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Vodafone Group emette bond convertibili per 4 miliardi di euro per l’acquisizione di Liberty Global

Vodafone Group ha recentemente emesso bond convertibili per un valore totale di circa 4 miliardi di euro con l’esplicito intento di finanziare l’acquisizione di alcuni asset di Liberty Global nell’Unione Europea.

L’operazione, già anticipata nella primavera del 2018, punta a rendere Vodafone Group un operatore ancora più convergente in Europa, accostando i servizi televisivi e di streaming a quelli di telecomunicazione fissa e mobile.

Bloomberg afferma che Vodafone avrebbe colto al volo la soluzione offerta dal mercato: in una situazione finanziaria non particolarmente felice, Read avrebbe preferito affidarsi a obbligazioni con basso rischio di diluizione, essendo stata prevista la possibilità di riacquistare azioni. Nel mese di Gennaio 2019, infatti, le azioni di Vodafone alla Borsa di Londra hanno toccato i minimi dal 2010, anche a causa della presentazione dei risultati trimestrali che mostravano ricavi totali in contrazione.

Per questa ragione, Nick Read, alla sua prima acquisizione al timone di Vodafone, avrebbe preferito evitare una massiccia vendita di azioni, per concentrarsi su uno strumento più flessibile che possa scongiurare una diluizione immediata. Di contro, però, il rischio è che il prezzo delle azioni inizi ad impennarsi proprio nel momento sbagliato, rendendo il futuro riacquisto particolarmente costoso.

Il debito convertibile dovrebbe venire emesso in due diverse tranche, che matureranno, rispettivamente, entro Marzo 2021 e Marzo 2022.

Vodafone Group Liberty Global
Nick Read

L’acquisizione degli asset europei di Liberty Global in Germania, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania era stata ufficializzata da Vodafone nel mese di Maggio del 2018. Si tratta di un’operazione per un valore complessivo di circa 18,4 miliardi di dollari che si conclude con l’acquisto di Unitymedia, che deteneva appunto gli asset interessati.

Liberty Global, società che fa capo a John Malone, opera sia nella fibra che nella tv via cavo, nella telefonia e nelle trasmissioni via satellite. L’acquisizione, come più volte ribadito dal board, permetterà a Vodafone di accrescere particolarmente la sua integrazione, avvicinandosi, per modelli e strategie, alla concorrenza americana.

L’acquisizione era stata infatti commentata all’epoca da Vittorio Colao, che riteneva Vodafone in grado di poter diventare “il primo proprietario di reti di nuova generazione in Europa, servendo il maggior numero di clienti mobili e famiglie in tutta l’Unione Europea”.

Per Colao, in seguito all’acquisizione degli asset di Liberty Global, Vodafone sarà “il primo vero campione paneuropeo di competizione nella convergenza”, generando grande valore per gli azionisti e per tutti gli stakeholders.

Adesso, però, il testimone è passato a Nick Read, che gestisce le fasi avanzate della sua prima grande acquisizione nel ruolo di CEO di Vodafone Group, dopo gli accordi strategici sul 5G volti a ottimizzare gli investimenti sulle infrastrutture attive e passive.

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