TIM adeguerà a partire dal 15 Maggio 2019 le sue tariffe base internazionali in ottemperanza al Regolamento UE 2018/1971, denominato “Regolamento BEREC”, dell’11 Dicembre 2018. Le nuove condizioni sono adeguate in modo migliorativo sia per quanto concerne le chiamate che per gli SMS inviati dall’Italia verso i Paesi dell’Unione Europea.
Come è possibile leggere nella sezione Comunicazioni e News del sito ufficiale dell’operatore, TIM applicherà adesso le seguenti nuove condizioni tariffarie base a tutti i clienti con servizio ricaricabile e in abbonamento: un costo di 19 centesimi di euro al minuto più IVA, pari dunque a 23,18 centesimi di euro al minuto IVA inclusa, per le chiamate internazionali fisse e mobili dall’Italia verso i Paesi dell’Unione Europea. Sono previsti scatti anticipati di 60 secondi, senza scatto alla risposta; un costo di 6 centesimi di euro per singolo SMS più IVA, pari dunque a 7,32 centesimi di euro ciascuno IVA inclusa, per gli SMS internazionali verso i Paesi dell’Unione Europea.
I clienti con attiva un’opzione specifica per le chiamate internazionali riceveranno un adeguamento migliorativo volto a garantire che in nessun caso vengano applicati costi superiori a quelli adesso previsti dal Regolamento BEREC dell’11 Dicembre 2018, come espressamente stabilito da un articolo del Regolamento stesso.
Chiaramente, le tariffe elencate riguardano le chiamate internazionali dall’Italia a consumo, da non confondere con il Roaming quando si viaggia nei Paesi dell’Unione Europea. Terminato eventualmente il bundle dedicato all’Europa, verranno applicate le nuove tariffe del Regolamento BEREC.
TIM si adegua dunque all’Articolo 5 bis che descrive le “tariffe al dettaglio per le comunicazioni intra-UE regolamentate”, fissando un tetto massimo, a decorrere appunto dal giorno 15 Maggio 2019, di 19 centesimi IVA esclusa per i singoli minuti di chiamata, senza scatto alla risposta, e 6 centesimi IVA esclusa per gli SMS inviati.
L’articolo, nel fissare tale tetto massimo, permette comunque ai singoli operatori di offrire alla propria clientela una tariffa alternativa rispetto a quella fissata, che andrà espressamente accettata dal cliente e che non potrà comunque superare i massimali prefissati. Da qui, la necessità di adeguare anche le eventuali opzioni specifiche attivate in passato da alcuni clienti.
Il Regolamento prevede anche una deroga ai massimali fissati per gli operatori che fossero in grado di dimostrare di fronte a un’Autorità nazionale l’impatto significativo sulla capacità di sostenere i prezzi in vigore per le comunicazioni nazionali in seguito all’adeguamento.
I Paesi inclusi nella “Zona Europa” a cui si riferisce l’adeguamento, presenti in una pagina dedicata del sito di TIM, sono Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Martinica, Guadalupa, Saint Martin, Guyana Francese, La Réunion, Mayotte, Germania, Gibilterra, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo (incluse Madeira e Azzore), Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna (incluse Isole Canarie), Svezia, Ungheria.
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