L’Asta 5G in Germania sfiora i 5,3 miliardi di euro. Ci si avvicina al risultato dell’asta italiana
L’Asta per le frequenze 5G in Germania continua a stupire, facendo registrare offerte sempre più coraggiose da parte degli operatori e sfiorando, nella giornata di oggi, 12 Aprile 2019, i 5,3 miliardi di euro complessivi.
Un successo, per il Bundesnetzagentur (la Federal Network Agency tedesca), indubbiamente inatteso. L’asta era infatti partita con offerte molto contenute, sostenute dalle critiche degli operatori verso le condizioni imposte dal Governo tedesco, definite eccessivamente restrittive.
Ma già la settimana scorsa una brusca impennata aveva fatto salire le offerte a 3 miliardi di euro, per poi raggiungere i 4,2 miliardi appena due giorni fa e i 5,3 miliardi di euro oggi.
Al 189° round, infatti, la cifra complessiva messa sul tavolo del Bundesnetzagentur per le frequenze del 5G è di 5.294.582.000 euro.
Attualmente, la gara è alquanto bilanciata. In totale sono disponibili 41 lotti nelle bande 2GHz e 3,6GHz, attualmente tutti occupati dalle offerte dei quattro partecipanti, Vodafone, Deutsche Telekom, Telefónica e Drillisch Netz. Fa eccezione, per il momento, un solo lotto 1x10MHz nella banda da 3,6 GHz.
Nel complesso, per l’intervallo di frequenza da 2Ghz è possibile notare come Deutsche Telekom e Vodafone stiano trionfando con quattro lotti presieduti, contro i due di telefonica e due di Drillisch Netz. Le offerte per i lotti disponibili nell’immediato si sono fermate a quota 213 milioni di euro circa, mentre i quattro lotti 2x5MHz disponibili a partire dal 2026 vedono offerte più basse, intorno ai 163 milioni di euro. In basso, lo schema aggiornato al 189° turno di oggi, 12 Aprile 2019, per le offerte sull’intervallo di frequenza 2GHz.
Per l’intervallo di frequenza di 3,6GHz, invece, le offerte si aggirano sui 100 milioni di euro. In questa categoria si riscontra una situazione più equilibrata: Vodafone e Telefonica hanno piazzato le offerte migliori in 7 blocchi, Deutsche Telekom in 8, Drillisch Netz in 6 blocchi. Nel complesso, l’offerta più alta per le frequenze da 3,6GHz è quella di Deutsche Telekom, pari a 127.597.000 euro.
Infine, nella giornata di oggi, sono iniziate le offerte nel primo blocco da 3,6GHz, 1×20 MHz, che vede attualmente Vodafone trionfare con 44 milioni di euro; l’Asta 5G continuerà fino a quando gli operatori non cesseranno di rilanciare. Emerge dunque un livello di competitività finalmente paragonabile alla controversa asta italiana, che ha raccolto un capitale di 6,5 miliardi di euro.
Secondo quanto afferma il Financial Times, gli analisti si aspettavano un ammontare complessivo compreso tra i 3 e i 5 miliardi di euro, che è stato ampiamente superato dagli operatori in gara. Secondo alcuni analisti di Deutsche Bank, si entrerà adesso in una fase di maggiore agitazione, che potrebbe fare impennare ulteriormente le offerte.
Gli operatori però non ci stanno: alle precedenti dichiarazioni di alcuni rappresentanti delle aziende in gara, si aggiunge ora un’osservazione del CEO di Deutsche Telekom, che sottolinea come saranno gli utenti a pagare per primi il prezzo dell’Asta 5G.
Secondo Timotheus Hoettges, infatti, privare le aziende dei capitali impiegati nell’asta significa rallentare lo sviluppo dell’infrastrutture e la copertura della nuova rete, che costituisce inoltre una condizione necessaria imposta dal Governo tedesco a carico delle aziende partecipanti.
Infatti, è richiesta una copertura con velocità di almeno 100 Mbit al secondo entro la fine del 2022 per almeno il 98% delle famiglie. Inoltre, in tutte le strade federali andrà garantita una latenza di non oltre 10 ms e una copertura di almeno 50 Mbit al secondo sulle ferrovie nazionali.
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