Reti 5G

Asstel alla Camera: informare i cittadini e aggiornare le normative vigenti per sostenere il 5G

Anche Asstel ha partecipato all’audizione alla Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera per esprimere i suoi pareri e le sue perplessità in merito alle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, rappresentate in primo luogo dal 5G.

Pietro Guindani è intervenuto presentando il mercato delle telecomunicazioni in Italia e sottolineando come lo sviluppo dei nuovi servizi basati sulla infrastrutture in fibra ottica e 5G possa impattare su diversi settori collaterali dell’economia del Paese, dalla smart city all’industria 4.0, passando per la sanità, l’istruzione, la sicurezza e la logistica.

Tuttavia, anche secondo Pietro Guindani, al fine di abilitare le giuste tecnologie si rende necessario un apposito aggiornamento normativo: occorre garantire la massima velocità ed efficienza sia nella posa dei cavi in fibra che nella realizzazione delle stazioni radio  5G.

Le norme nazionali andranno inoltre applicate in maniera uniforme anche sul piano locale, così da garantire la massima omogeneità sugli aspetti burocratici degli investimenti degli operatori nelle nuove infrastrutture. Per finire, sarà necessario allineare le condizioni di uso delle frequenze in Italia a quelle attualmente in vigore nell’Unione Europea, decisamente più elevate.

5G Pietro Guindani
Il Presidente Asstel, Pietro Guindani

Asstel riprende e sostiene il parere dei principali rappresentati degli operatori invitati alle audizioni, che hanno esortato il Governo a valutare un aggiornamento. TIM, Wind Tre, Vodafone, Iliad e Open Fiber hanno infatti affermato che i limiti di emissione elettromagnetica applicati in Italia sarebbero ingiustificatamente più bassi di quelli, già cautelativi, applicati nel resto dell’Unione Europea.

In tal senso, si ricorda che anche l’Antitrust ha recentemente fatto riferimento agli ostacoli normativi per la realizzazione di impianti di telecomunicazione, che metterebbero a rischio lo sviluppo della rete di quinta generazione, annullando il vantaggio temporale ottenuto con l’asta delle frequenze.

Pietro Guindani, Presidente anche di Vodafone Italia, è dunque dello stesso avviso:

“Tutte le evidenze scientifiche oggi disponibili, incluse le evidenze mediche, depongono a favore della correttezza delle soglie raccomandata dalla comunità scientifia internazionale organizzata nell’ICNIRP (International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection), Commissione riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Unione Europea”.

Il parere del Presidente Asstel non si esaurisce però nella richiesta di elevare gli stringenti limiti fissati: per Guindani resta ancora opportuno proseguire gli studi e le ricerche sull’elettromagnetismo, che riguarda però ogni forma di comunicazione radio.

Asstel auspica che le riforme normative richieste, considerate necessarie per uno sviluppo sano ed efficiente delle nuove tecnologie, possano essere accompagnate da delle iniziative mirate a informare, con piena chiarezza e trasparenza, tutti i cittadini.

L’idea è dunque quella di soddisfare le esigenze di conoscenza dei cittadini più diffidenti, ad esempio per mezzo dell’istituzione di una Commissione apposita dedicata al monitoraggio della ricerca scientifica internazionale in tema di elettromagnetismo, oppure tramite alcune campagne informative sulle modalità di utilizzo dei cellulari.

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