122.000 unità, mentre gli operatori virtuali vedono contrarsi leggermente sia le linee in uscita che quelle in ingresso; la loro situazione resta però stabile rispetto al trimestre precedente.
In basso, il grafico delle portabilità aggiornato a Dicembre 2018.
In conclusione, analizzando gli osservatori estremi della presente valutazione, Wind Tre è passato in un anno dal 38,8% al 32,7% di linee in uscita, ma tale calo è controbilanciato da un crollo del 10% netto nelle linee in ingresso. TIM, invece, ha mantenuto risultati meno altalenanti. Tuttavia, dal primo all’ultimo trimestre si nota come il trend si sia capovolto: se a Marzo 2018 le portabilità in ingresso superavano quelle in uscita, a Dicembre 2018 anche i risultati di TIM presentano un saldo negativo.
Vodafone ha mantenuto un andamento singolare: per tutte le rilevazioni del 2018, sono aumentate sia le linee in ingresso che quelle in uscita. Tuttavia, il peso delle portabilità in uscita è nettamente più rilevante e si è acuito con l’ultima rilevazione. Gli MVNO, invece, hanno interrotto la loro corsa proprio con l’arrivo di Iliad, che ha assorbito il loro distacco netto di Marzo e Giugno.
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