Con l’arrivo del nuovo quarto operatore iliad i prezzi nel mercato della telefonia mobile sono diminuiti, anche se qualche consumatore si è accorto che sono quasi scomparse le tariffe low cost a consumo e negli ultimi mesi anche tante offerte tariffarie sotto i 5 euro al mese.
In Italia il costo mensile della telefonia mobile è molto basso rispetto ad altri Paesi europei. Molti consumatori utilizzano il telefonino per navigare e per comunicare sempre di più, rispetto ad alcuni anni fa quando le tariffe principali erano solo Minuti e Sms. Adesso la domanda nel mercato mobile cerca principalmente il bundle dei Giga.
Ma presto si guarderà anche una nuova variabile: velocità massima consentita. Già succede con le offerte tariffarie dei semivirtuali Kena Mobile di TIM e ho. di Vodafone che permettono di utilizzare la rete 4G con un limite di velocità fino a 30 Mbps in download.
Wind ha deciso, da domani 11 Febbraio 2019, di eliminare nelle sue offerte standard il bunde degli SMS come già era successo nelle offerte winback e/o operator attack della gamma Wind Smart. Leggere il nome “All Inclusive” senza SMS è inconcepibile.
I messaggi classici (SMS) sono sempre meno utilizzati, ma questo non implica che non siano richiesti. Sarà possibile comunque aggiungere o disattivare, fino a quando si potrà fare, un bundle mensile di 200 SMS a 0,99 euro al mese per evitare di pagare 29 centesimi di euro per ogni SMS inviato. Questo comporta ovviamente, per chi invia SMS, un aumento della propria spesa mensile.
TIM, secondo alcune indiscrezioni, sta pensando per il suo brand principale e per il suo operatore virtuale Kena Mobile di offrire un portafoglio di offerte più alto rispetto a quello che c’è in commercio fino ad oggi.
ho., secondo brand di Vodafone, questa settimana ha aumentato, solo per le nuove attivazioni, l’offerta operator attack contro iliad e Operatori Virtuali da 5,99 euro a 6,99 euro al mese.
Secondo alcune voci di corridoio Vodafone con il suo brand non starà ferma (è dal 14 Gennaio 2018 che non cambia la sua lista delle offerte speciali). Tim tiene in serbo delle soluzioni che ancora non sono mai state commercializzate.
Si attendono prossime settimane interessanti per capire e scoprire le prossime carte degli operatori di telefonia mobile. Qualcuno si aspetta una mossa anche da parte di iliad che potrebbe, volendo, rimescolare tutto.
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Per gli operatori principali la formula di offrire soluzioni diverse secondo il gestore di provenienza continua. Se iliad ha deciso, come dimostrano i fatti, di non fare differenze tra nuovi clienti, Kena Mobile e ho., dopo un primo momento di offerte per tutti, hanno deciso di creare offerte operator attack se si proviene da un operatore X, anzichè se si proviene da un operatore Y, come fanno già da anni Tim, Vodafone e Wind Tre (sia con il brand Wind che con il brand 3).
Nel frattempo questo mese sarà ricordato anche per le rimodulazioni tariffarie di alcune offerte TIM non più in commercio, che dal primo rinnovo utile dopo il 25 Febbraio 2019 avranno un aumento mensile fino a 1,99 euro al mese in più.
Le offerte a tempo indeterminato di tutti i gestori telefonici possono essere modificate dallo stesso gestore come previsto dalla normativa del Codice delle Comunicazioni Elettroniche. Benedetto Levi, Amministratore Delegato di Iliad Italia, fino ad ora ha promesso che le attuali offerte in commercio non saranno coinvolte da tale normativa.
È giusto ricordare che qualsiasi offerta tariffaria di qualsiasi operatore nazionale comunque può essere soggetto alle modifiche unilaterali, perché c’è una normativa che permette tutto ciò. Basta comunicare tramite SMS entro 30 giorni dalla modifica e informare il cliente tramite una pagina dedicata all’interno del sito ufficiale dello stesso operatore che il prezzo aumenterà.
Qualcuno ha provato a modificarla per renderla più restrittiva, ma fino ad ora si continua a rimodulare in qualsiasi momento (sarebbe forse giusto bloccare le modifiche unilaterali per almeno X mesi dopo l’attivazione di un pacchetto commerciale).
Il mercato della telefonia mobile genera lavoro in Italia, anche se ancora oggi in molti call center si tende a delocalizzare all’estero e molti rivenditori chiudono perchè non riescono a raggiungere i numeri prefissati e le condizioni in alcuni casi sono molto restrittive.
Come è stato dimostrato in alcuni recenti studi, con l’arrivo del nuovo operatore iliad, l’ARPU è risultato più indebolito rispetto gli anni precedenti. Con il termine ARPU (Average Revenue Per Unit) si fa riferimento ai ricavi medi per il singolo utente.
Nell’ultimo rapporto di Settembre 2018, secondo Mediobanca, l’ARPU mobile consumer dei principali operatori è il seguente: Vodafone a 14,50 euro; Tim a 11,80 euro; Wind Tre a 10,50 euro.
Tim e Wind devono necessariamente cercare di aumentare l’ARPU anche per sostenere gli ultimi investimenti. Dalle ultime notizie si comprende come questo è quanto sta accadendo. Questo ovviamente non escluderà in futuro offerte speciali riservate ad alcuni target precisi, non per tutti.
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