Wind non è soddisfatta della decisione dell’Agcom per ridurre i costi di terminazione
Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la notizia dell’Agcom per ridurre i costi di terminazione, Wind risponde non soddisfatta della decisione con un comunicato stampa comunicando che il taglio delle tariffe di terminazione non è un buon segnale per l’Italia e rischio per lo sviluppo di infrastrutture nel settore delle telecomunicazioni. Speriamo non sia una scusa per annunciare i nuovi licenziamenti previsti nelle risorse umane della rete Wind a causa di nuove esternalizzazione dal parte della nuova gestione. Ricordiamo Wind è nata dalla una spalla di Enel, poi venduta ad un’azienda egiziana ed adesso è diventata di proprietà russa.
Ecco il comunicato stampa di Wind pubblicato 18 Novembre 2011 nella stessa data della decisione dell’Agcom:
La decisione adottata sulla terminazione mobile non è un buon segnale per l’Italia perché non coerente con l’obiettivo di varare misure utili ad attrarre capitali e finanziamenti privati, soprattutto esteri.
Le nuove misure condizionano il finanziamento di progetti di sviluppo infrastrutturale nelle tlc in grado di fornire una spinta propulsiva, tanto auspicata, all’economia italiana. Il rapido taglio delle tariffe di terminazione determina, in particolare, il rallentamento del programma di crescita dell’Agenda digitale in termini così come l’indebolimento di operatori competitivi come Wind, unica azienda di tlc in crescita.
L’impatto sui flussi di cassa del settore nell’arco di tempo considerato (2012/2013) è nell’ ordine di centinaia di milioni di euro e, quindi, tale da incidere sulla redditività degli investimenti fatti e tale da condizionare negativamente quelli ancora da realizzare per la costruzione della nuova rete mobile a banda ultra larga. La ricerca di un “primato europeo” ha fatto premio su aspetti sostanziali legati al buon funzionamento del settore senza opporre alla Commissione Europea le tante “specificità ” positive che il settore mobile italiano e’ in grado, oggettivamente, di offrire.
In questo contesto Wind valuterà, pertanto, tutte le misure, eventualmente anche drastiche, necessarie a garantire il mantenimento della sua posizione di mercato ed a tutelare il valore per gli azionisti.
Allo stesso tempo Wind chiede, in coerenza con i recenti pronunciamenti della UE, una rapida e sensibile riduzione delle tariffe di accesso alla rete in rame.
Risposta al Comunicato Stampa dell’AGCOM del 18 Novembre 2011:
Dal 1° Luglio 2012 il costo di terminazione per i principali gestori mobili diventa per TIM, Vodafone e Wind di 2,50 centesimi di euro e per H3G di 3,50 centesimi di euro. Come potete immaginare è la fine dell’autoricarica, ma si spera anche l’arrivo di nuove tariffe ed opzioni sempre piu’ convenienti per il consumatore. Dal 1° Luglio 2013 il costo di terminazione sarà uguali per tutti a 0,98 centesimi di euro.
Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha assunto, nella sua seduta odierna, la decisione finale sul percorso di riduzione delle tariffe di terminazione mobile (glide path). La delibera finale, che come di consueto tiene nella massima considerazione il parere della Commissione europea e dà conto di tutti i contributi pervenuti nel corso del procedimento, conferma per tutti gli operatori gli obblighi di:
– Accesso ed uso delle risorse di rete;
– Trasparenza;
– Non discriminazione;
– Controllo dei prezzi e contabilità dei costi.
In relazione al glide path, che entrerà in vigore dal 1° luglio 2012, stabilisce i seguenti valori: per i tre principali operatori – Tim, Vodafone e Wind – le tariffe sono stabilite rispettivamente in: 2,50 centesimi (di euro al minuto) dal 1° luglio 2012, 1,50 centesimi dal 1° gennaio 2013 e 0,98 centesimi dal 1° luglio 2013; per H3G, le tariffe sono stabilite in: 3,50 centesimi (di euro al minuto) dal 1° luglio 2012, 1,70 centesimi dal 1° gennaio 2013 e 0,98 centesimi dal 1° luglio 2013.
In tal modo, in linea con la richiesta della Commissione europea, la tariffa efficiente – ossia il valore risultante dal modello economico denominato BULRIC – viene raggiunta già nel corso del 2013, con significativo anticipo rispetto al termine proposto in consultazione pubblica (1° gennaio 2015). Per altro verso, anche la piena simmetria tariffaria viene raggiunta il 1° luglio 2013, con anticipo rispetto al termine previsto in consultazione pubblica. Le tariffe definite dall’Autorità collocano il nostro paese in linea con quelli più virtuosi (Francia ed Inghilterra) e ad un livello significativamente inferiore a quelli di altri grandi partner comunitari.
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