Oggi, a Berlino, grandi player mondiali e Autorità discutono insieme il futuro dell’Europa Digitale, in un think tank europeo organizzato da Vodafone, per riflettere sulle sfide e sui vantaggi della digitalizzazione per l’intera Unione Europea.
L’evento vede la partecipazione della cancelliera Angela Merkel, di Nick Read, CEO di Vodafone, e dei rappresentanti di aziende del calibro di Amazon, Airbus e Generali, oltre che di numerose startup attive nel settore ICT. Vodafone ricopre evidentemente un ruolo di grande importanza all’interno dell’evento.
“The future of made in Europe” inizia con un video in cui si riportano gli sforzi dei colossi del settore per consegnare al mondo un futuro più dinamico e ricco di innovazioni. Prende poi la parola la giornalista Mishal Husain, che fa brevemente riferimento ai progressi della digitalizzazione e allo scetticismo europeo nei suoi confronti. Secondo i dati presentati, in Europa sono molti i cittadini che esprimono un giudizio di incertezza e timidezza sull’effettiva utilità pratica della digitalizzazione, soprattutto nel Regno Unito e Germania. Sembrerebbe che la “paura” della rivoluzione digitale sia, paradossalmente, molto più diffusa nei Paesi più sviluppati.
È poi il turno di Nick Read, CEO di Vodafone Group, che sintetizza subito il senso del suo discorso d’apertura in poche semplici parole: “occorre abbracciare la rivoluzione”.
Read si dice fiero dei successi e degli insuccessi di Vodafone in questi lunghi anni di carriera. Ma più di ogni altra cosa, è fiero della struttura digitale dell’operatore, dei suoi sforzi per una completa digitalizzazione che parte dal core business stesso e resta sempre focalizzata all’interno del mercato europeo in termini di investimenti.
E proprio gli investimenti sarebbero alla base del processo di digitalizzazione di tutti i settori economici di riferimento. Nick Read ritiene che, nel prossimo decennio, il settore terziario rivestirà un ruolo ancora più critico, grazie ai nuovi sviluppi del 5G e dell’Internet of Things.
In Unione Europea sono essenzialmente tre le sfide che le aziende e le Autorità si ritroveranno ad affrontare. In primo luogo, per Read sarà necessario stimolare il settore delle telecomunicazioni, che quest’anno è stato il peggiore settore strategico in europa in termini di ricavi e crescita. Per stimolare adeguatamente il settore, e dunque garantire ottimi livelli di investimenti nel 5G, occorre applicare le giuste regolamentazioni e monitorare la concorrenza nel mercato affinché la stessa non superi mai i livelli tollerabili.
In secondo luogo, occorrerà rimuovere tutte le barriere che impediscono alle aziende di guidare la trasformazione digitale. In particolare, è importante in Unione Europea riflettere sull’esigenza di standard comuni per l’Internet of Things e per i prodotti correlati, che possano uniformare le aziende attive nei diversi Paesi.
E per finire, occorre lavorare insieme per sviluppare le digital skills dei cittadini e lavoratori: il digitale, per Read, dovrebbe costituire una vera e propria materia di studio, al pari della storia o della matematica. Solo così sarà possibile educare i cittadini e mostrare loro i veri vantaggi della rivoluzione, abbattendo una corazza di scetticismo che, come anticipato, viene ravvisata anche e soprattutto nei Paesi più industrializzati. Vodafone crede nel futuro digitale dell’Europa, perché “il futuro è emozionante, e l’Europa deve essere pronta”.
Dopo una serie di interventi in cui si continua a riflettere sull’importanza delle innovazioni e delle regolamentazioni volte a proteggerle, piuttosto che a “strangolarle”, prende la parola un altro rappresentante di Vodafone. Si tratta questa volta di Hannes Ametsreiter, CEO di Vodafone Germany, oltre che membro del comitato esecutivo di Vodafone Group.
Il suo contributo si concentra sulle key technologies della digitalizzazione e, più nello specifico, sui servizi 5G. L’esempio riportato è quello del 5G applicato al settore automotive e in generale della sicurezza stradale: per Ametsreiter, con una tecnologia 5G sicura e consolidata, sarebbe possibile eliminare letteralmente ogni forma di incidente stradale dovuto alla collisione di più veicoli.
Viene presentato uno strumento volto a proteggere i ciclisti e i pedoni in prossimità di intersezioni particolarmente pericolose, grazie al collegamento IoT tra i veicoli che si approcciano all’incrocio e i semafori o le altre segnaletiche stradali. Il tutto, ancora una volta, grazie alla latenza estremamente ridotta di cui disporrà il 5G. Inoltre, la riduzione di collisioni e la guida assistita potrebbero restituire l’immagine di autostrade senza incidenti, senza code e dunque con meno emissioni dannose.
Per il CEO di Vodafone Germany, dunque, il 5G sarà portatore di grandi vantaggi e rivoluzioni, ma il principale sarà la capacità di connettere una quantità incredibile di oggetti tra loro: la Gigabit Society, per Vodafone, è “una società umanistica”, in grado di supportare i cittadini nelle loro attività quotidiane. E ogni traguardo è solo un obiettivo di passaggio. Occorre ancora fare di più, migliorare le infrastrutture e gli investimenti. Il piano di Vodafone, viene ribadito in chiusura, è quello di essere un leader del 5G, sfruttando le skills acquisite nel corso degli anni.
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