Reti 5G

Manifestazione #STOP5G il 2 Marzo 2019 a Roma: intervista a Maurizio Martucci, portavoce del meeting

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La rivoluzione della rete di quinta generazione è sempre più vicina: a cadenza settimanale, operatori e importanti attori del mercato delle telecomunicazioni rendono noti i recenti sviluppi di ricerche, test e rollout. Ma l’attesa e l’entusiasmo lascia il posto, per alcuni, all’apprensione per l’eventuale impatto negativo sulla salute.

È questo il caso del movimento #Stop5G, il cui primo meeting si terrà il 2 Marzo 2019 a Roma.

L’iniziativa è volta a sensibilizzare l’opinione pubblica e il Governo sul problema del “wireless di quinta generazione” e sugli ipotetici danni che il 5G potrebbe portare con sé. La manifestazione è promossa da Oasi Sana, dall’Associazione Italiana Elettrosensibili e dal Comitato Oltre la MCS.

La Redazione di MondoMobileWeb ha deciso di intervistare Maurizio Martucci, portavoce del meeting, nonché giornalista e scrittore, con lo scopo di approfondire le ragioni e gli scopi della manifestazione.

Per Martucci, il rischio più concreto per la salute è già sotto i nostri occhi: si tratterebbe dell’elettrosensibilità o dell’elettroipersensibilità, che viene sempre più spesso lamentata dagli italiani. Con questo termine si intende un insieme di sintomi che sarebbero causati da un’esposizione elevata o prolungata ai campi elettromagnetici. Per completezza informativa, però, si sottolinea che l’elettrosensibilità non è mai stata riconosciuta dalla comunità scientifica come una vera malattia, in quanto non sono state riscontrate evidenze certe a sostegno dell’esistenza di rapporti esatti di causa-effetto.

Ma secondo Martucci occorre comunque tenere elevato il livello dell’attenzione pubblica su queste tematiche, in quanto le numerose segnalazioni costituirebbero comunque delle avvisaglie di qualcosa che potrebbe rivelarsi ancora più grave.

MondoMobileWeb ha voluto conoscere il parere di Maurizio Martucci sulla discussione riguardo ai limiti di emissione elettromagnetica, che sta spingendo gli operatori a domandare al Governo di elevare le soglie fissate al fine di garantire uno sviluppo del 5G più rapido ed efficiente. Di seguito il parere del portavoce del meeting #Stop5G:

“Il vulnus di tutte queste audizioni è che, comunque, fino ad ora sono state ascoltate solamente le compagnie telefoniche, che giustamente hanno i loro diritti e giustamente, avendo acquisito frequenze, chiedono di poter metter sul campo quanto pagato. E ci mancherebbe, ne hanno tutto il diritto, dal punto commerciale. Il problema è invece un altro, e cioè che le Commissioni, in primis la Commissione Trasporti, non hanno ancora calendarizzato le richieste di audizione di quel fronte medico scientifico che si è stretto intorno a noi.”

Martucci esorta dunque il Governo ad ascoltare con maggiore attenzione le richieste delle associazioni, così da poter aprire un dialogo costruttivo su più fronti, utile anche solo per approfondire un argomento di cui effettivamente non sono ancora noti molti dettagli. Il portavoce del movimento, lasciando trasparire idee indubbiamente scettiche nei confronti del 5G, si concentra sulla necessità di “dare la voce a entrambi gli interessi in gioco”, laddove invece il Governo sembrerebbe più attento alle richieste che continuano a pervenire da parte dell’industria delle telecomunicazioni.

Alla base del movimento, infatti, vi è il principio di precauzione, considerato “sacrosanto” dai manifestanti:

“E’ un principio sancito dall’Unione Europea che fa riferimento proprio  al cosiddetto passo indietro rispetto al passo in avanti, laddove vi sia un’incertezza di carattere sanitario o medico-scientifico. Sappiamo perfettamente qual’è la situazione che emerge da molti studi inerenti ai campi magnetici e alle radio frequenze. Proprio nel momento in cui c’è l’incertezza, piuttosto che esporre l’intera popolazione,  in modo massiccio e ubiquitario, alle frequenze del 5G, è bene adottare il principio di precauzione.”

Con il principio di precauzione, dunque, il movimento #Stop5G mira a far sospendere l’iter burocratico di autorizzazione e sperimentazione del 5G al fine di valutare eventuali conseguenze negative per la salute umana.

La partecipazione alla manifestazione #STOP5G sarà gratuita e l’evento si terrà a Vicovaro, in provincia di Roma, presso l’Oasi Francescana, un ex complesso conventuale.

La Redazione di MondoMobileWeb è sempre lieta di dare la voce agli interessati, sui temi legati al mondo delle telecomunicazioni. Mantenendo sempre la massima neutralità informativa, si invitano i fronti opposti a contattare la Redazione.

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Pubblicato da
Alberto Ferrante

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