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Nick Read di Vodafone Group: trasparenza nelle offerte, partnership strategiche e sicurezza di rete

Nick Read, CEO di Vodafone Group, ha partecipato a un Keynote al Mobile World Congress 2019 di Barcellona, durante la sessione chiamata “Intelligently Connecting the World”. In questa occasione, Read ha espresso la sua visione sulle difficoltà dell’industria e sull’ormai imminente 5G.

Read è stato intervistato da Mats Granryd, Direttore Generale di GSMA, che ha aperto la discussione approfondendo il passato dell’ospite. Nick Read ha raccontato di aver lavorato, oltre che per lunghi anni in Vodafone, anche nei settori della  logistica e del retail; queste esperienze gli hanno permesso di notare le differenze sostanziali rispetto all’industria delle telecomunicazioni.

Il settore delle telecomunicazioni, ha affermato Read, è “il settore dei settori”, il solo che potrà garantire la trasformazione verso una società digitale, fornendo alle altre industrie la possibilità di abbracciare tutte le nuove opportunità che si paleseranno sempre più rapidamente con il passare del tempo.

Nick Read, CEO di Vodafone Group, al MWC 2019.

Ciò che rende grande il settore delle telecomunicazioni nel mondo, per Read, è il giusto equilibrio tra concorrenza, regolamentazione e investimenti. Ma in Europa ciò sembrerebbe non essere ancora stato raggiunto, e Nick Read ritiene di conoscerne le ragioni. Per il CEO di Vodafone, l’industria delle telecomunicazioni in Europa non è esente da difetti: si tratta di un settore fatto di aziende troppo protezioniste, che non collaborano al massimo tra di loro e che non riescono a intercettare rapidamente i mutevoli bisogni della clientela.

In tal senso, prendendo come esempio il roaming, Read ha spiegato come la mancanza di collaborazione e di scarsa intuizione nel comprendere le esigenze della clientela abbia alla fine costretto le Autorità a intervenire.

Non riuscendo, le aziende, a risolvere alcuni problemi chiave, le Autorità entrano in gioco con lo scopo di moderare il comportamento dell’industria. E in Europa, le regolamentazioni sono costose, finiscono per portare a un’eccessiva competizione e dunque a uno spettro frammentato, che minaccia le performance e la qualità dei servizi erogati.

In questo senso, dunque, il 5G si configura come “un’altra opportunità per riflettere e cambiare”.

Le aziende dovranno in primo luogo essere più trasparenti, offrendo prodotti e servizi semplici e chiari, così da riconquistare la fiducia dei consumatori. Nel concordare con Mats Granryd, il CEO di Vodafone afferma che l’industria è troppo complicata per gli utenti, e occorrerà dunque trarre esempio da altri settori.

In secondo luogo, occorre puntare maggiormente sullo sharing: il 5G ha spinto e continuerà a spingere gli investimenti nell’intero settore. Per garantire alle aziende una più certa sostenibilità, lo sharing (e dunque la collaborazione a cui si accennava precedentemente) risulta ormai indispensabile.

Collaborando, sarà possibile migliorare la copertura e le performances, con un impatto non trascurabile anche sull’ambiente e sui ricavi per l’intera industria. Parlando dell’importanza dello sharing, Nick Read fa accenno anche all’accordo con TIM in Italia, attualmente solo un memorandum di intesa, che permetterà di condividere la componente attiva e passiva della rete 5G, così come gli apparati già esistenti della rete 4G.

Alla domanda su come Nick Read, in qualità di nuovo CEO, cambierà l’approccio di Vodafone anche in vista del 5G, Read ha risposto facendo riferimento a una nuova strategia che si basa essenzialmente su tre elementi, per riuscire a spingere gli utenti verso la nuova digital society. In primo luogo, Vodafone si concentrerà sui clienti basando le sue offerte sulla semplicità e sul cosiddetto customer engagement, vale a dire la relazione di fiducia che si instaura, nel tempo, con i clienti. In secondo luogo, come già accennato, Vodafone si concentrerà sulle partnership strategiche. In tal senso, si fa riferimento ai recenti annunci di collaborazione con Arm nell’ambito dell’IoT. E per finire, il terzo punto coincide con un’ancora maggiore attenzione alla qualità del network.

Per finire, Read discute sul tema della sicurezza. Per il CEO di Vodafone, che si era già espresso a riguardo recentemente, l’industria mostra in tal senso un problema endogeno, vale a dire l’elevata concentrazione all’interno della catena produttiva. In altri termini, gli operatori sono costretti a puntare su pochi attori significanti del settore per la fornitura di rete. Le aziende devono dunque cercare di mantenere il più possibile un discreto grado di indipendenza, così da non affidarsi solamente a un fornitore.

Nick Read Vodafone

È innegabile che il problema della sicurezza resti un punto sul quale fare chiarezza. Per Read, la sicurezza in Vodafone è sempre stato un aspetto alla base della qualità della rete. Tuttavia, il CEO trova poco precise le notizie e le dichiarazioni che fanno riferimento al 5G come a “una nuova rete”.

Read sottolinea infatti, che il 5G non è un nuovo network, ma uno strato successivo dell’attuale rete 4G, che dispone già dei suoi livelli di sicurezza (dalle strutture radio ai core), a loro volta costruiti sugli strati precedenti.

Aggiungere il 5G, dunque, equivale ad aggiungere un altro strato su una struttura che garantisce e ha sempre garantito più livelli di sicurezza. Il 5G è “un’evoluzione” della rete, non una nuova rete.

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