Open FiberReti e Frequenze

In Italia +43,1% di edifici cablati in Fibra FTTH nel 2018. Open Fiber contribuisce per il 75%

L’Italia ha stabilito un record a livello europeo per quanto riguarda il tasso di crescita delle unità immobiliari cablate con tecnologia Fibra FTTH fra il 2017 e il 2018. In particolare, rispetto alla media europea che si attesta al 15,7%, in Italia, grazie anche al contributo dell’operatore wholesale only Open Fiber, si è segnato un incremento del 43,1%.

Lo ha reso noto Open Fiber con un comunicato stampa pubblicato lo scorso 14 Marzo 2019, in seguito alla presentazione dello studio di Idate nell’ambito dell’evento FTTH Conference 2019 che quest’anno si è tenuto ad Amsterdam.

FTTH Conference è il principale appuntamento del settore a livello mondiale organizzato da FTTH Council Europe, organizzazione di imprese europee fondata con l’obiettivo di accelerare la diffusione di connettività in fibra ottica e lo sviluppo di una società digitale in Europa.

Lo studio di Idate sottolinea come l’Italia sia il paese con il più alto tasso di crescita in Europa per unità immobiliari cablate in modalità FTTH o FTTB (Fiber To The Home o Fiber To The Building). Infatti, dal mese di Settembre 2017 a Settembre 2018, il numero di edifici cablati con infrastruttura in fibra ottica nel nostro Paese è salito da circa 4.4 milioni a circa 6.3 milioni (+43,1%, dato record nel Continente, la cui media si attesta al 15,7%).

Dati di crescita delle unità immobiliari cablate in Fibra FTTH in Europa. Immagine tratta dal profilo Twitter di Open Fiber. (fonte: Idate per FTTH Council Europe)

Con oltre 5 milioni di unità immobiliari già cablate in Fibra FTTH in tutto il territorio nazionale e un piano che prevede la realizzazione della nuova infrastruttura in circa 8000 comuni, Open Fiber è uno di quegli operatori che sta contribuendo maggiormente a cablare diversi comuni italiani con una rete già oggi in grado di raggiungere la velocità di 1 Gbps e di accogliere tutte le successive evoluzioni della tecnologia (come la recente sperimentazione dei 10 Gbps simmetrici a Milano).

Considerando l’incremento annuale di unità immobiliari citato da Idate, che ammonta a circa 1,9 milioni, Open Fiber ha voluto evidenziare come il suo contributo a questa crescita nazionale sia stato pari a circa il 75% del totale.

Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato di Open Fiber, ha dichiarato:

I numeri diffusi ad Amsterdam evidenziano il ruolo che Open Fiber sta giocando nel promuovere lo sviluppo infrastrutturale del Paese. E’ sempre più diffusa e percepita inoltre a livello continentale la necessità di realizzare reti interamente in fibra ottica, in modalità FTTH, capaci di supportare pienamente la rivoluzione digitale in atto, soprattutto in quelle aree che soffrono maggiormente il divario digitale.

Franco Bassanini, Presidente dell’operatore wholeasale only, ha invece commentato:

La Conferenza di Amsterdam ha anche confermato la crescente diffusione del modello wholesale only, scelto fin dall’inizio da Open Fiber, e il crescente favore col quale questo modello è visto dai Governi e dai regolatori, oltre che dall’Unione europea. Dovunque esso consente di accelerare la costruzione della infrastruttura del futuro basata sulla fibra per le TLC fisse e anche per quelle le mobili (5G). È emerso inoltre che le sinergie fra FTTH e 5G sono maggiori del previsto e possono consentire enormi risparmi.

Secondo lo studio Idate, il numero di utenti cablati con reti FTTH o FTTB in Europa è cresciuto del 15,7% nello stesso periodo di rilevazione italiano, e si stima che entro il 2025 nel Continente ci saranno circa 187 milioni di unità immobiliari raggiunte dalla fibra ottica, di cui oltre il 63% in FTTH.

Un trend in costante aumento che evidenzia la crescente consapevolezza a livello europeo dei benefici che derivano da connessioni basate su reti interamente in fibra, confermata dalla strategia UE per la cosiddetta “Gigabit Society”.

Infatti, il piano prevede che entro il 2025 il 100% di stazioni ferroviarie, aeroporti, aziende e le principali pubbliche amministrazioni europee dovranno disporre di una connessione in grado di raggiungere 1 Gbps, velocità che necessita di una connessione interamente in fibra.

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