FastwebReti 5G

Sperimentazioni 5G di Fastweb a Bari e Matera: 70 use cases attivi e piena copertura entro il 2019

In occasione della pubblicazione del suo bilancio di sostenibilità per il 2018, Fastweb ha dedicato ampio spazio all’andamento delle sue sperimentazioni 5G in Italia. Come noto, lo sforzo dell’operatore si concentra a Bari e a Matera, con il supporto di partner come Huawei: congiuntamente, i player in campo lavoreranno per raggiungere il 100% della copertura 5G entro la fine del 2019.

Ripercorrendo i risultati raggiunti nel 2018 nello sviluppo della nuova rete di quinta generazione, è stata citata la partnership strategica con Tiscali, rafforzata gazie all’accordo che permette a Fastweb di accedere alle frequenze detenute da Aria, così da poter potenziare la sua rete con lo scopo di “diventare il primo operatore convergente fisso-mobile a livello nazionale”.

L’operazione è stata perfezionata il 16 Novembre 2018 e ha comportato la cessione del ramo d’azienda Fixed Wireless Access e della titolarità dello spettro 3,5GHz a Fastweb, per un valore di circa 198 milioni di euro. Così, Fastweb ha potuto sommare questa preziosa frequenza al blocco generico di 26GHz aggiudicato nel corso dell’asta delle frequenze, scatenando le proteste degli altri operatori.

Dal 2017, dopo l’aggiudicazione congiunta del bando di gara con TIM e Huawei, Fastweb sta sperimentando la tecnologia 5G a Bari e a Matera, lavorando su alcune applicazioni innovative in diversi settori strategici.

Il progetto, denominato Bari Matera 5G: insieme per un Futuro Digitale, è entrato a Settembre 2018 nella sua seconda fase, dopo l’accensione della prima antenna 5G in modalità standard, che ha permesso le prime verifiche sul campo.

Fastweb Bari Matera

Nel suo bilancio di sostenibilità, Fastweb elenca i risultati raggiunti nel corso del 2018 nelle due città. Il progetto Sanità 5.0 ha permesso di sviluppare alcune soluzioni di diagnosi remota e monitoraggio dei parametri vitali delle condizioni dei pazienti, attraverso un protocollo siglato con l’Istituto Oncologico di Bari.

Il senso del progetto è quello di offrire un monitoraggio da remoto a tutti i pazienti che siano nelle condizioni di continuare la cura nella propria abitazione: così facendo, verranno ridotti i tempi medi di degenza, parallelamente alla lunga serie di costi sanitari direttamente legati ai ricoveri.

Il Progetto Industria 4.0 coinvolge invece la Realtà Aumentata ed è stato realizzato per Isotta Fraschini Motori, un’azienda produttrice di motori navali. Con la Realtà Aumentata è possibile connettere lo Smart Helmet in dotazione a una rete 5G per guidare l’operatore specializzato in tutta la sua attività di manutenzione del motore, rendendola più celere ed efficace.

A questo servizio, si affiancano quelli di Asset Tracking per monitorare i macchinari e perfezionare la logistica degli stabilimenti, la Smart Maintenance per il monitoraggio degli apparati produttivi e la Smart Safety per la sicurezza nel lavoro.

Nell’area portuale di Bari, invece, Fastweb ha sviluppato la soluzione Smart Port in collaborazione con Leonardo e Bosch, con cui si mira a monitorare la sicurezza e il controllo degli accessi al porto. Con questo sistema, l’operatore può offrire un servizio di identificazione alla polizia portuale, grazie a una serie di sensori, videocamere, wearable e droni che trasmettono le informazioni su una piattaforma centralizzata, per mezzo di una rete 5G.

Fastweb continuerà a portare avanti le sue sperimentazioni anche quest’anno, con il sostegno di ben 55 partner, tra enti pubblici, imprese e università, che permetteranno di sviluppare oltre 70 use cases da testare nelle due città, per un investimento complessivo di 60 milioni di euro da parte delle aziende capofila.

Nelle due città, le prestazioni radio particolarmente elevate vengono garantite dall’utilizzo di antenne Massive MIMO che abilitano l’utilizzo coordinato di 64 elementi radianti in trasmissione e 64 in ricezione. Per il 2019, Fastweb, TIM e Huawei puntano a completare la copertura 5G per mezzo di small cells e del cosiddetto network slicing. Inoltre, già dalla metà del 2019 la rete sarà aggiornata per operare in modalità Stand Alone senza il supporto LTE.

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