I sindacati commentano l’assemblea di TIM: per la stabilità è fondamentale la partecipazione di Cdp
Le Segreterie Nazionali di SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL hanno commentato l’esito dell’assemblea dei soci di TIM, esprimendo un giudizio nettamente positivo rispetto alla nuova stabilità interna dell’azienda e alla partecipazione di Cdp.
Come è possibile leggere in un comunicato odierno, per i sindacati l’assemblea dei soci ha finito per garantire a TIM una governance più stabile, che supera la dannosa conflittualità tra i soci più rappresentativi per concentrarsi, finalmente, sulla creazione di valore per tutti gli stakeholders del Gruppo.
Di seguito, un passaggio tratto dal comunicato congiunto:
“Riteniamo che questo possa essere un primo segnale evidente della positività del ruolo che potrà giocare sempre più la presenza qualificata di Cassa Depositi e Prestiti nel capitale di TIM. Ora occorre ridare davvero valore all’azienda, scommettendo sulla sua unicità e sull’integrazione verticale. Rilanciare TIM vuol dire scommettere sulle migliaia di professionalità presenti, per troppo tempo considerate un mero costo”.
Viene dunque celebrata l’ascesa di Cdp, che sfiora ormai il 10% del capitale sociale e che ricopre per i sindacati un ruolo di stimolo per gli investimenti infrastrutturali e per la stabilizzazione del capitale societario.
Ponendo ancora una volta l’attenzione sui lavoratori di TIM, le segreterie nazionali si augurano inoltre la fine dell’epoca in cui il management aziendale si mostrava “prevalentemente concentrato sul contenimento dei costi”, auspicando al contrario un nuovo percorso di crescita basato sul lavoro, che possa guidare il Paese nell’era digitale.
Il passo indietro di Vivendi sembra dunque aver rasserenato numerosi stakeholders. Anche il Fondo Elliott ha avuto modo di commentare la mossa del Gruppo francese, che ha ritirato la revoca dei cinque amministratori accusati di gravi errori di governance.
Per il Fondo di Paul Singer si è trattato di un segno chiaro di comprensione e supporto nei confronti dell’attuale management di TIM, che costituisce una grande vittoria per l’azienda dal momento che, partendo da questa tregua, il Gruppo potrà effettivamente concentrarsi sulla stabilità e sulla creazione di valore.
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