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I Sindacati valutano l’andamento aziendale di FastWeb e il suo nuovo piano industriale

Martedì 9 Aprile 2019 si è svolto l’incontro tra il Gruppo Fastweb e le Segreterie Nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni unitamente alle RSU per discutere sull’andamento aziendale di Fastweb e Fastweb Air nel 2018 ed il piano industriale 2019.

L’Azienda ha ripercorso gli avvenimenti del 2018 che hanno portato all’accordo commerciale tra Fastweb e Tiscali, con anche la nascita di Fastweb Air, quale scelta strategica per poter acquisire, prima dell’inizio all’asta, le frequenze necessarie a poter sviluppare il prossimo business sia Consumer che Enterprise.

Un accordo, a detta dell’azienda, che darà la possibilità di entrare realmente nel mercato del mobile, con propri strumenti grazie alle frequenze 5G acquisite, andando ad integrare una rete fissa già presente per un nuovo modello di connettività a 360 gradi ed in ogni luogo.

Pur sollecitata dalla delegazione, in relazione alle alleanze nel settore sul versante della costruzione della infrastruttura (torri) del 5G, Fastweb dichiara prematura qualsiasi alleanza e ad oggi nessuna necessità strategica. Così come non sono stati forniti nel dettaglio, e nei numeri, il piano industriale 2019.

In relazione all’andamento dell’occupazione del Gruppo, al 31 dicembre 2018, risultano 2501 dipendenti (in decrescita rispetto ai 2506 di Fastweb del 2017 ed ai 44 di Fastweb Air) suddivisi tra 387 quadri e 2110 impiegati. Il dato dei consulenti ad oggi impiegati risulta indisponibile.

Per quanto riguarda la consuntivazione del PDR 2018, Fastweb ha comunicato che il premio è stato raggiunto al 90.5% (NPS al 117% e EBITDA al 83.9%) il cui importo si attesta a 1901 euro (400 euro in crescita rispetto al 2017). Resta ferma, come da l’Accordo sindacale del 31 maggio 2017, la possibilità di convertirlo volontariamente in tutto o in parte in welfare, opzione che prevede che l’azienda riconosca a quanto individualmente destinato ai flexible benefits un’ulteriore somma pari al 20% dell’importo stesso individualmente definito.

Le Segreterie Nazionali nel ritenere l’importo raggiunto del PDR certamente soddisfacente in relazione all’andamento del Settore nel 2018, non possono però che rilevare come i dati economici raggiunti (22 semestri consecutivi positivi) non siano stati sufficienti a raggiungere il target del 100%.

Un disappunto evidenziato anche in relazione alle affermazioni aziendali per cui alcune sopravvenute strategie aziendali, tra cui quella di maggiore trasparenza adottata verso i clienti (nientecomeprima) abbiano influito negativamente sull’Ebitda, parametro di riferimento dell’Accordo sul PDR.

Le Organizzazioni Sindacali respingono fortemente l’impostazione per cui la trasparenza verso i propri clienti possa essere considerata un “danno” ai ricavi e perciò trasformarsi in “beffa” per i lavoratori attraverso il parametro dell’Ebitda.

Una seria riflessione, a fronte di quanto appreso all’incontro, risulta evidentemente necessaria in relazione alla prossima scadenza dell’accordo sul PDR, nonché dell’integrativo aziendale.

Come Segreterie Nazionali abbiamo inoltre ribadito la necessità della piena esigibilità del welfare, viste le precedenti difficoltà, e la necessità di implementare ogni strumento utile a favorire la conciliazione vita-lavoro, tra cui anche la possibilità di passaggio volontario a part time per le figure professionali per le quali fino ad oggi non è stato possibile.

Contemporaneamente le Segreterie Nazionali hanno ribadito la necessità di continuare a valorizzare il percorso intrapreso sull’incremento orario dei lavoratori part time, ad oggi 364 lavoratori in Azienda, così come previsto dagli accordi integrativi sottoscritti tra le parti in scadenza a fine anno.

Le Segreterie Nazionali hanno quindi invitato l’azienda a proseguire il confronto a livello territoriale e attivarlo laddove richiesto, con l’obiettivo di favorire la corretta e concreta applicazione dei temi previsti dall’accordo di secondo livello.

Le Segreterie Nazionali, infine, auspicano che i lavori delle Commissioni Welfare, Pdr, Reperibilità e Inquadramento possano riprendere il prima possibile in ottica anche di costruzione del percorso sul prossimo rinnovo del contratto integrativo al quale Fastweb dichiara di non volersi sottrarre.

Comunicato Stampa

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