FastwebTelecomunicazioni

Il mercato tlc italiano secondo Mediobanca: settore in contrazione dal 2013, ma Fastweb fa eccezione

Mediobanca ha pubblicato un report con cui mostra le principali evidenze del mercato delle telecomunicazioni in Italia. L’analisi parte dal 2013, si sofferma sul 2017, per poi giungere alla prima metà del 2018.

Il primo dato che Mediobanca intende fare emergere è che nel 2017 il settore delle telecomunicazioni ha rappresentato l’1,9% del PIL, il 2,5% della spesa delle famiglie e il 5,2% degli investimenti complessivi.

Sebbene nel 2017 i ricavi stessero iniziando a crescere, rispetto al 2013 il settore è in forte contrazione. Analizzando il fatturato, nel quinquennio 2013-2017 tutti i principali operatori hanno sofferto delle gravi perdite, fatta eccezione per Fastweb, che è cresciuta del 18,4%. Anche gli utili dell’operatore del gruppo Swisscom sono molto interessanti: si parla di 158,9 milioni di euro solo nel 2017.

Sebbene il settore, soprattutto nel mobile, sia in grave contrazione, gli operatori hanno continuato a puntare, in diversa misura, sugli investimenti. Si sottolinea che l’analisi di Mediobanca non prende in considerazione i recenti sforzi degli operatori per l’aggiudicazione delle frequenze 5G e per lo sviluppo della nuova tecnologia.

In tal senso, il maggior tasso medio di investimenti spetta a Fastweb, con una percentuale del 32,7%. Dal momento della sua fondazione fino al 2017, l’azienda ha investito oltre 9 miliardi di euro. Attraverso i suoi sforzi, ricorda il report, Fastweb ha intenzione di raggiungere nel 2020 13 milioni di famiglie con la sua rete ultralarga, di cui 5 milioni con tecnologia FTTH e 8 milioni con tecnologia FTTC.

Di seguito, gli investimenti dei principali operatori italiani al 2017.

Fastweb telecomunicazioni contrazione

Nella seconda parte della sezione dedicata al mercato italiano, il report si sofferma sui singoli risultati raggiunti dai principali operatori italiani.

Si evince che TIM è il principale operatore in termini di fatturato, che nel giugno del 2018 raggiunge il 52% del mercato di telefonia fissa. Come ricordato anche dal recente osservatorio AGCOM, inoltre, TIM ha sorpassato nuovamente Wind Tre anche nella telefonia mobile, grazie alle sue SIM not human.

Wind Tre, invece, disponeva fino a giugno 2018 di 30,8 milioni di clienti, mentre Vodafone è il terzo operatore mobile con il 30% del totale. Per Vodafone, si nota che nel quinquennio 2013-2018 l’azienda è stata protagonista della più consistente contrazione del numero di clienti nel mobile.

Fastweb, come già anticipato, ha mostrato una grande crescita dei ricavi. In termini di accessi alla banda larga, è il terzo operatore italiano, con il 14,8% del totale. Come MVNO, Fastweb risulta in crescita anche nel mobile con 1,3 milioni di SIM a Giugno 2018.

Il report si sofferma brevemente anche sulle reti FTTH e FTTC di proprietà. In basso, un grafico a riguardo.

Fastweb telecomunicazioni contrazione

Open Fiber ha connesso 2,4 milioni di abitazioni a fine 2017, salite a 3,6 milioni a Settembre 2018. Invece, Vodafone ha raggiunto le 3,2 milioni di abitazioni e Fastweb 8 milioni tra FTTC e FTTH. L’operatore ha così la seconda infrastruttura NGN più ampia in Italia, dopo TIM, con ben 21 milioni di abitazioni collegate con reti di proprietà.

Per Tiscali e Wind, come noto, non esiste una rete di accesso proprietaria, ma gli operatori si basano su accordi di rete con altri player del settore.

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