Reti 5G

ZTE al MWC 2019: smartphone 5G, dimostrazioni, summit e videochiamata 5G con Wind Tre e Open Fiber

ZTE, colosso cinese del settore delle telecomunicazioni, partecipa al Mobile World Congress 2019 ribadendo ancora una volta il suo interesse nei confronti dello sviluppo rapido ed efficiente della nuova rete 5G.

E proprio nel corso dell’evento a Barcellona, ZTE ha presentato alcune novità, tra cui un robot controllato da remoto tramite un network 5G, che permette di ridurre al minimo la latenza, garantendo dunque una manipolazione di oggetti molto più precisa in ambienti pericolosi in cui la salute umana verrebbe altrimenti posta a repentaglio.

Una seconda dimostrazione ha riguardato le industrie smart, con software in grado di monitorare dal proprio smartphone diversi parametri di controllo di qualità, oltre a un complesso sistema di videosorveglianza a 360 gradi.

Anche ZTE presenterà uno dei più noti scenari d’uso del 5G nel campo della multimedialità e dell’istruzione, vale a dire il cloud VR, con cui, come sottolinea il comunicato ufficiale dell’azienda, sarà possibile rivoluzionare il settore dell’istruzione, ideando nuovi paradigmi e puntando su una forma di apprendimento più attivo.

Non mancherà poi occasione, nel corso del MWC, per presentare altri scenari d’uso del 5G, legati alla ripresa video, allo streaming, all’IoT e all’Intelligenza Artificiale.

E nella giornata di ieri, 25 Febbraio 2019, ZTE ha anche presentato il suo primo smartphone 5G, vale a dire lo ZTE Axon 10 Pro 5G, che sarà disponibile nella prima metà del 2019. Lo smartphone monta un chip Qualcomm Snapdragon 855 con modem Snapdragon X50 per la connessione di quinta generazione.

Lo smartphone offre un sensore di riconoscimento dell’impronta digitale sotto al display, cornici particolarmente ridotte e una tecnologia di ottimizzazione grafica per la multimedialità, le foto e i video.

Nel suo comunicato stampa ufficiale, ZTE non ha reso noti molti dettagli sul telefono, ma si è soffermata nel descrivere le difficoltà riscontrate per l’implementazione del 5G e gli strumenti sfruttati per arginarle. Problemi di compatibilità elettromagnetica, di design dell’antenna, di consumo energetico e di dissipazione del calore hanno sin da subito interessato il nuovo modello flagship dell’azienda, che sarebbe tuttavia riuscita ad applicare un’antenna con un’architettura particolare e regolabile, tale da identificare in autonomia gli scenari di utilizzo dell’utenza, minimizzando al contempo le radiazioni.

Ma l’atteso smartphone 5G non è la sola novità presentata al Mobile World Congress di Barcellona: l’azienda ha puntato su diversi altri prodotti basati sul 5G, frutto di investimenti in Ricerca e Sviluppo con importanti partner del settore.

Tra i tanti prodotti, si segnala la Multi-Mode Baseband Unit (BBU) di nuova generazione, compatibile con reti 2G, 3G, 4G e 5G, con elevata capacità di calcolo e in grado di integrare la virtualizzazione e i vantaggi delle piattaforme IT.

Sono poi state presentate soluzioni 64TR, 32TR e 16TR, in grado di essere sfruttate tanto nelle aree urbane quanto in quelle suburbane o rurali; per esempio, la soluzione 64TR-200M AAU risulta particolarmente efficace, secondo quanto dichiarato dall’azienda, per aree densamente popolate e risulterebbe dunque essere la scelta migliore per le prime fasi di sviluppo del 5G.

Per la copertura interna, invece, ZTE ha proposto le sue Qcell 4G e 5G, che possono essere installate velocemente garantendo copertura in luoghi chiusi ma carichi di connessioni, come nel caso di centri commerciali, uffici o aeroporti.

L’azienda sta anche partecipando al 5G Summit del Mobile World Congress, che riunisce oltre 300 attori del mercato delle telecomunicazioni per studiare insieme le modalità con cui sarà possibile costruire un mondo connesso tramite il 5G. Tra i partner, ZTE nomina China Mobile, China Telecom, China Unicom, Telenor, VEON, Qualcomm, Intel, Tencent e Wind Tre.

E proprio l’operatore congiunto italiano, insieme a Open Fiber, è protagonista di un nuovo traguardo raggiunto con ZTE. In un comunicato stampa ufficiale, l’azienda cinese ha infatti annunciato di aver completato una videochiamata su uno smartphone 5G in collaborazione con  Wind Tre e Open Fiber, sfruttando lo standard 3GPP R15. 

La videochiamata ha sfruttato le tecnologie end-to-end 5G di ZTE ed è stata effettuata connettendo due smartphone dell’azienda, da Barcellona, all’interno del MWC, a L’Aquila, in cui si trova il centro di ricerca di ZTE. L’esperimento è stato condotto grazie alla collaborazione del MISE e dell’Università della città.

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