Fastweb si adegua alla delibera AGCOM e diminuisce i costi di disattivazione della rete fissa
Si è dovuto attendere fino ad Aprile 2019 affinché anche Fastweb, così come tutti gli altri principali operatori di rete fissa avevano già fatto nei mesi scorsi, applicasse la delibera n. 487/18/CONS di AGCOM, grazie alla quale è stata prevista una maggior trasparenza per i costi da corrispondere in caso di passaggio ad altro operatore o dismissione totale dell’utenza.
La delibera AGCOM n. 487/18/CONS pubblicata nel mese di Ottobre 2018 sancisce, tra le altre cose, una regolamentazione delle spese previste in caso di disattivazione o dismissione della linea, così da tutelare gli utenti e impedire che vengano applicati dei costi immotivati da parte dell’operatore.
È stato stabilito che le spese di recesso devono essere commisurate al valore del contratto e ai costi realmente sostenuti per la dismissione della linea o per il trasferimento del servizio.
I cosiddetti costi di disattivazione o dismissione della linea sono dei costi standard da sostenere oltre alle eventuali penali o costi di recesso previsti dal proprio contratto e che variano a seconda dell’operatore, come già trattato da MondoMobileWeb.
TIM e Tiscali erano stati i primi operatori di rete fissa a recepire la regolamentazione sin dai primi giorni di Gennaio 2019, mentre Wind Tre e Vodafone si sono adeguati a partire dal mese di Febbraio 2019.
Dunque, Fastweb era rimasto finora l’unico dei principali operatori di rete fissa a non essersi ancora adeguato alla delibera AGCOM n. 487/18/CONS.
Adesso, nel mese di Aprile 2019, Fastweb ha aggiornato la pagina del suo sito ufficiale relativa alla Trasparenza Tariffaria, dove nella sezione “Disattivazione e dismissione del servizio” viene specificato il nuovo costo una tantum pari a 29,95 euro (in precedenza era di 56 euro), che sarà valido sia in caso di passaggio ad altro operatore che in caso di dismissione della linea.
Come specificato sul sito dell’operatore, seguendo alla lettera quanto disposto dalla delibera, si tratta di una cifra pari al valore più basso fra una mensilità di canone e i costi realmente sostenuti per la disattivazione della linea, che in questo caso è pari a 29,95 euro.
Con l’adeguamento da parte di Fastweb, ecco l’elenco aggiornato ad Aprile 2019 dei costi di disattivazione della linea dei principali operatori di rete fissa in caso di passaggio ad altro operatore:
- TIM: 5 euro;
- Vodafone: 28 euro per linee ADSL, FTTC e Fibra, 19 euro per le offerte solo telefono;
- Wind Tre: valore minimo tra una mensilità di canone e 55 euro per linee ADSL, FTTC e solo voce, valore minimo tra una mensilità di canone e 94 euro per linee FTTH;
- Fastweb: 29,95 euro;
- Tiscali: importo pari ad una mensilità di canone per linee ADSL/FTTC/Fibra e 0 euro per linee wireless J4+.
Ed ecco invece i costi che si applicano nel caso di dismissione della linea:
- TIM: 30 euro;
- Vodafone: 28 euro per linee ADSL, FTTC e Fibra, 19 euro per le offerte solo telefono;
- Wind Tre: valore minimo tra una mensilità di canone e 66 euro per linee ADSL, FTTC e solo voce, valore minimo tra una mensilità di canone e 94 euro per linee FTTH;
- Fastweb: 29,95 euro;
- Tiscali: importo pari ad una mensilità di canone per linee ADSL/FTTC/Fibra e 0 euro per linee wireless J4+.
Come più volte raccontato, si tratta di costi standard per tutte le offerte degli operatori di rete fissa e si applicano indifferentemente dalla durata del contratto sottoscritto, dunque anche se si è già superato il vincolo contrattuale ed eventuali penali non sono più applicabili, il costo di disattivazione o dismissione coprirà la gestione della portabilità o del distacco della linea.
Si ricorda che questi costi non si applicano nel caso di passaggio ad altro operatore o dismissione della linea in seguito a rimodulazione o modifiche unilaterali del contratto. In questo caso, inviando disdetta e specificando la non accettazione delle nuove condizioni, i costi di disattivazione non saranno addebitati. Per ulteriori informazioni è possibile consultare l’approfondimento sulle modifiche unilaterali di contratto.
Nei giorni scorsi, come raccontato da MondoMobileWeb, anche l’operatore internet wireless Linkem si è adeguato alla delibera sui costi di disattivazione della linea, aggiornandoli a quanto previsto dalle nuove disposizioni.
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