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Rimborsi fatturazione 28 giorni: il Consiglio di Stato rinvia la decisione al 21 Maggio 2019

Ancora un rinvio per la decisione definitiva che riguarda i rimborsi per gli utenti di rete fissa che sono stati coinvolti dalla fatturazione a 28 giorni: infatti, il Consiglio di Stato, ha deciso di prorogare la validità della sospensione cautelare, rinviando ogni decisione al 21 Maggio 2019, per via degli ulteriori appelli o cavilli burocratici presentati dalle società di telecomunicazioni.

Le ordinanze del Consiglio di Stato che riguardano le società TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb sono state emanate ieri, 19 Marzo 2019, e successivamente pubblicate oggi, 20 Marzo 2019, sul sito della Giustizia Amministrativa.

Tutto nasce da quando l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha stabilito, con la delibera n. 269/18/CONS, che gli operatori avrebbero dovuto restituire in bolletta i giorni illegittimamente erosi a seguito della fatturazione a 28 giorni delle offerte di telefonia fissa, anche di tipo convergente, entro il 31 Dicembre 2018.

Successivamente erano state inflitte anche delle sanzioni pecuniarie agli stessi operatori per aver continuato a fatturare ogni 28 giorni anche in seguito alle diffide dell’AGCOM. Le compagnie telefoniche avevano deciso così di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.

Come riportato anche da MondoMobileWeb, il 21 Novembre 2018 sono state pubblicate dal TAR del Lazio le sentenze emanate giorno 14 Novembre 2018, con cui il Tribunale Amministrativo aveva parzialmente accolto i ricorsi portati avanti da Telecom Italia S.p.A., Vodafone Italia S.p.a., Wind Tre S.p.a. e Fastweb S.p.a..

In quel caso, la sentenza prevedeva l’annullamento delle multe a carico degli operatori, ma al contempo confermava la disposizione di un risarcimento di quanto era stato ingiustamente sottratto agli utenti.

Si arriva poi al 20 Dicembre 2018, quando il Consiglio di Stato ordina di sospendere la validità delle varie sentenze del TAR del Lazio, in seguito agli ulteriori ricorsi presentati dagli operatori, congelando di fatto la restituzione per i clienti a data da destinarsi.

In quell’occasione, il Consiglio di Stato aveva anche stabilito che, in attesa dell’effettivo deposito delle sentenze del TAR, sarebbe stato necessario lasciare la controversia re adhuc integra fino al 31 Marzo 2019, rinviando quindi la decisione definitiva sui ricorsi entro questa data.

Sebbene il deposito delle sentenze del TAR riguardanti Vodafone, Wind Tre e Fastweb sia già avvenuto in questi mesi, queste stesse società hanno presentato appello, e quindi il Consiglio di Stato ha ritenuto opportuno in tutti i casi, senza opposizione delle parti, di confermare la sospensione cautelare e di rinviare ogni decisione all’udienza camerale del prossimo 21 Maggio 2019.

Per quanto riguarda TIM, invece, ad oggi il deposito della sentenza TAR non è ancora avvenuto, per cui l’operatore ha richiesto e ottenuto che la decisione presa in precedenza dal Consiglio di Stato riguardo alla sospensione cautelare rimanesse valida, e anche in questo caso, così come per gli altri operatori, viene tutto rimandato all’udienza camerale del 21 Maggio 2019.

Dunque altri due mesi di attesa per i consumatori italiani che speravano di avere delle (buone) notizie sulla questione dei rimborsi per la fatturazione a 28 giorni entro il mese corrente.

Si ringraziano Renato, Andrea, Davide, Gioser ed Elena per le segnalazioni.

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