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Barometer IoT Vodafone 2019: come l’Internet delle Cose trasforma le aziende

È dal 2013 che il Vodafone Group pubblica ogni anno il rapporto che illustra i risultati dell’utilizzo dell’Internet of Things nelle aziende. Il IoT Barometer è l’esito di un sondaggio globale che si concentra in particolare sullo stato generale dell’innovazione e degli investimenti dei sistemi IoT all’interno delle realtà aziendali intervistate.

L’Internet of Things (o Internet delle Cose, in italiano) è il termine con cui si individua una tecnologia in grado di creare un ecosistema tecnologico prodotto dalla rete mediante l’interconnessione di più dispositivi.

Un esempio di come il IoT funziona è mostrato da Vodafone Business sul suo sito e si riferisce a cosa può accadere ad un distributore automatico che rilevi l’esaurimento degli snack contenuti al suo interno attraverso un sensore.

Quest’ultimo invia un messaggio al magazzino a cui poi segue il controllo dell’inventario su server. Automaticamente viene inviata una notifica all’autista che contestualmente riceverà le informazioni sul percorso migliore per raggiungere il distributore e per effettuare il rifornimento degli snack.

Assieme a questo caso elementare esiste un’infinità di applicazioni dei sistemi dell’Internet of Things che si estendono alla sanità, all’agricoltura, all’automotive e alle imprese.

Proprio nell’ambito aziendale il Barometer 2019 di Vodafone ha constatato una crescita che ha portato il numero di imprese che adottano le soluzioni IoT dal 29% della fine del 2017 al 34% di dodici mesi dopo. Che si tratti di soluzioni più o meno economiche, proposte in soluzioni standardizzate o adeguate ad una scelta più personalizzata, la dotazione delle tecnologie IoT sta diventando sempre più accessibile. 

L’impatto che esse hanno sull’ambiente in cui vengono installate è determinante: il 74% delle aziende che hanno adottato soluzioni IoT ritengono che le concorrenti che non vi fanno ricorso sono suscettibili di perdere notevolmente terreno in termini di competitività nel giro di cinque anni. La percentuale è coerente con quella del 60% di chi tra gli intervistati pensa che nello stesso arco di tempo l’Internet delle Cose possa stravolgere la propria realtà aziendale.

I benefici concreti ci sono già stati per il 95% delle aziende e sono definiti significativi per il 52%. Quattro aziende su cinque hanno dichiarato che l’Internet of Things abbia provocato dei ricavi altrimenti irrealizzabili grazie alla riduzione dei costi operativi e alla più efficace raccolta di dati.

In un contesto dove l’utilizzo di una nuova tecnologia è sempre più determinante e incisivo tuttavia la paura è che la minaccia alla sicurezza possa essere sempre in agguato. In questo frangente la palla passa al fornitore del servizio, che nel 96% dei casi intervistati da Vodafone è ritenuto affidabile perché capace di gestire efficacemente i rischi per il proprio ecosistema Iot.

Gli strumenti per scampare a tali pericoli sono molteplici: il monitoraggio continuo attraverso test, il reclutamento di esperti di sicurezza informatica, l’adozione di dispositivi certificati. Il pericolo di attacchi, ad ogni modo, non rappresenta un buon motivo per rinunciare all’Internet of Things, una tecnologia che, stando a quanto testimonia il sondaggio di Vodafone, sembra sempre più diventare una componente condizionante dell’industria del domani.

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